Mostra: "London calling - Urban echoes in black and white" di Francesca De Meis [roma]

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francesca-de-meis Da sabato 8 Marzo sarà possibile visitare a Roma la mostra fotografica London calling - Urban echoes in black and white con gli scatti di Francesca De Meis.

 

Una serie di immagini in b/n, dedicate ad una Londra inconsueta, che raccontano le imprevedibili suggestioni di una sorprendente e complessa metropoli.

Londra è da sempre la città delle contraddizioni e del melting pot, la capitale dell'accoglienza, della tolleranza e delle mille diversità. Una metropoli caratterizzata dai colori più vivaci ma che nasconde un "dark side", un poco esplorato lato oscuro, lontanissimo dagli stereotipi cromatici della Union flag. La città inglese racchiude nel profondo del suo ventre un'anima "manichea" che scorre, in fragoroso silenzio, più giù degli infiniti cunicoli della sua labirintica metropolitana: un "non luogo" misterioso e attraente che qualche volta torna alla luce e che ho cercato di "ingabbiare" con il mio obiettivo. Nelle strade dove l'antico ed il nuovo convivono più o meno pacificamente, dove alle grandi catene di abbigliamento e fast food si affiancano pubs e vecchi mercati e dove, tra i muri umidi delle case vittoriane, Charles Dickens incontra Nick Hornby, è estremamente facile perdersi e ritrovarsi tutto nello spazio di uno scatto.

 

INFO

dal 8 marzo al 1 maggio 2008

presso: Libreria The Lion Book shop

indirizzo: via dei Greci, 33/36 - Roma

web: www.thelionbookshop.com

fonte: notizia segnalata tramite mail

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Mostra: "Rodolfo Zancolli: autoritratto di una città" [La Spezia]

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zancolli-rodolfo Venerdì 7 marzo alle ore 18 alla Palazzina delle Arti della Spezia (Via del Prione 236) è in programma l’inaugurazione della mostra “Rodolfo Zancolli: autoritratto di una città”. L’esposizione è organizzata da Comune della Spezia, Istituzione per i Servizi Culturali, Archivio Fotografico e Multimediale “Sergio Fregoso” in collaborazione con Regione Liguria e LeClerc Conad di Santo Stefano Magra. “Rodolfo Zancolli: autoritratto di una città” rappresenta la prima grande mostra dedicata alla ricca produzione del fotografo spezzino, che per più di un cinquantennio ha instancabilmente documentato la vita architettonica e sociale della città della Spezia e non solo.

Rodolfo Zancolli nasce il 23 ottobre1885 a Vezzano Ligure in Provincia della Spezia. Originario da parte di padre di una famiglia veronese trasferitasi in Liguria nell’Ottocento, ha la felice intuizione di investire sulla fotografia, costruendo su di essa, grazie alle sue capacità e attitudini, una lunga e fortunata attività che gli regalerà molte soddisfazioni e agiatezza economica. Inizia il suo apprendistato presso lo studio del fotografo Bertolucci, al numero 27 di Corso Cavour angolo via di Monale, che rileva nel 1910 insieme ad Enrico Meriggioli, dando vita allo studio “Zancolli e Meriggioli”. Nel 1927 il sodalizio si conclude in modo amichevole e Rodolfo, nel dopoguerra, intraprende da solo la carriera di fotografo con notevole successo. Fornitore della Casa Reale, fotografa la città militare, industriale e bellica, del turismo borghese, ma anche di quello aristocratico e dei sovrani e ancora la città che ridisegna il suo fronte a mare con lo sviluppo del porto, infine la città futurista del primo “Premio del Golfo” (1933). Dal 1938 si avvale della collaborazione del figlio Umberto. I bombardamenti del 1943-1944 gli danneggiano gravemente lo studio, che viene anche saccheggiato, costringendolo dapprima a ridurre, e successivamente a interrompere l’attività. Il secondo dopoguerra lo vede impegnato a documentare la ricostruzione di una realtà urbana provata dalla guerra, ma desiderosa di risollevarsi velocemente. Nel 1959, pochi anni prima della sua scomparsa, il figlio Umberto rileva completamente lo studio. Rodolfo Zancolli muore nel settembre del 1962.

