MEMORANDUM - FESTIVAL DELLA FOTOGRAFIA STORICA [Biella e Torino]

468x60

Torna Memorandum, il Festival della fotografia storica che si terrà tra Torino e Biella. 21 mostre (tra vintage, riproduzioni digitali e fotoproiezioni) di musei, fondazioni, archivi industriali, agenzie fotografiche, autori che raccontano aspetti diversi della nostra storia e del nostro tempo con una particolare attenzione alla ricorrenza del 150° dell’Unità d’Italia. Ad affiancare le esposizioni una performance teatrale dedicata all’Archivio “Giancarlo Terreo”, acquisito dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, dal quale sono tratte anche due mostre. Inoltre avrà luogo la prima edizione del workshop incentrato sugli archivi fotografici delle fondazioni bancarie italiane, che ha ottenuto il patrocinio ACRI.


Dopo il successo della prima edizione che ha contato più di 20.000 visitatori tra Torino e Biella, l’Associazione Stilelibero, con Alessandro Luigi Perna e Fabrizio Lava che ne sono ideatori e curatori, propone la seconda edizione di Memorandum - Festival della fotografia storica dal 19 febbraio al 27 marzo 2011 – inaugurazioni a Torino il 18, a Biella il 25 e il 26 febbraio (vedi più avanti dettagli).

La manifestazione continua a perseguire gli scopi per cui è stata concepita: da una parte valorizzare milioni di immagini fotografiche storiche conservate negli archivi grandi e piccoli, noti e meno noti, piemontesi, italiani e internazionali, rendendoli “visibili” e fruibili al grande pubblico con mostre, fotoproiezioni, cataloghi e incontri. Dall’altra indagare su come la fotografia, strumento artistico e di comunicazione per eccellenza figlio della società contemporanea e sua memoria collettiva, abbia registrato la realtà nei suoi molteplici aspetti a partire dalla metà del XIX secolo fino agli ultimi decenni del secolo successivo.

Oltre alla diffusione di questo ricchissimo patrimonio culturale “nascosto” negli archivi, il progetto si propone di avviare una discussione sui temi e le problematiche legate all’archiviazione che, coinvolgendo addetti ai lavori, studiosi e studenti, dia vita a una rete attiva di soggetti che operano in questo settore e che in tal modo “influenzano” l’archiviazione di importanti testimonianze storiche.

Il Festival si compone di 21 mostre (molte delle quali in anteprima) tra vintage, riproduzioni digitali e fotoproiezioni distribuite tra Torino e Biella, di uno spettacolo teatrale ispirato ai lavori di uno degli autori in mostra, e di un workshop dedicato agli archivi fotografici delle fondazioni patrocinato da ACRI – Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio Spa.

A Torino la sede espositiva sarà costituita dal Museo Regionale di Scienze Naturali dove la manifestazione verrà inaugurata il 18 febbraio alle ore 18 e si concluderà il 27 marzo. A Biella le mostre si divideranno tra lo Spazio Cultura della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, la sede espositiva della Fondazione Sella e Città Studi - Polo Universitario della Città. Nei primi due siti le mostre verranno inaugurate venerdì 25 febbraio alle ore 18, mentre nell’ultimo sito l’inaugurazione sarà sabato 26 febbraio alle ore 21. Tutte le mostre si concluderanno, come a Torino, il 27 marzo.

Partecipano all’iniziativa, in qualità di partner o come fornitori delle mostre, numerose fondazioni, musei, case editrici, archivi privati di aziende, archivi storici di agenzie fotografiche, enti pubblici e privati: Fondazione Sella, Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, Fondazione Piacenza, DocBi – Centro Studi Biellesi, Fondazione Pirelli, Museo Nazionale del Risorgimento Italiano di Torino, Museo Nazionale del Cinema di Torino, Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo (Mi), Musei Civici di Pavia, Archivio di Stato di Biella, USA National Archives, Archivi Nasa, Centro Studi Generazioni e Luoghi – Archivi Alberti La Marmora, Royal Geographic Society, Archivio del Touring Club Italiano, Tips Images, Fototeca Storica Ando Gilardi. A questi si aggiungono il Comune di Candelo (Bi) e il Comune di Rozzano (Mi). Infine, le personali dei fotografi Cesare Colombo e Romano Cagnoni.

Il Festival è possibile grazie anche alla sensibilità di Regione Piemonte, Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, Fondazione Cassa di Risparmio di Biella e Biverbanca-Gruppo Monte Paschi che, condividendone gli obbiettivi, ne appoggiano la realizzazione attraverso un importante contributo economico.

