Ormai tutti abbiamo delle fotografie salvate sui nostri computer e tutti ci troviamo a navigare sul web e vedere fotografie sui vari siti che visitiamo. Ma tante volte il nostro monitor non è assolutamente calibrato! Cosa significa calibrare? Significa standardizzare il monitor per fare in modo che riporti fedelmente le immagini sul nostro schermo, proprio come quelle immagini sono registrate. Avere un monitor "calibrato" significa che riusciamo a vedere nella maniera esatta le immagini, con i colori riprodotti fedelmente ed i giusti livelli di luminosità e di contrasto. Ogni monitor è diverso dall'altro, anche monitor della stessa marca e modello hanno delle differenze nella riproduzione dei colori sin da quando escono dalla fabbrica. Inoltre non basta calibrare il monitor del computer una sola volta: è un'operazione che va ripetuta costantemente a causa del deterioramento dei componenti del video che va a modificare la resa.
Per capire l'importanza della calibrazione basta pensare a cosa accade se abbiamo un monitor "troppo luminoso": guardando la foto sul monitor, questa ci sembrerà sovraesposta e abbasseremo la luminosità della foto fino a vederla "bene", ma, quando stamperemo la foto, avendo abbassato la sua luminosità ingannati da ciò che vedevamo sul monitor, ci troveremo con una foto molto scura! Una situazione simile si avrà anche per quanto riguarda i colori tarati male: se il nostro monitor, ad esempio, ha una dominante ciano, ritoccando le foto andremo a togliere questa dominante con il programma di fotoritocco, convinti che sia la foto ad avere la dominante... ma così facendo otterremo una stampa con troppo poco ciano.
Sostanzialmente esistono 2 tipi di monitor: devono essere calibrati sia i monitor crt (quelli con il tubo catodico) sia gli lcd (gli schermi piatti a cristalli liquidi). Fino a poco tempo fa le differenze di resa tra crt e lcd facevano preferire i crt per tutti gli impieghi di fotografici e per tutti i campi di utilizzo dove la qualità dell'immagine la fa da padrona (soprattutto grazie ad un contrasto più elevato per i crt). Adesso queste differenze si sono assottigliate notevolmente per i monitor lcd di elevata qualità, mentre continuano a rimanere nel caso di schermi lcd "economici", per questo chi ha un budget limitato e non ha problemi di spazio dovrebbe preferire l'acquisto di un monitor crt.
La calibrazione riguarda molti aspetti, dalla luminosità al contrasto passando per il colore. In questo post voglio solo fare una "panoramica", senza avere la pretesa di trattare completamente l'argomento nella sua complessità.
Le regolazioni che si possono fare sono molte e si può procedere ad una calibrazione abbastanza "grossolana" oppure ad una molto più "fine" utilizzando anche strumenti molto precisi studiati appositamente.
In tutti i tipi di calibrazione è consigliabile (se il vostro monitor lo permette attraverso il suo menu) impostare il punto di bianco dello schermo ad una temperatura colore di 6.500k circa (valore standard per il ritocco fotografico). Questa regolazione vi potrà far sembrare il bianco più "giallino", ma dopo poco tempo il vostro occhio si abituerà ed i miglioramenti saranno evidenti sulle vostre foto.
Inoltre si deve tenere presente la luce ambiente in cui operiamo: infatti la luce ambiente influenza anche di molto la percezione delle immagini sullo schermo. Per questo motivo quando procediamo calibrare il monitor, dovremmo avere l'accortezza di avere nella stanza lo stesso tipo e quantità di luce che avremo quando opereremo sulle nostre fotografie.
Una prima calibrazione grossolana, adatta a chi non ha esigenze di fotoritocco, ma che permette di migliorare sensibilmente la visualizzazione delle immagini sullo schermo, vede l'utilizzo della scala di grigi (riprodotta in figura qui sotto).
la scala di grigi nell'immagine riproduce le tonalità di grigio dallo 0% (bianco assoluto) al 100% (nero assoluto) in passi del 5%. Per ottenere una buona calibrazione del monitor si devono impostare luminosità e contrasto per fare in modo che tutte le gradazioni di grigio siano visibili sul monitor, facendo attenzione ai punti più critici che vanno dal'80% al 100% e dal 15% allo 0%. Una volta ottenuto questo risultato avremo già un sensibile miglioramento. Inoltre sapendo che lo 0% della scala è il bianco assoluto, potremo accorgerci se il nostro monitor inserisce delle dominanti di colore che "sporcano" il bianco!
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Gli utenti Mac hanno un sistema equivalente di regolazione andando in preferenze di sistema > monitor.
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Le sonde più conosciute per la regolazione del monitor sono: ColorVision Spyder - Eye-one Display - Monaco Optic XR