La mostra è nata dal fortunato ritrovamento sul mercato antiquario di un album di cento fotografie della Spezia e dei suoi dintorni commissionato nel 1924 dal comune per farne dono al re d’Italia in visita ufficiale in città, in occasione della partenza della crociera commerciale della nave “Italia” che avrebbe dovuto esporre e propagandare i prodotti nazionali nei porti dell’America Latina. Il secondo esemplare, destinato all’allora governatore d’Italia, Benito Mussolini, è quello ritornato in mano pubblica e presentato in esposizione.

L’album costituisce un corpus iconografico di grande valore per la storia della Spezia negli anni Dieci e Venti e un fondamentale contributo alla messa a fuoco del suo autore, Rodolfo Zancolli.

L’ufficialità del taglio e la scelta dei soggetti fotografati ben rappresentano l’idea che la città aveva di sé stessa e che voleva veicolare all’esterno: idea di modernità e di forza industriale che soppiantava del tutto l’immagine antecedente la creazione dell’arsenale militare e del suo indotto.

La mostra è corredata di un’ampia documentazione sul resto del lavoro di Rodolfo Zancolli, di un fotocd con altre cento immagini sulla città, le architetture, i personaggi del primo Novecento, di un filmato multimediale che interpreta con la sensibilità contemporanea la vicenda racchiusa nell’album celebrativo.

 

INFO

dal 7 marzo al 4 maggio 2008

presso: Palazzina delle Arti

indirizzo: Via del Prione 236 - La Spezia

orario: mercoledì – domenica 10-12; 16-19; martedì 16-19. Lunedì chiuso

web: www.laspeziacultura.it

fonte: notizia segnalata tramite mail

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Corso di Photoediting gratuito a Roma

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L'Associazione Grigio18% con il patrocinio del X Municipio ha organizzato per la primavera un corso di Photoediting.

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Il corso è rivolto a fotografi e non, che intendano acquisire le conoscenze di base della gestione digitale delle immagini. Il corso affronterà la struttura delle immagini digitali dal quantitativo di informazione ai differenti tipi e le conseguenze del resampling (ingrandimenti e riduzioni) fino agli standard di stampa (dpi e ppi) ed ai differenti formati dei files.
Si tratteranno la codifica digitale del colore e la corrispondenza fra i diversi sistemi di codifica (RGB, CMYK, L*a*b, ecc.), fra i differenti spazi di colore (ICC e Gamut) associati ai vari sistemi di input/output (scanner, stampanti, fotocamere digitali).

Verranno trattati i diversi approcci all'editing di un'immagine digitale, la correzione del colore (livelli, istogrammi, curve, ecc.) la conversione in B/N (saturazione e uso dei canali) e i vari procedimenti che vanno sotto il nome di "camera oscura digitale" come schermatura e bruciatura, aumento dei contrasti, sfocatura, ecc.

Infine verrà introdotto l'approccio a livelli (layers) comune a molti programmi di photoediting, e la conseguente gestione di maschere di selezione e ritaglio (geometriche, di luminanza, per colore, ecc.).

 

Il corso è realizzato usufruendo dei fondi stanziati dalla Provincia per incoraggiare le attività culturali e sarà quindi gratuito per i soci dell'associazione grigio18%
La tessera di socio sostenitore di Grigio18 % prevede un costo di €20,00 ed ha validità annuale.

Il corso si svolgerà nelle date presenti sul volantino e sul calendario nei locali del X Municipio a Piazza di Cinecittà, 11 dalle 19:00 alle 21:00 circa e sarà tenuto da Arturo Leone.

Per maggiori informazioni si può scrivere all'indirizzo: corsi@grigio18.com

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Mostra: "Autoscatti" [cagliari]

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aggiornato al 3 marzo 2008: proroga della mostra

autoscatti Un mostra realizzata con gli "autoscatti" di 10 fotografi: Barbara Ardau, Giorgia Atzeni, Claudio Crapanzano, Attilio Della Maria, Adelaide Lussu, Guglielmo Massidda, David Nilson, Paolo Ollano, Angelo Pani, Ottavio Pinna.