La scelta delle mostre, come già avvenuto per la prima edizione del Festival, è avvenuta cercando di privilegiare l’obbiettivo di raccontare la società (o le società dei vari paesi e continenti) degli ultimi 150 anni attraverso la fotografia, affrontando i più diversi argomenti che coinvolgono l’attività dell’uomo e l’azione della natura, e nello stesso tempo riflettere su come la realtà sia registrata dalle immagini nel corso del tempo. Quest’anno inoltre è anche stata data particolare attenzione alle mostre che ripercorrono la storia del nostro paese nel 150° dell’Unità d’Italia. Sono perciò molte le esposizioni che raccontano episodi della storia italiana dalla fine dell’800 agli ultimi decenni del ‘900. 




BREVE STORIA DELLA FOTOGRAFIA
La fotografia ha contribuito in maniera determinante alla costruzione di una memoria storica condivisa degli ultimi 150 anni. Attraverso le immagini i fotografi hanno raccontato ogni evento che il mondo ha vissuto e hanno indagato ogni piega più riposta della realtà che ci circonda. La fotografia infatti nasce nella prima metà dell’800 e da allora si diffonde in tutti i paesi occidentali con una rapidità impressionante. A essa si dedicano all’inizio soprattutto pittori che individuano nel nuovo mezzo lo strumento più efficace per riprodurre la realtà. Molto presto si sviluppano i primi studi fotografici specializzati in ritratti. Ma è con le prime fotografie provenienti dalla Guerra di Crimea e dalla Guerra Civile Americana che si evidenziano le potenzialità della fotografia come strumento giornalistico. Ben presto nasce anche la fotografia di viaggio, grazie agli scatti di fotografi al seguito degli esploratori e dei missionari. Quelle stesse immagini provenienti da paesi lontani e poco conosciuti sono il primo esempio di fotografia etnografica e antropologica. Nella seconda metà dell’800 nasce la fotografia scientifica e industriale. Ed è proprio nello stesso periodo che nasce anche la fotografia erotica e pornografica. Con i primi del ‘900 tutti gli ambiti della società sono indagati dalla fotografia. La produzione di immagini diventa incessante durante la prima guerra mondiale sia a scopo giornalistico sia di propaganda. Ma è con gli anni ‘30 e la nascita dei giornali illustrati in Germania, Francia e Stati Uniti che la fotografia si afferma in maniera definitiva nel giornalismo. Resterà padrona incontrastata dell’informazione fino alla diffusione di massa della televisione in tutto il mondo nella seconda metà degli anni ‘70.


