Riporto l'editoriale di questo numero:
Sguardi torna a chiedersi, e a chiedere - in questo numero al direttore di Gente di fotografia, punto di riferimento di qualità nel panorama italiano di settore - cosa significhi dirigere una rivista di fotografia, quale risulti, da quel punto di osservazione privilegiato, lo "stato delle cose" del mondo dell'immagine e in particolare della fotografia come forma di espressione nell'epoca dell'affermazione della tecnologia digitale.
Doppio compleanno per Grazia Neri: la sua agenzia celebra quarant'anni di attività e la sua galleria dieci, festeggiati con due mostre dedicate al fotogiornalismo. La prima di Alexandra Boulat - cofondatrice della VII di Nacthwey, Kratochvil e Stanmeyer - "Modest, donne in Medio Oriente" è un viaggio nel quotidiano femminile in Iran, Iraq, Afghanistan, Giordania, Siria, Palestina; l'altra, "Never Coming Home" di Andrew Lichtenstein, sui funerali di soldati americani in Iraq, ci racconta, da un punto di vista più riservato e insolito, il dramma profondo di quel conflitto.
Doppia proposta anche per Forma, il Centro Internazionale di Fotografia di Milano, che ospita un'antologica di Mimmo Jodice "Perdersi a guardare. Trent'anni di fotografia in Italia", frutto di un raro esercizio del guardare lirico e visionario, e - in prima mondiale - il lavoro sull'ambiente della droga di Jessica Dimmock "Il nono piano" che ha vinto la prima edizione del Premio F dedicato alla fotografia di documentazione sociale.
Poi, tre approfondimenti sull'arte/il genere del ritratto, specchio-riproduzione o interpretazione creativa, reinvenzione, trasfigurazione. A Londra c'è una straordinaria casa del ritratto, la National Portrait Gallery, che oltre alla più vasta collezione di ritratti al mondo ospita anche collezioni permanenti e un programma ricchissimo di esposizioni temporanee dedicate alla fotografia, come per esempio attualmente la vivace In the Making: Fashion & Advertising. A Roma Marco Delogu propone, con il suo stile asciutto e intenso, una serie di ritratti dei contadini veneti della Pianura Pontina e dei pastori sardi della Maremma realizzati fra il 1994 e il 2007, uno sguardo in parallelo su due migrazioni interne, in territori da Far West italiano, dove negli anni sono poi giunti altri migranti, sikh indiani e stagionali australiani e neozelandesi. A Milano Andrzej Dragan, giovane fotografo e fisico quantistico polacco, espone i suoi ritratti forti e virtuosistici di attori, registi, politici e sconosciuti incontrati per strada, nei manicomi o da amici, frutto di un lungo processo di elaborazione digitale che ne accentua i dettagli e ne enfatizza i colori.
Quando le celebrità sono, per una volta, dietro e non davanti l'obiettivo, la ribalta, il palcoscenico: a Cesano Maderno Enrica Viganò ha messo assieme 105 immagini scattate da personaggi conosciuti di cinema, letteratura, musica, danza, pittura (da Richard Gere a Lou Reed e Patti Smith, da Pablo Picasso. a Giuseppe Tornatore a Bruce Chatwin) che, per piacere o impegno personale, hanno fatto della fotografia un altro mezzo espressivo della propria sensibilità.
Le news segnalano la singolare collettiva fotografica "Ocultos" (settanta vedute posteriori del corpo umano realizzate da prestigiosi fotografi come Capa, Cartier-Bresson, Lucien Clergue, Isabel Muñoz) in mostra alla Fundación Canal di Madrid, la galleria di ritratti di talebani ritrovata dal fotografo tedesco Thomas Dworzak (membro della Magnum) in Afghanistan, il volume I custodi dei fratelli che mette assieme il lavoro di alcuni tra i più importanti protagonisti della fotografia di documentazione (da Berengo Gardin a Raghu Rai, passando per Koudelka e Salgado), impegnati nella testimonianza e denuncia di diritti violati.
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fonte: nital.it