Un invito a sorprendersi sorprendendo, un guardarsi improvviso rappresentandosi e cercando di svelare il proprio mondo, le emozioni, l'anima? O forse tentare un autoscatto che di se' possa offrire un'immagine compiuta, una tranche de vie che illumini tutto un vissuto? Questo e' lo stimolo che Italo Medda e Gianni Atzeni, sempre attivi artisti-organizzatori dello spazio culturale G28, hanno offerto ad undici appassionati di fotografia che nella vita pero' hanno scelto altre strade; non solo fotografi quindi ma anche artisti e insegnanti, grafici e giornalisti accomunati dalla stessa grande passione. Ed eccoli ora a fare i reporter di se stessi, a cercarsi riflettendo sul valore di un click, di un momento che puo' far capire una vita.
Quasi impertinente Giorgia Atzeni mostra di se' un viso offerto in un bacio e scarpe e calze coloratissime, un riflesso dei suoi accattivanti fumetti; Paolo Ollano si riprende in controluce davanti ad orizzonti illimitati, nuvole e cielo come sfondo mentre Adelaide Lussu seleziona colori raffinatissimi, il viso in primo piano; Barbara Ardau gioca sui riflessi e manipola l'immagine solarizzandola, un'altra figura si riflette con lei; Angelo Pani usa uno speciale obiettivo creando un'immagine inquietante che riporta ad Orwell e Kafka; David Nilson usa il bianco e nero, multipli riflessi, uno sguardo aperto su molti lati; Guglielmo Massidda si nasconde eliminando l'immagine diretta di se' e proponendo enigmatiche ed allarmanti parti del suo corpo; Claudio Crapanzano si inserisce misterioso in una intrigante periferia urbana, il colore ad esaltare una vecchia 500; Attilio Della Maria lavora con estremo rigore in minimali interni, la macchina fotografica come icona e totem, riflessi che si richiamano in un gioco di citazioni semantiche; Ottavio Pinna invade lo spazio di una cabina fotografica e si fa sorprendere a dar corpo a fantasie splatter o noir, citando l'arte pop di Wahrol e Lichtenstein.
Compito non semplice eseguito con leggerezza e ironia, mostra che poteva indurre in tentazioni estetizzanti ma invece ha dato esiti professionali e sorprendenti; niente e' piu' difficile che cercare di fermare l'istante di una vita, darne una visione precisa, ritagliare un'espressione veritiera che dia la chiave per capire, o almeno percepire, un mondo. Siamo proprio noi quelli sorpresi e fermati in un istante? E' naturale quella espressione degli occhi? Quella rapida emozione fissata da un occhio meccanico? Solo chi si conosce bene sa svelarsi o nascondersi; appare quindi doppiamente interessante questa sfida a se stessi e questo offrirsi ad altri sguardi che indagheranno oltre l'immagine, provando a scavalcarne i limiti.

 

 

INFO

dal 16 febbraio al 8 marzo 2008 prorogata al 29 marzo 2008

presso: Spazio Zoom di Salmoiraghi e Viganò

indirizzo: via Manno 10 - Cagliari

fonte: undo.net

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Rosae Photo Day 2008, Workshop di macrofotografia con Manuel Presti

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workshop-presti Sono aperte le iscrizioni per il Rosae Photo Day, evento dedicato alla fotografia naturalistica nella meravigliosa cornice dei giardini di Castello Quistini a Rovato (Bs) che si svolgerà Sabato 7 Giugno 2008.

Gli organizzatori del Rosae Photo Day propongono durante la giornata due workshop dedicati alla macrofotografia con Manuel Presti, fotografo romano eletto miglior fotografo di natura del mondo dal prestigioso concorso “Wildlife Photographer of the Year” edito dalla BBC (2005), e pubblicato sulle più importanti riviste italiane e internazionali dedicate al mondo della fotografia.

Il Workshop è rivolto a fotografi e appassionati con una conoscenza base della tecnica fotografica.