MOSTRE E SEDI DEL FESTIVAL

MUSEO REGIONALE DI SCIENZE NATURALI - TORINO
19 febbraio – 27 marzo 2011
Inaugurazione: il 18 febbraio ore 18.00
Via Giolitti 36 - Torino
Informazioni: 800 329 329
Ingresso: intero € 5,00 - ridotto € 2,50
Orari d’apertura: tutti i giorni 10.00 – 19.00, chiuso il martedì
  • Cesare Colombo. Nel paese del Design - Cesare Colombo è considerato non solo un maestro della fotografia italiana ma anche tra i più importanti studiosi e storici dell’immagine. Per le riviste specializzate come Abitare e Domus ha ritratto i protagonisti del design del nostro paese a partire dagli anni ‘70. Adesso li mette in mostra in una personale presentata in anteprima al festival Memorandum.
  • Romano Cagnoni. Israele  - Nel 1965 è il primo fotografo al mondo, non legato ad alcun partito politico, a cui viene concesso di entrare nel Vietnam del Nord assieme al giornalista James Cameron. E’ il primo fotografo a documentare la guerra del Biafra e per i suoi reportage riceve una Editor’s note su Life e l’Overseas Press Club Award negli Stati Uniti. Sono solo due esempi dell’eccezionalità di un fotografo poco conosciuto in Italia ma considerato un maestro all’estero. In Israele si è recato più volte tra i primi anni ’70 e la fine degli anni ’90 del novecento per quotidiani e riviste inglesi. L’esposizione, in anteprima, mette in mostra le migliori foto tratte proprio dai suoi viaggi in Terra Santa.
  • Il Biellese Perduto di Alfonso Sella – Docbi
La mostra comprende trenta fotografie scelte tra quelle che Alfonso Sella ha scattato tra il 1962 ed il 1974 in tutto il Biellese. Gli scatti, tutti in bianco-nero, rivelano con immediatezza una sensibilità e una capacità di fissare l'attenzione sui dati significativi della cultura e del paesaggio che pochi altri possono vantare. Pittore oltre che dialettologo e naturalista, Alfonso Sella utilizza la fotografia come strumento per documentare alcuni degli aspetti etnografici esplorati nell'ambito del Dizionario Atlante delle Parlate Biellesi, ma nel contempo tramite essa sa esprimere uno sguardo carico di affetto per l'identità culturale della propria terra.
·        L'Italia di Giancarlo Terreo - Fondazione Cassa di Risparmio di Biella
In collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, che di recente ne ha acquisito l’intero archivio, due selezioni del fotografo Giancarlo Terreo (Musile di Piave 1938- Biella 2006) che affrontano una sintesi delle immagini realizzate dal fotografo nell’arco temporale che va dagli anni Sessanta ai giorni nostri e da lui stesso stampate. Ritrattista di grande suggestione e vero “cacciatore di dettagli” dotato di una non comune sensibilità empatica verso i soggetti, Terreo, pur essendo praticamente sconosciuto ai più, si colloca su livelli artistici molto alti e offre spunti inediti per il vasto filone della ritrattistica sociale.
·        Domenico Riccardo Peretti Griva, fotografo per passione - Museo Nazionale del Cinema di Torino
A cura di Giovanna Galante Garrone e Chiara Maraghini Garrone
In collaborazione con Museo Nazionale del Cinema
Peretti Griva magistrato, primo Presidente della Corte d’Appello di Torino, fu un dilettante di genio che si affermò come uno dei maestri europei della fotografia pittorialista, rivendicando il carattere d’arte della fotografia. La sua opera rappresenta una tra le più significative testimonianze della fotografia italiana e varcò i confini nazionali in numerosissime mostre a partire dagli anni Venti. L’archivio personale di Peretti Griva - un fondo costituito da oltre 19.000 fotografie - è stato recentemente donato al Museo Nazionale del Cinema dalla figlia Maria Teresa.
  • Erminio Sella in America - Fondazione Sella
La Fondazione Sella è partner del Festival in veste di sede espositiva ma anche con una mostra dedicata a Erminio Sella, nato a Biella nel 1865. Fondamentali sono le esperienze alpinistiche con il fratello Vittorio, come la prima traversata invernale del Bianco e la spedizione nel Caucaso, momenti propizi per la conoscenza delle tecniche fotografiche. Nel 1898 Erminio, partendo da Seattle, intraprende un percorso lungo la costa orientale degli USA: il suo sguardo oscilla tra l’alienazione urbana e la rassicurante placidità della campagna, capace di riconciliare l’individuo con se stesso.
  • The Imperial Trans-Antarctic Expedition (1914-1917) - Frank Hurley / Royal Geographic Society - James Francis Hurley detto Frank (Sydney, 15 ottobre 1885 – Sydney, 16 gennaio 1962) è stato fotografo, regista ed esploratore. Le sue fotografie sono conservate da diverse istituzioni e musei. Hurley ha partecipato a numerose esplorazione antartiche e ha seguito come fotografo ufficiale l’esercito australiano durante le due guerre mondiali. La mostra, realizzata con le immagini conservate dagli archivi della Royal Geographic Society, racconta la spedizione Endurance di Ernest Shackleton in Antartide, iniziata nel 1914 e terminata, a causa del naufragio della nave rimasta imprigionata dai ghiacci, solo nel 1916.
