Mostra: "la tempesta" di Fabio Marazzi [roma]

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la-tempesta E' iniziata e proseguirà fino al 9 novembre 2007 la mostra fotografica "la tempesta" con gli scatti eseguiti nell'arco del 2007 dal fotografo Fabio Marazzi. Le fotografie sono esposte a cura dell'Associazione d’arte e cultura Grafica Campioli a Monterotondo (rm).

Le fotografie di Fabio Marazzi hanno la particolarità di essere formate da multiesposizioni su pellicola.

Riporto l'estratto di uno scritto del fotografo, dove spiega le sue scelte e compie un raffronto tra analogico e digitale:

Quasi da subito ho cominciato a sperimentare con le doppie esposizioni (due o più scatti sullo stesso fotogramma). Infatti ho sempre sentito che la fotografia non fosse solo un mezzo per mostrare o interpretare l’esistente, ma anche una finestra su altri mondi, resi reali dalla convinzione stessa che la fotografia sia di per sé “più vera” di un quadro. Mi sembrava che uno dei metodi più efficaci per rompere i sigilli fosse quello di scattare più immagini una sull’altra giocando con i colori complementari, la luce e il buio, le forme trasformate. Volevo che le strisce gialle su un asfalto nero diventassero pennellate e un muro bianco sul cielo azzurro, incrociato con se stesso, una grotta di ghiaccio.

La doppia esposizione ha sempre attratto i fotografi per le sue possiblità. Pone diversi problemi tecnici e richiede una certa conoscenza della misurazione della luce, ma prima dell’avvento della post-produzione al computer poteva creare effetti nel paesaggio serale, nello still life, nella moda. La sua espressività a volte ha superato quella dello scatto classico: è del 1936 un bellissimo bianco e nero di Herbert List intitolato “sbornia”: nella penombra il viso di un uomo con gli occhi semichiusi si sovrappone due volte, da angolazioni diverse (“ci vedo doppio”) e ancora si sovrappongono bottiglie vuote, calici, spirali rotanti. Attraverso la doppia immagine List è riuscito a rendere tutto il senso di smarrimento e di capogiro provocato dall’alcool.

Durante gli anni ho continuato a fotografare e a studiare la fotografia, soprattutto a guardare e riguardare le immagini dei grandi maestri. Ho provato tante tecniche, ho gettato migliaia e migliaia di diapositive nel cestino. Ho realizzato servizi agli artisti, ho utilizzato le mie immagini per cataloghi, packaging e comunicazione nel mondo dell’alimentaziione biologica.

E sempre tornavo alle doppie esposizioni. A volte cercando di calibrare la resa dei colori sovrapposti e la geometria delle forme, altre volte lasciando emergere una parte di casualità, di imprevisto. (..)

Nel 2003 sono cominciati i problemi di reperibilità del materiale professionale per la stampa da diapositive. La Ilford, produttrice del Cibachrome, ha cominciato a non commercializzare più la carta matt. Dopo poco tempo anche il materiale Kodak è diventato difficile da reperire. Mentre scrivo (2005) non è più possibile trovare nemmeno fondi di magazzino.

Le multinazionali hanno deciso che le diapositive si stampano passando attraverso un file digitale.

Ho pensato: cavolo! E’ come se qualcuno decidesse che non è più conveniente produrre i colori a olio e che d’ora in poi si dipinge solo con l’acrilico oppure, con i pixels sul monitor.

E’ chiaro che l’industria punta sul digitale: maggiori margini di profitto, mercato in continua evoluzione che rende subito obsoleti i modelli spingendo al nuovo acquisto e togliendo ogni valore all’usato.

Le riviste di settore seguono il trend e non fanno che sottolineare che è uguale, è sempre fotografia, non facciamo questioni di “sesso degli angeli” (sic!), digitale ed analogico sono la stessa cosa, chimica o bit, non c’è differenza.

Evidentemente questa non è la verità. Non si tratta di dire che uno è migliore dell’altro o di voler rimanere attaccati al passato; semplicemente, digitale e fotografia chimica non sono la stessa cosa, le loro possibilità espressive sono diverse. (...)

INFO

dal 6 al 9 novembre 2007

presso: Associazione d’arte e cultura Grafica Campioli

indirizzo: Via Vincenzo Bellini, 46 – Monterotondo (Rm)

orario: aperto tutti i giorni (domenica e lunedì esclusi)

info: 3284956895

fonte: notizia segnalata tramite mail

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