Giovedì 23 aprile 2009 alle ore 20, presso il Centro di Fotografia Piccolo Formato di via Marsala 20/a a Bologna, il fotografo di fama internazionale Ernesto Bazan proporrà una presentazione audiovisiva del suo nuovo libro fotografico “Cuba” e dialogherà col pubblico presente. In occasione dell’evento sarà possibile acquistare copie firmate del libro“Cuba”.
Ci sono voluti solamente 14 anni di vita e fotografia a Cuba, e poi due intensi anni di editing, messa in pagina e finalmente tutte le fasi di stampa per dare alla luce il nuovo libro di Ernesto Bazan intitolato semplicemente “Cuba”. Approdato sull'isola per la prima volta, quasi per caso, nell'autunno del 1992, Bazan ha intrapreso una love story durata quattordici anni. Per le strade dell’Avana ha ritrovato la sua infanzia siciliana perduta e inconsciamente cercata invano durante molti viaggi in giro per il mondo.
“Per tanti anni Cuba l’avevo fortemente desiderata come si desidera una donna che incontri e non riesci più a togliertela dalla testa. Sono quasi certo d’esserci vissuto in un'altra vita”, così ha scritto Bazan nelle pagine del suo diario.
Grazie alle foto scattate nel suo incessante deambulare per l’isola, Bazan ha avuto il privilegio di vincere alcuni dei più importanti premi internazionali fra cui vale la pena menzionare: il W. Eugene Smith Fund, considerato l'Oscar della fotografia documentaristica mondiale, il primo premio nella categoria di vita quotidiana al World Press Photo, e una borsa di studio dalla prestigiosa Fondazione Guggenheim. Il libro di 280 pagine contiene 118 fotografie divise in 6 capitoli, stralci del suo diario, provini, riflessioni e citazioni di vari autori che riassumono la filosofia di vita e di lavoro del fotografo.
Uno degli aspetti più straordinari di questo libro, stampato su una pregiata carta opaca utilizzando degli inchiostri appositamente creati per la stampa, è stata la partecipazione corale di oltre 40 dei suo studenti (Bazan da oltre sei anni si dedica esclusivamente ad impartire i suoi workshop in America Latina, a New York e nella sua Sicilia natale) nella cernita delle fotografie, la sequenza e il
layout del libro. Ma l'aiuto dei suoi fedeli alunni non s'è limitato solamente a questa prima fase. Bazan è, infatti, risuscito ad autoprodurre la pubblicazione del suo lavoro grazie alla grande generosità dei suoi discepoli che hanno preacquistato copie dell'edizione limitata del libro contenente una stampa originale firmata e numerata dell’autore. L'essere riuscito a mantenere il totale
controllo di ogni singola fase della produzione ha permesso al fotografo di raccontare la sua storia in maniera personale e intima, mantenendo la piena sovranità e indipendenza di tutti i contenuti. Il libro coniuga magistralmente un approccio reportagistico in cui Bazan cerca di cogliere la quintessenza del vivere quotidiano fotografando gente sconosciuta, incontrata per qualche secondo per le strade dell'isola assieme ad un approccio più intimo e personale nelle foto che ritraggono vari momenti nella vita della sua
famiglia e dei suoi cari amici contadini con cui ha condiviso lunghi periodi di tempo nelle indimenticabili campagne cubane reminiscenti della terra natia. Come ha rilevato la grande scrittrice americana Vicki Goldberg nel suo epilogo:
"Ernesto sembra d’essere nato cubano per il suo temperamento e d’esserlo diventato ancora di più con la famiglia e i tanti anni di permanenza (sull’isola N.d.R.). Il suo racconto, presentato con un linguaggio inconsueto, quasi labirintico, non è quello di un osservatore bensì quello di un insider".
Bazan ben lungi dall’essere uno spettatore esterno paracadutato sull’isola per un tempo limitato, ha scelto di vivere dal di dentro questa esperienza di vita irripetibile, mescolandosi con i cubani, diventando uno di loro, condividendo le loro gioie e i loro dolori. Parlando del suo lavoro cubano, a Bazan piace citare sempre Rilke, uno dei suoi mentori: “Il tempo non si misura, un anno non
importa, e dieci anni non sono niente. Essere un artista significa non enumerare e contare, ma maturare come l’albero che non forza la sua linfa, e si erge sereno durante gli acquazzoni primaverili, senza preoccuparsi che poi l’estate non verrà.
Viene. Ma viene solo per coloro che sono pazienti, che stanno lì come se l’eternità giacesse davanti a loro, così incurantemente silenziosa e vasta. L’apprendo ogni giorno della mia vita, l’apprendo con dolore. Ne sono grato: la pazienza è tutto”.
La sua profonda e personale partecipazione alla vita del paese durante uno dei momenti storici più difficili vissuti della storia cubana, che Fidel Castro aveva eufemisticamente chiamato El Periodo Especial, rende ogni foto pulsante e sorprendente. Le immagini sono contagiose e toccano le corde più profonde dell'animo umano.
Biografia di Ernesto Bazan
Ernesto Bazan è nato a Palermo nel 1959. Ha ricevuto la prima machina fotografica all’età di 14 anni e ha cominciato a fotografare la vita quotidiana nella sua città natale e nelle zone rurali della Sicilia. La fotografia è stata fin dall’inizio più di una professione: una vera passione, una missione nella sua vita. Numerosi i volumi pubblicati dall’autore: The Perpetual Past, Passing Through, The First Twenty Years, Island, Molo Nord. Nel 2008, la neonata casa editrice BazanPhotos Publishing pubblica il nuovo libro Cuba, testimonianza di 14 anni di vita e fotografia sull’isola. Ha esposto in Europa, America Latina e Stati Uniti. Le sue fotografie appartengono a diverse collezioni pubbliche e private, tra cui il MOMA e l’ICP di New York e il MOMA di San Francisco.
Dal 1992 al 2006 ha vissuto a Cuba, documentando quel periodo di storia cubana chiamato anche Il Periodo Speciale. Questo corpo di lavoro gli è valso l’assegnazione alcuni tra i premi più prestigiosi nel mondo della fotografia: il premio W. Eugene Smith; il premio Mother Jones Foundation for Photojournalism, il World Press Photo e due borse di studio, dalla Alicia Patterson Foundation e dalla Guggenheim Foundation. Nel 2002, Ernesto Bazan ha sviluppato i propri workshop di fotografia, ponendo particolare enfasi sull’America latina. L’insegnamento è diventato una grande passione. Diverse centinatia di studenti hanno frequentato i suoi corsi in questi ultimi 6 anni. Vive con la moglie Sissy, i gemelli Pietro e Stefano e i due cani Diva e Ono a Veracruz, Messico.
INFO
23 aprile 2009
presso: Piccolo Formato - Centro di Fotografia (BO)
indirizzo: Via Marsala, 20/a
orario: ore 20
costo: incontro gratuito ed aperto al pubblico
fonte: notizia segnalata via mail
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