  • Bambini d’altri tempi - Museo di Fotografia Contemporanea – La mostra, composta di fotografie scelte dalle collezioni del Museo, espone immagini di alcuni tra i maestri della fotografia italiana - Gabriele Basilico, Maurizio Berlincioni, Carlo Bevilacqua, Mario Cattaneo, Luciano D’Alessandro, Mario Dondero, Guido Guidi, Mimmo Jodice, Enzo Nocera, Tino Petrelli, Francesco Radino. Bambini d’altri tempi racconta chi erano i bambini italiani dagli anni ’40 alla fine degli anni ’70 mostrandoci, con i loro corpi, pose, espressioni, occhi, che portano il segno profondo di culture ancora tanto vicine alla terra, alla vita contadina, alla fabbrica, alle antiche periferie delle città, un’Italia non ancora toccata dalla veloce società del mercato, della tecnologia, della comunicazione. Un’Italia che non c’è più.
  • In pista! L’automobilismo sportivo tra le due guerre mondiali - Fondazione Pirelli - Nel 1872 Giovanni Battista Pirelli, giovane ingegnere ventiquattrenne, costituisce a Milano la Pirelli & C. L'anno dopo nasce il primo stabilimento per la produzione di articoli in gomma. Il primo pneumatico per automobile è del 1901. Con il nuovo secolo arrivano anche le prime vittorie sportive. È solo l'inizio dell'impegno della Pirelli nella produzione di pneumatici per l'automobilismo sportivo che oggi vede l'Azienda sponsor esclusivo di Formula Uno per il triennio 2011-2013. Un impegno documentato con splendide immagini d’epoca conservate negli archivi della Fondazione. Una parte di quel materiale è stato usato per raccontare con la mostra “In pista!” l’automobilismo sportivo, soprattutto in Italia, tra le due guerre mondiali.
  • British Mood – L’Inghilterra anni ‘50 – Tips Images – L’Inghilterra che usciva dalla Seconda Guerra Mondiale era vincitrice ma prostrata. Il conflitto con il Nazismo e il Fascismo era costato moltissimo, sia in termini di perdite di vite umane che, e soprattutto nel caso inglese, in termini economici. La Gran Bretagna era sì ancora un impero ma indubbiamente indebitato e perciò in decadenza. Altri e più potenti imperi si affacciavano sulla scena mondiale: quello americano e quello sovietico. Ma sebbene arrivata alla fine di un ciclo storico la società inglese rimaneva fedele a sé stessa e al proprio stile. Quello stile unico che la mostra in anteprima British Mood, composta di fotografie provenienti da archivi storici inglesi rappresentati dall’agenzia TIPS, cerca di mostrare e raccontare.
  • La guerra di Crimea negli archivi La Marmora: le fotografie di James Robertson, gli acquerelli di Vittorio La Marmora, i disegni di Jane Bertie Methew - Delle rarissime carte salate di Robertson scattate nel 1855 in Crimea, presso il centro studi Generazioni e Luoghi ne sono custodite ben trenta, quindici delle quali esposte in mostra. Un fatto rende particolare ed unica la loro presenza nell’archivio di casa La Marmora: sul teatro di guerra, insieme a Robertson, erano presenti ben quattro membri della famiglia: Alfonso La Marmora, suo fratello Alessandro, il loro nipote Vittorio, comandante del porto di Balaklava, e infine Jane Bertie Mathew, moglie di Alfonso La Marmora e non vi è dubbio che questi personaggi si sono incontrati. Per questo si è ritenuto di esporre insieme i disegni e gli acquerelli del marinaio e della gentildonna con le fotografie. Se gli acquerelli e i disegni testimoniano un modo tradizionale di documentare un evento, le carte salate di Robertson inaugurano l’uso della fotografia. Restiamo affascinati dalla loro incisività e sorpresi di avere sotto agli occhi alcune delle prime fotografie scattate in guerra. Come gli accostamenti dimostrano i luoghi raffigurati sono gli stessi, ma le fotografie hanno assunto, 156 anni dopo, un valore che trascende quello documentario. Un pannello dedicato ai quattro fratelli generali La Marmora introduce la mostra.
  • Guido Piacenza e il volo in areostato - Fondazione Famiglia Piacenza
“Contemporaneamente industriale e sportman è veramente il tipo d’uomo moderno che sa ritemprare i forti pensieri che procurano gli affari dedicando i momenti di quiete al più emozionante degli sports per il quale ha una vera passione”. Questo scrive la Stampa Sportiva il 30 maggio 1909 parlando di Guido Piacenza. All’attività nell’azienda di famiglia affianca la sua grande passione: il volo in pallone aerostatico. Nel 1909 aveva già effettuato diciassette ascensioni tra cui due in notturna; ogni sua impresa aveva scopo scientifico tanto che al suo ritorno portava con sé una serie di appunti e osservazioni, utili per le successive salite.

