cosa cerchiamo nelle fotografie che scattiamo...

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Mi ricollego al precedente post... dove ho inserito la spiegazione di perchè ho iniziato a fotografare...

fotografia... l'etimologia della parola parla chiaro: scrivere con la luce! Allora tutti gli amanti della fotografia scrivono con la luce... ma... cosa scrivono??? Catturano momenti... che durano 1/1000 di secondo, a volte meno... momenti che non torneranno più... perchè ogni momento è unico! Scrivono emozioni con la luce... quelle emozioni che tutti proviamo e delle quali rimaniamo affascinati... tutti in qualche modo cerchiamo di trasmettere le emozioni che ci piacciono... c'è chi usa la fotografia, chi la musica, chi la pittura, chi le poesie... ma tutti ci muoviamo nella stessa direzione: far provare agli altri quelle emozioni che ci sono piaciute tanto!
Esistono addirittura fotografi che "creano" emozioni, non si limitano, cioè a registrare un'emozione che hanno provato... vanno oltre... vanno alla ricerca delle emozioni da provare... da fotografare!

Tutti quando scattano una fotografia la fanno vedere agli altri con entusiasmo... convinti che le altre persone vivranno le stesse emozioni che ci hanno portato a scattare (un classico sono le foto dei viaggi di nozze!!!)... ma... ma succede qualcosa... succede che una fotografia per trasmettere un'emozione deve seguire delle regole... deve avere la giusta composizione, la giusta luce, la giusta prospettiva... se manca qualcuno di questi elementi... quella fotografia sarà una semplice foto-ricordo... di quelle che trasmettono emozioni solo a chi le ha scattate, per il semplice fatto che gli fanno rivivere quei momenti passati! Quando ci si rende conto di questo aspetto (se ci si rende conto di tutto questo!!!) allora si inizia ad usare una mentalità diversa al momento dello scatto... magari si inizia a leggere qualche libro, si frequenta qualche forum su internet, si comprano delle riviste... a volte purtroppo ci si imbatte in spese inutili per comprare l'ultimo modello di fotocamera, convinti che sia la soluzione ad ogni nostro problema...! Tante volte ci si ritrova ad usare una macchina con tutti gli ultimi ritrovati della tecnologia... convinti che quelli bastino a supplire alla nostra "ignoranza fotografica"... siamo preoccupatissimi della risoluzione della nostra macchina, ma non sappiamo cosa sia un otturatore ed un diaframma...
Importantissime sono le mostre, le proiezioni... non per "copiare", ma per capire come hanno fatto quei fotografi ad appassionarci con le loro foto... fondamentale è il confronto con altri appassionati... non per "uniformarsi", ma per capire il punto di vista altrui... capire i nostri scatti cosa fanno provare a persone che non erano lì con noi al momento dello scatto!

Come tutti gli appassionati di fotografia... anche io sto seguendo questo percorso... uscire dalle foto-ricordo... riuscire a creare fotografie che trasmettano emozioni... addirittura sentimenti... dal confronto escono fuori aspetti unici della fotografia... aspetti di cui parlerò in un altro post nei prossimi giorni!

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Corso di fotografia "AZIONE e AVVENTURA" del National Geographic

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Con il numero di giugno del National Geographic si può trovare in allegato (pagando 4,90 euro in più) il libro di Bill Hatcher (fotografo collaboratore del National Geographic).

Il libro spiega come affrontare le fotografie di avventura, viaggio, sport... fornendo consigli per escursionisti, navigatori, sciatori, scalatori. Tratta argomenti come la scelta dell'attrezzatura, la tecnica, la composizione, l'utilizzo della luce... inoltre fornisce degli utili consigli su "come raccontare una storia", "fotografare una spedizione"... ed un capito è dedicato a come "addestrarsi in casa" prima di affrontare il viaggio!

Inoltre all'interno si trovano delle pagine scritte da altri fotografi come Goldon Wiltsie, Carsten Peter, Dawn Kish e Jimmy Chin che forniscono alcuni consigli al lettore e spiegano il loro modo di fotografare nelle situazioni trattate nel libro.


Il National Geographic più o meno ogni anno nella stagione estiva pubblica libri di questa collana dedicata agli appassionati di fotografia. Negli anni passati erano stati affrontati argomenti come: il ritratto, la fotografia di viaggio, la fotografia digitale e la fotografia di paesaggio. Ho sempre trovato molto interessanti i libri di questa collana, utili perchè riportano i "trucchi" di molti fotografi professionisti, ben accompagnati da molte fotografie di qualità! Credo siano un ottimo acquisto, sia per il principiante che si vuole avvicinare alla fotografia, sia per l'appassionato che è sempre alla ricerca di un miglioramento dei suoi scatti! Inoltre, visto il prezzo... consiglio di non farselo sfuggire!

