rassegna - autunno in musica [Bologna]

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All'interno della manifestazione musicale "autunno in musica"che si svolgerà al Teatro Spazio Reno di Calderara di Reno (Bo) troveranno spazio una serie di mostre fotografiche. Ecco nel dettaglio:



  • 2009 D.C. UN ANNO FA OGGI

    Retrospettiva delle immagini che raccontano la passata edizione di Autunno in Musica.

    Fotografie di
    Marco Vaccari
    Nicola Querciagrossa
    Mauro Bastelli

    Che la prima edizione sia stata speciale ,
    almeno per chi l'ha vissuta dal punto di vista fotografico, credo sia qualcosa di incontestabile.
    Un pò come il primo amore  o un amore grande, il tempo può allontanarlo ma la sua vibrazione non svanisce mai, anzi si amplifica.

    La caratteristica di questa prima edizione certo è stata la novità; novità della formula musicale, articolata , impegnativa per la sostanza che le serate hanno portato sul palco, la professionalità e l'arte dei musicisti.
    Novità per la sede , un bellissimo luogo della cultura , una sala che unisce intimità e vicinanza a caratteristiche tecniche di primo ordine.
    Novità per la location : fuori dalle grandi città si possono e si riescono a creare eventi culturali di livello .

    Fermarla, renderla con la stessa intensità che si respirava in sala, nella poesia elegante di certi attimi così partecipati fra palco e platea era una sfida complessa ed impegnativa per chiunque, a maggior ragione in una premiere dove tutto era da capire e scoprire.

    Luci, posizioni, interazioni, una grande incognita , un territorio da esplorare dove orientarsi era seguire le emozioni , cogliere i dialoghi fra il musicista e la terza fila della platea, cogliere al volo un "tanti auguri" improvvisato su di un saluto ad un amico...

    Tutte situazioni ideali per la loro freschezza, l'onestà dell'attimo ma a volte difficili da interpretare fuori dagli schemi di un concerto normale per un fotografo; proprio così un anno fa oggi tutto era normalmente unico ed irripetibile.

    La sfida di questa seconda edizione è questa;la necessità di superarsi sapendo che tutto sarà diversamente uguale ...

  • U.F.P. Unidentificated Flying Photographers

    Passionari fotografi della nostra terra...sono già tra di noi ....

    Fotografie di 
    Marco Vaccari
    Nicola Querciagrossa
    Marco Osti
    Antonio Perini
    Maurizio Stefani
    Mauro Bastelli

    I fotografi sono una razza strana, difficile da capire e forse a volte persino difficile da riconoscere macchina a parte, scovandoli chissà dove, in chissà quali posizioni e situazioni strane ed incredibili.
    Solitari per necessità più che per scelta si mimetizzano proprio per loro stessa necessità artistica.
    Il fotografo osserva per scelta e vocazione; può passare ore perdendosi dentro una situazione, un panorama, un tramonto, un ritratto ; sa procurare lo sbadiglio, scoraggiare qualsiasi compagno o compagna, stare in silenzio per lunghi interminabili momenti, per poi colpire fulmineo con rapidità insospettata.
    Tutto perchè per lui cuore,pensiero ed occhio devono allinearsi nell'attimo fuggente, l'onda perfetta del surfista ....
    Il fotografo, soprattutto il passionale , quello che sta ancora cercando la sua dimensione, si aggira a notte fonda d'inverno con le mani sprofondate nelle tasche, incappucciato come un uomo del deserto mentre naviga sulla sabbia verso oasi lontane,
    Il fotografo amatore è davvero un animale discreto, quasi timido ed impacciato nella sua infantilità, occhi e naso schiacciati sul vetro della vita, di là giocattoli,miserie e gioie come dentro una vetrina piena di luci e cose meravigliose.
    Fra quelle luci e quei giocattoli lui pesca a piene mani, fra miserie , brutture , sorrisi radiosi ; in tutto ciò lui si perde per fare perdere le tracce e non spaventare la bellezza che gli sta intorno, per non farla scappare via ...
    Ecco perchè i passionari , i tanti dilettanti amatori sono invisibili ai più, nascosti , ma il loro occhio attento è qui , già qui fra di noi ...magari al tuo fianco ...attento, lui è pronto a raccontarti la tua stessa vita !

  • LE CITTA' INVISIBILI

    70 fotografi raccontano a Kublai Khan 17 nazioni e 7 continenti.

    Fotografie di 
    Colpo d'Occhio
    Hameed Moinuddin
    Hana Solenthaler
    Juliusfrumble
    Joaquin Alberto Sanchez
    Sísí Högna
    Alessandro Alino
    Alessandro"Unsuono" Villa
    Angelo "Montel7"
    Angelo Aldo Filippin
    Anna Maria "Pannaphotos"
    Barbara "mademoiselle BB" Bo
    Cristina Negrini
    Emanuela"Estetique" Pergolizzi
    Emilio " Emilius" Locatelli
    Fausto "Little Linus" Mirandoli
    Francesco Collina
    Frank "Scylla2008"
    Gino Maccanti
    Gloria "Glo"
    Graziano"GrazianoA" Agolini
    Guillermo Alvarez Pando
    Isabella Colucci
    Jefferson "Jeh182" Ramos
    Joe "Imagejoe" Cavender
    Juan Patricio Chàvez Revelli
    Lu Lumomari
    Luana "Luana183" Rigoli
    Luigi Mirto
    Margherita "Pigotta08" Szymko
    Mark "Marko" Bradshow
    MD Moazzem Mostakim "Timur"
    Nadia "NF" Flainwine
    Patrizia "Koala Sorridente" Gorzanelli
    Peter "Peterzul" Zullo
    Roberta "Disappointed Pupa"
    Stefano "Buldrock" Buldrini
    Susanna "Riyueren" Bavaresco