CITTÀ STUDI, SALA ESPOSIZIONI – BIELLA
27 febbraio – 27 marzo 2011
Inaugurazione:  sabato 26 febbraio ore 21,00
Corso G. Pella, 2/B – 13900 Biella (BI)
Tel. 015 8551102
Ingresso gratuito
Orari d’apertura: in corso di definizione
  • L’immagine del reato. Le fotografie nei fascicoli del Tribunale di Biella 1890-1930 – Archivio di Stato di Biella
Curata da ArchiVivo Associazione Amici dell'Archivio di Stato di Biella
Questa ricerca iconografica si concentra sulle immagini correlate ai fascicoli di istruzione penale contenute nel fondo del Tribunale conservato presso l’Archivio di Stato di Biella. La fotografia ha un rapporto con il crimine fin dall’Ottocento: l’antropometria giudiziaria inizia ad avvalersi del dagherrotipo, il delitto diventa un fenomeno narrativo e oggetto di nuove forme di comunicazione. L’attività investigativa produce così una mole crescente di materiale variamente catalogabile: foto segnaletiche, foto medico-legali, foto criminali o poliziesche e foto giudiziarie.
  • Avventura Africana: la collezione Robecchi Bricchetti – Musei Civici di Pavia / Comune di Rozzano - La mostra è dedicata alla collezione di immagini fotografiche scattate o acquistate nel corso dei suoi viaggi africani da Robecchi Bricchetti, il più grande esploratore italiano del Corno d’Africa che si recò nel continente nero tra la fine dell’800 e gli inizi del ‘900. Ma raccontare la storia di Bricchetti, uomo dell’ottocento allevato all’avventura dal clima culturale del risorgimento italiano, è come raccontare un pezzo estremamente importante sia della storia del nostro paese, sia della storia dello schiavismo e del colonialismo europeo in Africa, sia della storia della fotografia di reportage e di viaggio allora solo al suo inizio. E dimostrare perché la fotografia è uno strumento essenziale per ricordare chi eravamo e da dove veniamo.
  • Raimondo Giuseppe Viana: lo scenografo di gruppo – Archivio Viana, Comune di Candelo (BI)
Raimondo Giuseppe Viana nasce a Candelo nel 1886, della sua opera rimangono oggi circa 680 lastre e varie foto. È un fotografo amatoriale dal linguaggio nitido, senza provocazioni, che si identifica nell’ambiente agricolo e nelle persone dell’epoca. La sua è una fotografia spontanea, immediata e istintivamente “espressionista” che non fa del superato e ottocentesco pittorialismo, né astrattismi. Viana rappresenta la forza del rapporto libero con la natura e l’ambiente candelese.
  • Gli albori dei viaggi spaziali - Archivio Nasa - La National Aeronautics and Space Administration, in sigla NASA, è l'agenzia governativa civile responsabile per il programma spaziale degli Stati Uniti d'America e per la ricerca aerospaziale civile e militare. I suoi archivi storici sono stati messi di recente a disposizione del grande pubblico inserendoli sul sito gratuito specializzato in fotografia di Flickr. La mostra espone una selezione di queste immagini per raccontare l’avventura americana della conquista dello spazio dagli albori dei viaggi spaziali fino all’atterraggio sulla luna alla fine degli anni ’60.
  • Fronti di Guerra: il primo conflitto mondiale dalla Francia al Medio Oriente – Fototeca Storica Ando Gilardi - Ando Gilardi, tra i più noti storici e critici di fotografia in Italia, nel secondo dopoguerra intraprese una ricerca di immagini sulla prima guerra mondiale in tutti i musei europei. Il risultato è una collezione di riproduzioni che mostrano la prima guerra mondiale come pochissimi l’hanno vista. Non solo perché la censura dell’epoca non permetteva la circolazione di immagini cruente o di azioni di guerra, ma anche perché la prima guerra mondiale è stata spesso più raccontata che mostrata. “Fronti di Guerra” vuole invece mostrare, almeno in parte, al grande pubblico che cosa significò combattere sui diversi fronti, anche quelli meno conosciuti, della Grande Guerra.
  • Alla conquista del West – 1861/1912 – USA National Archives - A partire dal 1848 gli Stati Uniti si estendono ufficialmente dalla costa orientale a quella occidentale dell’America Settentrionale. Il possesso formale delle terre, già in parte abitate o colonizzate da statunitensi, dà il via a una corsa a occidente che non smetterà più fino alla prima guerra mondiale. Sono moltissime, e incredibilmente per le condizioni in cui sono sopravvissute, le immagini che sono arrivate fino a noi dal selvaggio west, oggi conservate in numerosi enti federali americani. I National Archives del governo degli Stati Uniti ne hanno fatto una selezione per addetti ai lavori e grande pubblico con l’obiettivo di diffonderle il più possibile. “Alla conquista del West” persegue lo stesso obiettivo, mostrando le migliori e più significative immagini della collezione.