Al mattino Manuel Presti terrà il workshop di primo livello in cui affronterà le tecniche e i segreti della macrofotografia naturalistica (fondamenti della macrofotografia; fondamenti di composizione nella macrofotografia; conoscere, capire e saper sfruttare le caratteristiche dei propri obiettivi).

Al pomeriggio terrà il workshop di secondo livello in cui affronterà i segreti per macrofotografie spettacolari (distinzione tra fotografia documentativa e fotografia artistica; come scattare una foto che renda tutti i dettagli del soggetto; come creare una foto che sembri un dipinto; descrizione, spiegazione e uso degli accessori utili nella macrofotografia).

E’ possibile iscriversi ad entrambi i workshop.

Le iscrizioni verranno chiuse il 24 Maggio. Ai partecipanti verrà rilasciato attestato di partecipazione sotooscritto da Manuel Presti.

Le iscrizioni sono a numero chiuso.

 

Informazioni e iscrizioni:

www.rosaephotoday.com

Andrea Mazza

Tel: 339 1351913

Mail: info@andreamazza.com

 

fonte: notizia segnalata tramite mail

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Pc photo: febbraio 2008

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pc photo febbraio 2008 In edicola la rivista Pc Photo di febbraio 2008. Questi i principali articoli:

  • Test
    Sony Alpha A700
    Ha il sapore di una reflex solida, pratica e funzionale, con comandi meccanici. E' comunque una fotocamera con sensore da 12 Megapixel, stabilizzazione e riduzione rumore a livello hardware.

  • Alta sensibilità e lunghe focali
    Fino a quale sensibilità ci si può spingere scattando con le lunghe focali? 
    In prova la Canon Eos 40D e gli obiettivi 500mm e 100-400mm.

  • Professione
    Roberto Bigano
    , creatività e progetti speciali
    Fotografare un affresco nascosto da un muro? Fotografare i dettagli del timpano del Duomo a 33 metri dal suolo? Per queste e tante altre sfide Roberto Bigano riesce a trovare le soluzioni adatte.

  • Prova sul campo
    Pentax 50-135mm
    Il nuovo tele-zoom SMC DA* 50-135mm f/2,8 ED [IF] SDM è il primo di una nuova generazione di ottiche ad ultrasuoni.

  • Tecnologia
    I nuovi processori da uno a quattro "core"

    Più processori in un unico "contenitore": quali vantaggi?

 

 

fonte: fotografia.it

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AcquaAriaFuocoTerra: mostra del National Geographic [roma]

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Fino al 30 marzo al palazzo delle Esposizioni di Roma si potrà visitare con ingresso gratuito la mostra AcquaAriaFuocoTerra che raccoglie gli scatti dei fotografi del National Geographic.

Da oltre un secolo i fotografi di National Geographic raccontano il mondo e la natura con immagini straordinarie. La mostra propone una serie di scatti, per la maggior parte inediti, selezionati tra i più importanti reportage realizzati per il magazine. Nella tradizione della storica rivista, che racconta e illustra il pianeta in cui viviamo, le immagini scelte per la mostra offrono una documentazione unica al mondo.
L'ONU, con il sostegno dell'UNESCO e dell'IUGS (International Union of Geological Science), ha proclamato il 2008 "Anno Internazionale del Pianeta Terra"con una serie di iniziative per la promozione della ricerca nell'ambito delle scienze della Terra. Partendo da questa considerazione, la mostra vuole essere un omaggio appassionato alla fragile bellezza di un pianeta che sta cambiando a velocità vertiginosa, al delicato equilibrio tra uomo e ambiente. Un inno alla vita, all'ottimismo della ragione e una riflessione sulla necessità di uno sviluppo sostenibile.

