Due fotoreporter italiani, celebrati e pluripremiati. Due maestri del ritratto, ma non solo, affermatisi negli Usa. Due miti potenti, di diversa natura, uno asiatico, l'altro americano. Due rassegne storiche, francesi, che non perdono di interesse. Di queste doppie presenze, e di qualcos'altro, è fatto Sguardi di inizio estate.
Francesco Zizola e Paolo Pellegrin continuano a sentire l'urgenza della testimonianza di prima mano, il più possibile autentica e partecipata, di ciò che, sotto la luce dei riflettori o nella penombra degli interessi di stati e business, ma anche dei media, accade negli angoli del mondo. In occasione dell'uscita del suo "Iraq", il secondo volume della collana Un fotografo per i diritti umani realizzata da Ega Editore con Amnesty International, Sguardi ha intervistato Francesco Zizola per parlare del ruolo del fotogiornalista, di empatia ed etica dell'incontro, di relazione con il soggetto e rapporto con i media e le agenzie, di digitale e tecnologia satellitare, di obiettivi e modelli. Paolo Pellegrin propone invece al Museo in Trastevere di Roma la sua raccolta di immagini Broken Landscape, in cui si ritrovano molti dei temi (le guerre, gli esodi, le catastrofi naturali, le pandemie, la povertà) che hanno suscitato il suo interesse dal 1995 ad oggi.
Ad Albert Watson e Richard Avedon sono dedicate due delle principali esposizioni del panorama europeo: il Museo Louisiana, nei pressi di Copengahen, ospita in anteprima mondiale la prima retrospettiva postuma dedicata al grande fotografo americano scomparso nel 2004; la Young Gallery di Bruxelles presenta un'antologica delle immagini di moda, glamour, rock, ma anche i paesaggi desolati o luminosi, i volti e corpi di sconosciuti, le meduse fluttuanti e gli scimpanzè con pistola di Watson.
Les Rencontres di Arles, in Provenza, e i Visa d'or di Perpignan, nei Pirenei orientali, fanno della Francia, d'estate, la capitale mondiale delle rassegne fotografiche. La fotografia come ricerca e come cronaca: il punto sulle tendenze dello strumento espressivo, ad Arles, e il festival del meglio del fotogiornalismo, a Perpignan.
La Via della Seta, l'intreccio di cammini e commerci che unisce da prima di Cristo l'Oriente all'Occidente, è raccontata da centinaia di immagini dell'800 e del '900 a San Vito al Tagliamento. Un altro mito, quello di Che Guevara, trova spazio alla Bovisa di Milano, con le decine di reinterpretazioni del celebre ritratto del comandante fatto da Albert Korda, l'icona forse più diffusa della cultura visiva contemporanea.
Infine, i vincitori dell'Epson Art Photo Award, un originale concorso per giovani talenti nell'ambito della fotografia d'arte rivolto a università, accademie e istituti di formazione, esposti alla Galleria Grazia Neri di Milano, e le news: gli intensi bianco&nero di Siena Jazz, (da John Coltrane a Ella Fitzgerald); i ritratti sacri e selvaggi di Gérard Rancinan, la rievocazione della Pechino Parigi, nel centenario dell'impresa, presso Forma a Milano; e tre libri di viaggio e sul viaggiare, perché l'estate è tempo di vacanze ed eventuali letture, due dei quali si segnalano anche per inserti fotografici consistenti. Sguardi torna a settembre. Intanto, buona visione, lettura ed estate.
Potete leggere il numero di luglio di "Sguardi On Line" a questo indirizzo.