SPAZIO CULTURA FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI BIELLA – BIELLA
26 febbraio – 27 marzo 2011
Inaugurazione: venerdì 25 febbraio ore 18,00
Via Garibaldi, 14 - Biella (BI)
Tel.  015 0991116
Ingresso gratuito
Orari d’apertura: in corso di definizione
  • I Balcani di Giancarlo Terreo – Fondazione Cassa di Risparmio di Biella
In collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, che di recente ne ha acquisito l’intero archivio, due selezioni del fotografo Giancarlo Terreo (Musile di Piave 1938- Biella 2006) che affrontano una sintesi delle immagini realizzate dal fotografo nell’arco temporale che va dagli anni Sessanta ai giorni nostri e da lui stesso stampate. Ritrattista di grande suggestione e vero “cacciatore di dettagli” dotato di una non comune sensibilità empatica verso i soggetti, Terreo, pur essendo praticamente sconosciuto ai più, si colloca su livelli artistici molto alti e offre spunti inediti per il vasto filone della ritrattistica sociale.

FONDAZIONE SELLA – BIELLA
26 febbraio – 27 marzo 2011
Inaugurazione: venerdì 25 febbraio ore 18,45
Via Corradino Sella, 10 - 13900 Biella (BI)
Tel. +39 015 2522445
Ingresso gratuito
Orari d’apertura: in corso di definizione
  • Ritratti dell'Unità d'Italia – Museo Nazionale del Risorgimento Italiano di Torino – Nel 150° dell’unità d’Italia, il festival Memorandum vuole rendere omaggio a coloro che furono i protagonisti politici principali della nascita del nostro paese. Il Museo Nazionale del Risorgimento conserva un’ampia collezione di loro ritratti posati, realizzati nello stile formale dell’epoca. E la mostra in anteprima “Ritratti dell'Unità d'Italia” ne espone una piccola ma significativa selezione.
  • L’Italia Fascista – Archivio del Touring Club Italiano - L’Italia Fascista – Archivio del Touring Club Italiano - Il ventennio compreso tra le due guerre mondiali è  particolarmente documentato nell’archivio fotografico del Touring Club Italiano. Fu infatti contrassegnato da una vivace attività editoriale dell’associazione che rese necessaria l’acquisizione di un notevole numero di fotografie. Insieme alle  testate periodiche (‘Le vie d’Italia’,  ‘Le vie d’Italia e del mondo, ‘Le vie d’Italia e dell’America latina’) fu la collana illustrata “Attraverso l’Italia” che diede l’occasione di raccogliere molte immagini, scattate sia da rinomati fotografi professionisti che da fotografi locali o da soci fotoamatori. Soggetti come il paesaggio, il lavoro, la vita sociale, le vacanze sono quindi ampiamente rappresentati a testimonianza della diversa sensibilità fotografica del tempo. La mostra in anteprima “L’Italia Fascista” raccoglie una selezione di queste immagini allo scopo di raccontare, al di là dell’iconografia dell’epoca e di regime, la società e l’Italia di allora.


IL WORKSHOP
GLI ARCHIVI FOTOGRAFICI DELLE FONDAZIONI:
GESTIONE E VALORIZZAZIONE
Realizzato con il patrocinio ACRI – Associazione Casse di
Un’iniziativa curata da Associazione Stilelibero in collaborazione con Federica Chilà, Fondazione Cassa di Risparmio di Biella.

PREMESSA
Sin dalla loro nascita le Fondazioni bancarie hanno avuto la necessità di gestire fondi fotografici più o meno antichi, ereditati dalla Cassa di Risparmio di origine o acquisiti nel corso della propria attività. A questi fondi antichi, si affiancano poi spesso fondi recenti costituiti da campagne fotografiche di documentazione relative ai progetti finanziati, alle collezioni d’arte, alle pubblicazioni edite. Questa mole di materiale pone agli addetti ai lavori problematiche complesse per l’acquisizione, la gestione, la conservazione e la valorizzazione dei vari fondi fotografici, sia per quanto riguarda i fondi storici, che costituiscono la memoria del territorio di riferimento, sia per i fondi contemporanei, in via di costituzione e che saranno la memoria di domani.

CHI, DOVE E QUANDO
Il workshop, rivolto in modo specifico agli operatori culturali delle fondazioni addetti alle gestione degli archivi fotografici, si terrà a Biella, presso Città Studi, venerdì 25 e sabato 26 febbraio 2011. Nel corso del workshop i partecipanti potranno effettuare visite didattiche alle mostre del Festival di fotografia storica allestite nelle sedi di Biella e Torino ma soprattutto dialogare con  relatori, autorevoli e con i curatori del Festival. Tra i temi trattati: la fotografia, memoria collettiva dei territori; la fotografia come strumento di registrazione delle trasformazioni sociali, urbanistiche e paesaggistiche; archiviare e gestire fondi fotografici (in cui saranno presentati alcuni casi studio); i diritti dei fotografi e dei fotografati: la normativa italiana, confronti con quella europea circa modelli di gestione e problemi contrattuali; fotografie e media. È prevista una tavola rotonda conclusiva di dibattito tra i partecipanti al fine di far emergere esigenze pratiche, necessità gestionali e creare nuove sinergie.