"Acqua, Aria, Fuoco, Terra", a cura di Guglielmo Pepe, direttore di National Geographic Italia, è suddivisa in 4 sezioni e presenta 92 immagini realizzate da 39 tra i migliori fotografi che hanno fatto la storia del magazine e hanno dedicato la vita alla passione per la conoscenza e la divulgazione. Come Michael Nichols, protagonista della leggendaria impresa Megatransect con il biologo Michael Fay; Paul Nicklen, "il fotografo dei ghiacci" cresciuto con gli Inuit, che sarà protagonista di una conferenza evento, nell'ambito della mostra, il 4 marzo al Palazzo delle Esposizioni; Carsten Peter, specialista della fotografia naturalistica estrema; Joel Sartore,tra i veterani della rivista, con cui collabora da oltre 15 anni;Frans Lanting,il fotografo globe-trotter autore di un lungo viaggio intrapreso nel 2000 per raccontare l'evoluzione della vita sulla Terra;Steve McCurry, fotografo Magnum famoso per le immagini a colori ricche di umanità scattate in tutto il Sud-est asiatico, che travalicano i confini delle lingue e delle culture; Michael Yamashita,"il fotografo di Marco Polo", che ha lavorato in diversi  luoghi come Somalia e Sudan, Nuova Guinea e New Jersey, anche se l'Asia resta la sua area di concentrazione specialistica; Reza, che ha creato la "prima agenzia fotografica indipendente" dell'Afghanistan post-talebano;Robert Clark, premiato nel World Press Photo 2002, per la foto dell'aereo che si è schiantato sulle Torri Gemelle.

Un discorso a parte merita il lavoro di cinque eccezionali fotografe in mostra: Jodi Cobb, Maria Stenzel, Annie Griffiths Belt, Karen Kasmauski e Sisse Brimberg, che con le loro immagini analizzano in maniera esemplare i diversi aspetti del nostro tempo e del nostro mondo, raccontando storie globali che esplorano grandi temi come la schiavitù nel ventunesimo secolo così come storie più intime, che rivelano mondi chiusi e segreti. E a queste si aggiunge infine Alexandra Boulat, fotoreporter di guerra, scomparsa lo scorso ottobre a 45 anni, che attraverso le sue fotografie ha dato un volto alle vittime dei conflitti del terzo millennio.

Oltre ai 39 fotografi stranieri la mostra presenta anche uno slide show di 92 immagini ad opera di 39 tra i fotografi che hanno collaborato a National Geographic Italia nei primi dieci anni di attività, assieme alle foto, rigorosamente in bianco e nero, pubblicate nella sezione ‘Archivio Italiano' del magazine.

 

INFO

dal 16 febbraio al 30 marzo 2008

presso: palazzo delle Esposizioni

indirizzo: via Milano, 13 - Roma

orario: Domenica, martedì, mercoledì e giovedi: dalle 10.00 alle 20.00 / Venerdì e sabato: dalle 10.00 alle 22.30

costo: ingresso gratuito

web e fonte: www.palazzoesposizioni.it

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National Geographic: febbraio 2008 - articoli e fotografi

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national geographic febbraio 2008 Questo l'indice del National Geographic di Febbraio 2008 con indicati i fotografi che hanno realizzato i servizi che accompagnano gli articoli.

  • Faraoni neri
    Re Taharqa, il più importante tra i faraoni nubiani, conduce la sua regina tra la folla durante una festa al complesso del tempio nubiano di Gebel Barkal.
    Foto: Gregory Manchess

  • Faraoni neri
    Ci fu un tempo in cui i re dell'Africa profonda conquistarono l'antico Egitto. I sovrani nubiani governarono per 75 anni e costruirono un grande impero. Ma le nostre conoscenze su questa antica civiltà, e su un capitolo della storia rimasto quasi del tutto oscuro sino a qualche tempo fa, sono minacciate ancora una volta dall'oblio.
    Foto: Kenneth Garrett

  • Di tutto un Po
    Giovanni Guareschi lo definiva l'unico fiume rispettabile d'Italia. Ma il Po è anche un miracolo, un siluro, un monastero, un quadro naïf, un acquario, e molto altro ancora... Ognuno cerca il suo Po, oltre l'argine maestro, oltre le golene. O nella buca più profonda dei ricordi.
    Foto: Massimo Di Nonno

  • Dove il Po sfocia nel Mississippi
    Tra Parma e Modena vive la più folta comunità di bluesman italiani, adepti del suono dell'anima, del profumo sotto forma di musica chiamato blues.
    Foto: Alessandro Gandolfi