    Esiste un qui ed un altrove .
    Anche oggi, in un mondo così piccolo,esite un "lontano" che crediamo di conoscere.
    Conoscere in realtà è scavare, andare sotto ed oltre le apparenze senza paura, con curiosità al di là chi di sei, dove sei e di cosa fai.
    Kublai Khan era un Signore dall'impero così smodatamente grande da non poterne quasi percepire i limiti ; per questo uno dei suoi desideri più grandi era, pur nel suo smisurato potere, sapere,scoprire, conoscere ciò che possedeva...
    Per questo Marco Polo fece breccia nella sua onnipotenza ed iniziò a raccontare a Khan le più piccole e distanti città del suo stesso impero, gli usi e le ralazioni umane che vi prendevano forma  e vita.
    A volte ciò che potremmo facilmente scoprire e vedere coi nostri occhi ci risulta più interessante e fiabesco se narrato da occhi diversi, quasi come se avessimo bisogno del coraggio di altri per scavare e scoprire la verità che dormono sotto le apparenze.

    Questo progetto prende forma quasi inconsciamente raccogliendo 70 fotografi che hanno incrociato le loro strade grazie a quel formidabile strumento di conoscenza che è il mondo della rete, dell'Web .
    Come quelli di Marco Polo per il Khan, questi occhi viaggiano per il mondo immenso e smisurato per restituirci storie, abitudini, attimi, visioni, profumi...
    La sfida è stata quella di portare al Khan che è in ciascuno di noi qualcosa del mondo reale di oggi, qualcosa che sino a qualche anno fa sarebbe stato impossibile avere fuori da canali istituzionali; la visione di un altro occhio che diventa nostra coscienza.

    I fotografi appartengono ad una delle più vaste e variegate comunità di coscienza e tecnica dell'immagine attualmente esistente, Flickr.
    Scoprirli, frequentarli, osservarli, capirli e goderne l'arte è stato il privilegio che ho esercitato in due anni di vissuto quotidiano.
    Questo vissuto è il patrimonio di conoscenza che è contenuto in questa raccolta atipica di immagini che vengono da 17 province dell'impero, spesso lontanissime, sparse nel dovunque che sta là fuori, in 6 continenti reali e conosciuti più il settimo del quale cominciamo a godere delle meraviglie ; il continente Internet.
    E' il settimo continente di cui si parla nel titolo e rappresenta, a saperlo cogliere, la nuova rivoluzione del sapere e del relazionarsi fra esseri umani.

    Questo frammento tratto da Wikipedia ci fornisce una descrizione semplice e chiara del senso di questa serata fotografica

    " Protagonista delle Città invisibili è Marco Polo che, alla corte di Kublai Khan, fornisce attraverso i suoi dispacci al Sovrano, le descrizioni delle città che vengono toccate dai suoi viaggi all'interno dello sterminato Impero: in queste narrazioni parla degli uomini che le hanno costruite, della forma della città, delle relazioni tra la gente che le popola e la forma architettonica delle città stesse.
    Queste città però esistono solo nella mente del viaggiatore veneziano: Marco Polo infatti le descrive ora nei più minuziosi dettagli, ora valutando l'insieme, ma sempre guardando dove tutti gli altri non guardano, verso dettagli che ad altri paiono invisibili. Le città di cui Marco Polo racconta sono intese come mondi conchiusi: le città invisibili infatti non entrano in relazione tra loro. Grazie al racconto è Marco Polo stesso che le "crea" mentre le racconta, così come per Calvino lo scrittore "crea" i mondi di cui tratta. "
  • FOTOGRAFO A PAROLE

    Immagini e scritti si raccontano attraverso 20 fotografi provenienti dall'Web.

    Fotografie di
    Emilio "Emilius" Locatelli
    Fausto "Little Linus" Mirandoli
    Francesco "Fra" Campanale
    Giancarlo "Gianva" Vayra
    Mario Bellavite
    Roberta"disappointed" Pupa
    Simona "ondanera" Gollini
    Stefano "Buldrock" Buldrini
    Susanna "Riyueren" Bavaresco

    La parola e l'immagine sono elementi di una miscela potentissima , altamente esplosiva.
    L'esplosione che ne deriva è silenziosa ma potente, è la forza dirompente delle emozioni , le stesse emozioni che la musica sa trasmetterci da sempre e che bene conosciamo.
    Quando la forza delle parole incontra l'immagine oltre un'esplosione scocca la scintilla della magia.
    Questi fotografi hanno sperimentato questa esplosione e l'hanno domata, aprendosi alle emozioni con candore, quindi hanno assaporato la magia.

    Lasciatevi ora portare lontano godendo di questa unione magica fra parola scritta e parola immagine.

    Il fotografo a parole , come una barca a vela per viaggiare ed andare lontano, come un treno a pedali per mangiare strada e chilometri senza altro rumore che quello commovente del vento, come una macchina a vapore che si perde nel cielo dopo averci regalato la sua forza , andandosene senza lasciare altra traccia che un pennacchio di fumo bianco.

    Questo è l'obbiettivo di questa serata, entrare con fotografia e testo in un'altra dimensione, più semplice, più silenziosa e naturale , sostenibile per la nostra anima che soffre oggi così spesso la mancanza del bello.

INFO
tutte le informazioni sulle mostre si possono trovare sul sito ufficiale dell'evento e nella locandina che accompagna la notizia.

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