LO SPETTACOLO

[Némécék] margine, racconto, immagine
performance ispirata all’opera di Giancarlo Terreo
In scena in occasione di Memorandum – Festival di Fotografia Storica:
·        sabato 12 marzo 2011 anteprima in Biella presso Sala Seminari di Città Studi, alle 18 e alle 21
·        domenica 13 marzo alle 17 presso il Museo di Scienze Naturali di Torino
Tutte le grandi avventure hanno in qualche modo a che vedere con la scoperta di un tesoro. In questo caso, il tesoro si trova all’inizio del viaggio. Al momento della sua scomparsa, nel 2006, il fotografo e stampatore Giancarlo Terreo lascia migliaia di immagini in bianco e nero scattate e stampate di suo pugno, custodite con perizia e con la coscienza che in quella storia fotografica dell’Europa degli ultimi cinquant’anni vi è la traccia di un’umanità comune, sofferente e fiera del proprio essere un tutt’uno con la terra. Al centro di ogni fotografia - e indipendentemente dal suo soggetto - c’è il carattere perduto, irrimediabilmente, dell’appartenenza dell’uomo alla terra: l’umanità impressa è al margine, condizione passiva, perché propriamente si viene emarginati, non ci si emargina da sé, ed al fotografo non resta altro che dire quel margine, con tutta la forza espressiva che ha in corpo. Atto di resistenza alla dimenticanza, inutile, perché quel carattere è perduto, ma necessario. Come il gesto di Erno Nemecsek, il soldato semplice della via Paal, che si getta nella mischia nonostante la polmonite, perché quella è la sua parte, ed è ciò che si deve fare.
Le fotografie di Terreo sono dense dei Nemecsek di tutto il mondo. Siano essi bambini o adulti. Donne o uomini, persino animali. Quelle immagini odorano della libertà sporca degli ultimi del mondo, contrapposta a quella patinata di chi sta avanti. Una libertà né invocata né cercata, semplicemente riconosciuta, tra i propri simili, come una lingua universale che consente al fotografo di origini venete di stare tra i contadini di ogni parte del mondo, tra i manifestanti per protesta come tra i pellegrini. Un fotografo schierato, Terreo, senza bisogno di scegliersi una parte, perché è la sua che lo rende permeabile al mondo che vede e, quindi, racconta.
Un artigiano prima che un artista, un fotografo decisamente cosciente delle tecniche di stampa per plasmare la luce. Un “esposimetro vivente”, come lo ricordano alcuni, affettuosamente, perché di quella totale capacità di leggere la luce, ha fatto il suo “tocco d’artista”.
[Némécèk] nasce per tenere insieme questi due aspetti. Il movimento dall’interno all’esterno è costante. La scelta di essere arcaico, nel senso di occuparsi del principio, del cominciamento.
[Némécék] è qualcosa che sta a mezza strada tra la colonna sonora e lo spettacolo: perché le immagini di Terreo stanno al centro e attirano - come magneti - musica, racconto e poesia.
[Némécèk] è una finzione: ambientato nel luogo dove le immagini vedono la luce, cioé il bagno del fotografo, pratica linguaggi analogici, ma non per essere antimoderno, ma per essere al principio delle cose, siano esse fatte di carta e luce o di suono e aria.
[Némécèk] è ideato e diretto da Marco Cassisa e Luca Biasetti.
Le immagini e la loro cura dipendono da Damiano Andreotti.
[Némécèk] prevede la collaborazione di Lorenzo Guglielmo (voce recitante) e Davide Fontana (violoncello).
[Némécèk] è prodotto da Associazione Stilelibero in collaborazione con Hacienda Sonora, Musica per la Cultura.
info & prenotazioni
tel. +39 015 2529201
booking
mobile: +39 333 950951


IDEATORI E CURATORI

Alessandro Luigi Perna è specializzato nella valorizzazione e promozione di archivi di fotografi, agenzie, case editrici, musei, aziende. In curriculum ha numerose iniziative per comuni, province e regioni (Milano, Bologna, ecc.). Tra i progetti realizzati con la fotografia storica: Campioni del Mondo: Storia della nazionale italiana, Avventura Africana: la collezione di Robecchi Bricchetti, I volti di Bergman, 100 anni di musica classica, Giancolombo - La dolce vita a Cortina, etc. E’ stato co-curatore della sezione fotografica del festival Urbana ed è ideatore e curatore di All You Need is Photography! Unlimited Edition Photo Festival di Milano.