  • Gli esclusi
    Gli esclusi Un popolo da sempre emarginato e, più di recente, perseguitato dai Taliban per motivi etnici e religiosi. Che ruolo avranno gli Hazara nell'Afghanistan moderno?
    Foto: Steve McCurry

  • Regina senza terra
    L'aquila delle Filippine non ha armi per difendersi dalla devastazione delle foreste in cui vive.
    Foto: Klaus Nigge

  • America in fiamme
    Gli incendi devastanti sempre più frequenti in California e in tutto il West sono solo la spia di un problema molto più grave: la mancanza d'acqua.
    Foto: Vincent Laforet

  • Sulle orme di un fantasma
    Nel 1689 il poeta Matsuo Basho, maestro dell'haiku, partì per l'entroterra del Giappone. Ancora oggi i suoi devoti ne ripercorrono le tracce.
    Foto: Michael Yamashita

  • Ambiente Italia: Torchiarolo
    È un paesino pugliese di 5.000 abitanti, ma ha un tasso di inquinamento da polveri sottili paragonabile a quello di una grande città. Perché?
    Foto: Alberto Novelli

 

fonte: nationalgeographic.it

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Mostra: "Richard Avedon - Fotografie 1946-2004" [milano]

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avedon Si potrà visitare fino a giugno prossimo la mostra "Richard Avedon - Fotografie 1946-2004" presso il centro Forma di Milano.

Il percorso del grande fotografo - dagli esordi fino agli ultimi anni - viene celebrato nella piu' ampia retrospettiva mai dedicata al suo sguardo, al suo stile, al suo modo di fotografare.
Richard Avedon (1923-2004) e' considerato uno dei piu' grandi fotografi americani: senza il suo lavoro sarebbe impossibile scrivere la storia della fotografia. E' stato il primo ad infrangere le barriere tra la cosiddetta fotografia impegnata e quella disimpegnata.
Per oltre 50 anni e' stato uno dei nomi piu' importanti del mondo della moda ed e' sulle sue fotografie di moda che nel 1962 viene organizzata la prima retrospettiva dedicata all'autore, allo Smithsonian Institution di Washington. Sin da questa prima importante esposizione risulto' subito evidente, anche ai piu' prudenti critici, che si trattava di uomo con un'opera ed un progetto non scindibili dalla storia dell'arte. Ispirato da Martin Munkacsi, Avedon aveva scoperto un nuovo modo per dare espressività alle modelle che nelle sue fotografie non apparivano piu' come -appendiabiti- ma come persone reali, dei personaggi, aveva trasformato la monotona foto di moda in qualcosa di vivo e reale.
Anche nel ritratto, a cui l'autore si e' dedicato contemporaneamente alle foto di moda, lo stile di Avedon si e' imposto per la sua intensità, emotivamente denso e permeato di atmosfere cupe.
Ritratti di uomini di stato, artisti, attori ed attrici laddove comunemente ci si aspetterebbe un'immagine fissa, rigida di una persona, la sua fotografia scardina l'icona della foto da cartolina. Che si tratti di star del cinema come Katherine Hepburn, Humphrey Bogart, Brigitte Bardot, Audrey Hepburn, Marilyn Monroe o ancora Buster Keaton e Charles Chaplin, o personalità del calibro di Karen Blixen, Truman Capote, Henry Kissinger, Dwight D. Eisenhower, Edward Kennedy, The Beatles, Andy Warhol e Francis Bacon, ogni ritratto si imprime nella memoria in modo indelebile e ci restituisce di ognuno, l'idea e l'immagine del personaggio pubblico e privato.
La mostra Richard Avedon. Fotografie 1946-2004 e' composta da piu' di 250 indimenticabili immagini, che raccontano il percorso del grande fotografo dagli esordi fino agli ultimi anni: dalle prime fotografie del 1946, quando Avedon, appena dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, si reco' a Roma e in Sicilia, passando per le immagini che documentano un'epoca, come quelle realizzate durante il capodanno del 1989 alla Porta di Brandeburgo a Berlino, appena due mesi dopo la caduta del muro. Fino all'ultima immagine scattata alla cantante Björk, appena 4 mesi prima che Avedon morisse improvvisamente, mentre stava lavorando su incarico del New Yorker. Foto che hanno fatto la storia della fotografia e che continuano ancora, per la loro forza e per la loro intensità, ad essere vere icone, irresistibili e affascinanti, del nostro tempo.
Richard Avedon. Fotografie 1946 - 2004 e' presentata in eccezionale esclusiva per l'Italia a Forma - Centro Internazionale di Fotografia di Milano, accompagnata da un volume omonimo edito da Contrasto.
La mostra, curata da Helle Crenzien, e' stata concepita e organizzata da Forma e dal Louisiana Museum of Modern Art in stretta collaborazione con The Avedon Foundation; dopo la unica tappa italiana a FORMA sarà a Parigi presso il Museo Jeu de Paume, a Berlino al Martin-Gropius-Bau, ad Amsterdam al FOAM_Fotografiemuseum e al SFMOMA di San Francisco.

