Mostra - Anni 60 Modena e l'Italia del boom -aavv [modena]

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Oltre 100 foto degli anni Sessanta: scatti che riflettono una stagione cruciale della storia d'Italia; un decennio che fra tutti e' forse il piu' presente nell'immaginario collettivo per la densità degli eventi.

Tra le fotografie esposte, realizzate dai maggiori studi fotografici di Modena e attualmente custodite negli archivi del Fotomuseo Panini, sono anche presenti degli scatti realizzati dai fotografi Franco Vaccari, Franco Fontana e Beppe Zagaglia, oltre che significativi fotoamatori attivi in quegli anni.

La mostra intende offrire uno spaccato della Modena negli anni Sessanta, caratterizzata dal boom economico, sempre più diffuso grazie all'aumento dell'industrializzazione, che significa occupazione e conseguente benessere alla portata di tutti. Elettrodomestici, automobili, televisioni, giradischi e libri tascabili, entrano definitivamente nelle case degli italiani e modificano gli stili di vita. È l'Italia che si sposta sulla nuova Autostrada del Sole, dei grandi esodi estivi e che davanti alla TV segue i fatti più tragici ed euforici del periodo, come l'uccisione di John Kennedy e lo sbarco dell'uomo sulla Luna. Le fotografie esposte parlano di tutto questo, così come della nuova immagine che negli anni 60 si ritagliano i giovani, che diffondono la nuova moda, la musica beat (di cui Modena è stata capitale grazie alla presenza di gruppi come i Nomadi e l'Equipe 84), fino alla volontà estrema di rompere col sistema anche attraverso il viaggio verso l'oriente. Sono sempre i giovani che organizzano cortei di protesta (per il diritto allo studio e per la fine di tutte le guerre, tra cui quella in Vietnam, che scotta di più) e che nel cosiddetto "autunno caldo" del 1969, marciano assieme agli operai, scesi nelle piazze e nelle strade per la difesa del posto di lavoro. L'aggregazione collettiva è visibile anche attraverso lo sport, tra cui spicca il calcio, che diviene sempre più un fenomeno di massa anche grazie al successo delle figurine Panini.



Ancora le fotografie testimoniano il modo in cui le istituzioni pubbliche locali si sono mosse per diffondere un innovativo welfare state, rivolto ai cittadini attraverso servizi e politiche sociali, al fine di creare le condizioni idonee all'incremento economico del territorio. In questo modo si spiega la nascita dei "villaggi artigiani", di scuole e istituti professionali che educavano giovani specializzati in ambito industriale e commerciale, dei quartieri popolari, delle biblioteche e della cultura in genere, anche attraverso l'arte contemporanea e i festival del libro economico, che diffondeva la lettura nelle case e nelle fabbriche. Attraverso tutto ciò, si legge simbolicamente un'altra immagine drammatica del periodo: in quello stesso autunno 1966 che ha visto l'alluvione a Firenze, si allagarono le campagne modenesi, provocando un vasto numero di danni. Ancora, un richiamo ad un argomento tristemente attuale, al punto che le fotografie che si presentano rimandano immediatamente alle calamità naturali che in questi anni hanno colpito il Paese.

Fermare una calamità naturale così come creare delle condizioni sociali positive ai cittadini che a sua volta arginino le degenerazioni di protesta, ben esprime la particolarità del "caso Modena", offrendo un'interessante chiave di lettura della mostra che sarà realizzata nell'ambito del Festival Filosofia di Modena avente come tema "La fortuna", interpretabile in questo caso come una volontà ideale e pratica di allontanare pericoli prevedibili e non.

Assieme alle foto, alcuni oggetti simbolici del periodo consentiranno una maggiore comprensione degli anni 60, oltre che rendere il percorso di mostra più eterogeneo e coinvolgente.

INFO

fino al 7 novembre 2010

presso: Ex ospedale di Sant'Agostino
indirizzo: Via Emilia Centro 228 - modena
orario: da martedì a domenica 11.00-19.00 ( apertura strordinaria 1 novembre ore 11-19 )
costo: ingresso libero
web: http://www.fotomuseo.it/

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