Fabrizio Lava è fotografo professionista a Biella, dal 1992 gestisce E20Progetti, agenzia di comunicazione specializzata in progetti culturali, editoria e allestimenti museali. Realizza diversi reportage naturalistici in Africa, dove abita per alcuni anni, e in altre parti del mondo. Le sue ricerche visive sono pubblicate in alcun i libri tra i quali: Tierra del Fuego, Baraggia, Bessa, Bocche di Bonifacio, Da Kigali al lago Kiwu, Il Cuore del Congo e sono state presentate in alcune mostre. È stato inoltre curatore di diverse rassegne fotografiche tra cui Photografica - Il lavoro dell’uomo (2001), Photografica - Le montagne nel mondo (2002), Urbana (2005), LifeStyleMadeInItaly-Identità Piemontesi (2007), S/Guardi e Ri/Guardi (2006 e 2008).


ASSOCIAZIONE STILELIBERO

Stilelibero è un’associazione culturale che nasce perché crede nelle possibilità di cambiamento in funzione della cura per il territorio - nel senso più ampio del termine, in cui si vive e lavora - nell’ottica di un miglioramento sostanziale della qualità della vita che passi attraverso un percorso di progressiva sostenibilità e socialità. Stilelibero crede che realizzare progetti e costruire collaborazioni sia un modo per iniziare un circolo virtuoso, in funzione non soltanto della valorizzazione dei progetti in cui si impegna, ma anche della promozione di stili di vita migliori. Stilelibero promuove progetti a condizione che abbiano un impatto altamente benefico sulle comunità presso cui sono collocati. www.associazinestilelibero.org


CREDITI DELLA MANIFESTAZIONE

Progetto ideato e curato da: Alessandro Luigi Perna e Fabrizio Lava
Coordinamento, produzione e organizzazione: Associazione Stilelibero
Ufficio Stampa: Cultura & Giornalismo
Allestimento: E20Progetti
Catalogo a cura di: Alessandro Luigi Perna e Fabrizio Lava
Catalogo edito da: Eventi & Progetti Editore

Con il contributo di:
  • Regione Piemonte - Assessorato alla Cultura
  • Fondazione Cassa di Risparmio di Torino
  • Fondazione Cassa di Risparmio di Biella

Con il patrocinio di:
  • Provincia di Torino - Assessorato alla Cultura
  • Comune di Torino - Assessorato alla Cultura
  • Provincia di Biella - Assessorato alla Cultura
  • Copmune di Candelo (BI)

Sponsor:
  • Biverbanca

Ai partner istituzionali, si aggiunge quest’anno la sponsorship di Biverbanca-Gruppo Monte Paschi. Si tratta di un elemento importante non solo per il sostegno del Festival ma anche nell’ottica di un nuovo dialogo tra impresa e cultura. La partnership con Memorandum si colloca proprio all’interno di un percorso di valorizzazione della cultura che Biverbanca ha intrapreso parecchi anni or sono, dando vita ad una collana editoriale incentrata sulla storia dell’arte figurativa biellese e vercellese, oppure attraverso l’iniziativa Invito all’Arte, che apre, per la prima volta al pubblico, le porte delle collezioni d’arte di proprietà della banca.

Partners:
  • Archivio di Stato di Biella
  • ArchiVivo Associazione Amici dell'Archivio di Stato di Biella
  • Archivio del Touring Club Italiano
  • Centro Studi Generazioni e Luoghi- Archivi Alberti La Marmora
  • Città Studi
  • Comune di Candelo (Bi)
  • Comune di Rozzano (Mi)
  • DocBi – Centro Studi Biellesi
  • Fondazione Sella
  • Fondazione Cassa di Risparmio di Biella
  • Fondazione Famiglia Piacenza
  • Fondazione Pirelli
  • Fototeca Storica Ando Gilardi,
  • Musei Civici del Castello Visconteo di Pavia
  • Museo Nazionale del Cinema di Torino
  • Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo (Mi)
  • Museo Nazionale del Risorgimento Italiano di Torino
  • Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino
  • Tips Images

Fotografi:
    • Cesare Colombo
    • Romano Cagnoni



fonte: comunciato stampa

Affari del momento 468x60