 

INFO

dal 13 febbraio al 8 giugno 2008

presso: centro Forma

indirizzo: piazza Tito Lucrezio Caro, 1 - Milano

orario: tutti i giorni dalle 10 alle 20 / Giovedì e Venerdì dalle 10 alle 22 / lunedì chiuso

costo: Intero: 7,50 euro / Ridotto:6,00euro / Scuole:4,00 euro

web: www.formafoto.it

fonte: undo.net

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Nikon D300: firmware update

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nikon E' stato rilasciato un nuovo firmware per la reflex Nikon D300.

La nuova versione aggiorna il firmware A (sulla D300 abbiamo 2 tipi di firmware: A e B) alla versione 1.02.

Con questo aggiornamento viene risolto un problema riguardante la comparsa di bande verticali in alcune immagini scattate con tempi di posa superiori a 8 secondi.

Si può scaricare l'aggiornamento in 2 versione: versione Windows e versione Mac.

 

Raccomando come sempre di seguire scrupolosamente le istruzioni per l'aggiornamento, evitando di creare dei seri danni alla macchina.

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Tutti Fotografi: febbraio 2008

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tutti fotografi febbraio 2008 I principali articoli che si possono trovare nella rivista "Tutti Fotografi" del numero di Febbraio 2008.

Questo mese si può acquistare in allegato alla rivista anche il CD con gli articoli apparsi su Tutti Fotografi nel 2007.

 

  • Test Centro Studi
    Nikon D300
    Tante le  innovazioni introdotte nella D300: il sensore diventa CMOS e la risoluzione cresce a 12 Mpxl, ma la reflex si caratterizza soprattutto per l'elevato supporto alla ripresa.

  • Fotografia naturalistica
    Luciano Gaudenzio

    Nelle sue immagini è protagonista la luce. 
    I suoi strumenti vanno dalla Nikon D300 alla medio formato con pellicola Velvia.

  • TEST MTF
    Canon e Tokina

    Zoom grandangolari per il formato APS
    Tokina 16-50mm f/2.8 e Canon 18-55mm f/3.5-5.6: professionale il Tokina, economico il Canon.

  • Professione
    Massimo Brega
    : la fotografia scientifica
    Le immagini di Massimo Brega raccontano il mondo specializzato della scienza con un linguaggio comprensibile dal grande pubblico.

  • Dal file alla stampa su carta baritata
    La scansione permette di digitalizzare un negativo, ma è possibile anche stampare un file su carta baritata.

  • Test
    Canon PowerShot G9
    La Canon G9 è una delle poche compatte a rendere disponibile il formato Raw; è ricca di funzioni e dotata di stabilizzatore ottico.

 

tutti fotografi CD febbraio Insieme alla rivista si può acquistare il CD con la raccolta di tutti gli articoli apparsi su Tutti Fotografi durante il 2007 per 0,80 euro in più rispetto al costo della sola rivista.

 

 

 

 

 

fonte: fotografia.it

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Sigma SD14: aggiornamento del firmware alla versione 1.0.6

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sigma Nuove versione del firmware per la reflex digitale Sigma SD14.