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Anche se le informazioni scarseggiano e lo trovo molto povero di contenuti, questo è il sito della "National Geographic Italia" www.nationalgeographic.it, sul quale, inoltre, si possono acquistare i libri di questa collana editi negli anni scorsi (ovviamente ad un prezzo superiore).

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come ho iniziato a fotografare...

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Quando si ha una passione, come per me è quella della fotografia... ogni tanto ci si ferma... ci si "interroga"... a volte, invece, sono gli altri ad interrogarti...

un po' di tempo fa, ho risposto alla domanda "perchè fotografiamo" nel forum di fotografia che frequento (e che vi consiglio!!!)... di seguito riporto una parte della mia risposta... il motivo lo capirete nei prossimi giorni, quando vorrei continuare, in parte, un discorso partendo da una cosa che affermo in questa risposta...!


...dovete sapere che da bambino non sopportavo le cose che "finivano", cioè tutte quelle cose che vivi, ma che non te ne rimane che il ricordo (che poi con il tempo si affievolisce, si modifica...). La fotografia ti permette ti portare sempre con te le sansazioni, le emozioni che hai vissuto, così ho iniziato a fotografare!!!
Ora sto cercando di migliorare tecnicamente, per fare in modo che le mie immagini, quando ad esempio visito un luogo, siano in grado di "trasmettere sensazioni, emozioni, sentimenti" anche a tutte le persone che non erano in quel luogo con me, ma stanno semplicemente vedendo le mie fotografie (inoltre la fotografia lascia molta libertà a chi la vede: spesso un'immagine trasmette sentimenti diversi a persone diverse, questa cosa la trovo quasi una "magia"!)...
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il forum di fotografia che frequento è zmphoto, io, ovviamente, sono l'utente "fra2k"!

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Proiezione fotografica "tavolozza grigia"

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Lunedì 19 giugno 2006
ore 19.00
viale dell'Università 32 - roma


Lunedì prossimo ci sarà la proiezione "tavolazza grigia" presso l'associazione fotografica "grigio 18%" (dalla quale prende il titolo la proiezione). Oltre me, proietteranno anche Fabio Mosconi (vicepresidente dell'associazione) e Alessandro Iacopelli.

Io porterò alcuni nuovi scatti effettuati nelle ultime settimane, alcuni dei quali si allontanano abbastanza da quelli che sono sempre stati i miei "soggetti prediletti"...!

L'entrata è libera e chi vorrà venire sarà il benvenuto!!!

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il sito dell'associazione organizzatrice www.grigio18.com

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Fotografia panoramica - come realizzarla in digitale

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panoramica del lago di Martignano (Rm)
panoramica ottenuta dall'unione di 12 scatti - © Francesco Ferruzzi




Ogni tanto mi diverto a creare delle fotografie panoramiche... cioè che hanno le proporzioni tra lato lungo e lato corto diverse dal canonico 3:2, come ad esempio 4:2... 5:2... etc etc!

Fino a quando il digitale non era sbarcato nel mondo della fotografia, questo genere di foto erano "riservate" ai professionisti, visti gli alti costi delle apparecchiature necessarie a realizzarle. Oppure ci si doveva accontentare di scattare tante foto, farle stampare e poi legarle tra loro con dello scotch! Grazie al digitale l'operazione di unire insieme più scatti è diventata relativamente semplice, ma richiede sempre una certa attenzione in fase di ripresa, con alcuni accorgimenti che risultano essere fondamentali per la riuscita dello scatto!

