il comunicato stampa riportato dal sito www.omniroma.it
(OMNIROMA) Roma, 24 ott - Il Tevere ancora senza muraglioni dove si ritrovano il porto di Ripetta e quello di Ripa Grande, l'area archeologica tra Colosseo e Campidoglio prima degli interventi di Mussolini quando il Vittoriano era ancora in costruzione.
Sono solo alcuni dettagli di una Roma sparita vista dall'alto, a volo d'uccello, che spiccano nella mostra "Roma dall'alto. Storia fotografica della città eterna tra Otto Novecento", presentata oggi alla Casa dell'Architettura (Acquario romano), dove sarà visitabile fino al 30 novembre, dai curatori Maria Filomena Boemi, direttore dell'Aerofototeca nazionale, e Carlo Travaglino, direttore del Croma, il Centro di Ateneo per lo studio di Roma, e dove è intervenuta anche il capo segreteria dell'assessorato alla Cultura del Comune di Roma Rosella Bennati. La rassegna presenta 320 fotografie, su un patrimonio visionato di 4.000 immagini, dell'Aerofototeca nazionale, in collaborazione con l'Archivio storico capitolino, articolate in nove sezioni che raccontano la crescita urbanistica della città dall'Unità d'Italia ai giorni nostri. "Roma è stata la culla della fotografia aerea d'Italia - dichiara Boemi - L'aerofoteca è sorta alla fine degli anni '50 e custodisce oggi circa due milioni di immagini scattate in volo su tutto il territorio nazionale, ma quella di Roma è la parte più consistente, con u materiale che risale al primo piano regolatore del 1883, quando iniziò l'impresa del battaglione militare del Genio di Firenze che con palloni aerostatici di seta di Cina fecero riprese dall'alto della città".
Nessun commento:
Posta un commento