Per realizzare una foto panoramica si deve mettere la fotocamera su treppiedi (o cavalletto, chiamatelo come volete!) e fare in modo che la fotocamera sia "in bolla" (cioè non deve pendere in nessun senso, soprattutto lateralmente). A questo punto si regola l'esposizione in maniera manuale (non si possono usare gli automatismi della fotocamera, perchè in quel modo l'esposizione delle foto sarebbero diverse l'una dall'altra e si vedrebbe lo "stacco" tra le varie foto una volta unite), l'esposizione scelta dovrà essere il miglior compromesso possibile tra le luci e le ombre di tutta l'immagine finale. Anche la messa a fuoco dovrà essere impostata manualmente (nel caso di alcune compatte che non hanno la messa a fuoco manuale, a volte si può impostare la messa a fuoco su "infinito") e ovviamente non dovrà essere modificata per tutta la sequenza di scatti.
Finalmente si inizia a scattare... fatta la prima foto, si fa ruotare la fotocamera in modo che circa il 25% dell'immagine si sovrapponga alla foto già scattata (è fondamentale questa "sovrapposizione" degli scatti, per fare in modo che quando si uniranno le foto non si abbiamo spazi "bianchi"). Si procede in questo modo fino a coprire tutte le parti dell'immagine finale che si vuole ottenere.
Una volta arrivati a casa si uniranno tutti gli scatti tra loro, o manualmente (con la sovrapposizione dei vari scatti) o con un software apposito (ne esistono freeware, ma sono anche compresi in Photoshop, Acdsee ed in molti dei programmi che vengono forniti con le fotocamere). Probabilmente l'immagine ottenuta dovrà essere ulteriormente sistemata, dovrà essere ritagliata... per questo è sempre meglio includere nei vari scatti delle porzioni maggiori di soggetto, per non rischiare di dover tagliare delle parti che riteniamo importanti!

Ovviamente questi sono gli aspetti fondamentali di cui si deve assolutamente tener conto per effettuare una fotografia panoramica. Esistono poi altri accorgimenti che a volte possono sembrare "eccessivi", altre volte sono l'unico modo per portare a casa la foto!
Un aiuto può venire dalle teste per treppiedi che permettono di lasciare bloccata la fotocamera ed effettuare solo il movimento pan (cioè "orizzontale", senza che la macchinetta fotografica subisca altri spostamenti che possono rovinare la sequenza), oltre alle classiche teste a tre movimenti che ovviamente consentono di effettuare anche solo il movimento pan, esistono delle teste a sfera (come la mia) che danno questa possibilità. Sempre in tema di teste per treppiedi, la teoria vuole che l'asse di rotazione della fotocamera non debba coincidere con il piano pellicola, ma che la fotocamera debba girare sull'asse del punto nodale dell'obiettivo (punto in cui l'immagine all'interno dell'obiettivo subisce un "capovolgimento"). Questo per non modificare la prospettiva di ripresa, come invece avviene se si fa ruotare la fotocamera "normalmente", ma nella fotografia di paesaggio questo aspetto può essere trascurato il più delle volte (per gli altri casi, esistono delle teste abbastanza costose studiate appositamente per far ruotare il sistema obiettivo/fotocamera intorno al punto nodale dell'obiettivo). Può essere d'aiuto anche uno scatto flessibile (elettronico o meccanico) che ci permette di non dover impugnare la fotocamera ogni volta (con il relativo rischio di spostarla). Se la testa del treppiedi che stiamo usando non la implementa, è importante una livella per porre in bolla la fotocamera. Per evitare difficoltà legate alla prospettiva data dall'obiettivo, spesso è preferibile utilizzare il classico 50 mm, che oltre ad essere economico anche in versioni molto luminose, non deforma l'immagine e quindi evita problemi in fase di giunzione degli scatti (inoltre usando un grandangolare si rischia di far "perdere" i particolari nella vastità dell'immagine ritratta).

Un accorgimento che può rivelarsi importante è quello di scattare con la fotocamera in verticale, in questo modo l'immagine finale avrà una risoluzione maggiore rispetto a quella che otterremmo scattando con la fotocamera in orizzontale (quindi la potremo stampare in un formato maggiore).

Un ultimo appunto: molte fotocamere compatte implementano una funzione per effettuare foto panoramiche senza il treppiedi, in pratica sullo schermo della fotocamera compare una porzione dell'immagine scattata precedentemente, in questo modo basta sovrapporre la parte della foto già fatta con la parte nuova e si potrà ottenere la giunzione degli scatti. Il metodo è sicuramente d'ausilio e può rivelarsi utile in diverse situazioni, ma soprattutto quando vogliamo unire semplicemente 2 o 3 scatti, in situazioni più "complesse" è da preferire sicuramente la procedura che ho descritto in precedenza.


Si può trovare una galleria di fotografie panoramiche realizzate con la tecnica descritta a questo indirizzo.

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Per chi volesse approfondire ulteriormente l'argomento, la Manfrotto® ha pubblicato sul suo sito una guida che può rivelarsi utile (anche se ovviemente vengono utilizzati tutti loro accessori), disponibile a questa pagina.

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