Il software arriva così alla versione 1.0.6 ed introduce alcune novità e miglioramenti tra cui una maggiore accuratezza del bilanciamento del bianco, una migliore qualità delle immagini visualizzate sul monitor della fotocamera e l'introduzione della possibilità di disabilitare lo scatto nel caso in cui non ci fosse nessuna card nella macchina.

 

Sigma raccomanda l'aggiornamento a quanti avessero una versione precedente del firmware. Vi ricordo che è un'operazione delicata per la quale si devono seguire scrupolosamente le istruzioni fornite per non rischiare di arrecare dei danni alla macchina.

 

Per scaricare il firmware aggiornato si può visitare questa pagina.

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Mostra: "UNESCOITALIA. 41 siti italiani Patrimonio Mondiale nell’opera di 14 fotografi" [roma]

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unesco_it Giovedì 14 febbraio 2008, presso la Biblioteca nazionale centrale di Roma, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali presenta la mostra di fotografia contemporanea unescoitalia - 41 siti italiani Patrimonio Mondiale nell’opera di 14 fotografi, la cui finalità è quella di diffondere, a partire da Roma, in Italia e fuori dal nostro territorio, conoscenze, interpretazioni, emozioni sui luoghi iscritti nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO la cui missione è quella di identificare, proteggere e trasmettere alle generazioni future i patrimoni culturali e naturali di tutto il mondo.

L’Ufficio Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO della Direzione Generale per l’Organizzazione, l’Innovazione e la Formazione, per tener fede  a questi propositi ha invitato 14 tra i migliori fotografi italiani contemporanei che da anni puntano con arte i loro obiettivi sul monumento e il paesaggio per rilevarne le molteplici identità. I fotografi invitati ad esporre la loro personale visione dei 41 siti italiani inclusi nella lista del Patrimonio dell’Umanità sono: Olivo Barbieri, Gabriele Basilico, Gianni Berengo Gardin, Giuseppina Caltagirone, Luca Campigotto, Dario Coletti, William Guerrieri, Vittore Fossati, Mimmo Jodice, Giuseppe Leone, Marc Lesimple, Raffaela Mariniello, Luciano Romano e Ferdinando Scianna. Artisti rappresentativi del nostro tempo chiamati non solo ad esaltare il significato visivo e culturale di un patrimonio irriproducibile, ma anche ad evidenziarne il rapporto con un contesto ambientale in continuo cambiamento.

La mostra viene realizzata con la collaborazione del Ministero degli Affari Esteri, cui si deve la sua vocazione itinerante. La rassegna infatti è stata ideata anche per diffondere nel mondo, attraverso la rete degli Istituti Italiani di Cultura, il nostro eccezionale patrimonio culturale e naturale.

Attraverso gli sguardi colti e sensibili degli autori, rappresentati nelle oltre 120 opere, il visitatore è chiamato a ri-guardare il Patrimonio Culturale dell’Umanità non come un testo illustrato, ma come parte integrante della sua realtà quotidiana. L’idea non è solo quella di offrire al pubblico una visione del patrimonio archeologico, artistico architettonico e paesaggistico, ma anche quella di presentare un’antologia della fotografia italiana contemporanea. I fotografi chiamati, infatti, ne sono fra i maggiori esponenti e ne rappresentano alcune fra le principali tendenze.

Pur non avendo nessuna pretesa di completezza, la mostra segna un percorso di sviluppo cronologico, che parte dalle immagini di Gianni Berengo Gardin per giungere a foto attuali scattate proprio in occasione della mostra. I siti dell’Italia centrale sono per lo più rappresentati dalle inquadrature di Berengo: rigorose ed eleganti senza diventare mai rigide e fredde, le sue fotografie conservano sempre quella lievità dello sguardo dovuta all’immediatezza dello scatto. Il bianco e nero delle immagini di Assisi, Urbino, Val d’Orcia, San Gimignano e della struttura monumentale di Castel del Monte, la ruvidezza che talvolta sembra emergere nella descrizione delle strade deserte di questi luoghi, sono elementi stilistici che rimandano questa serie di immagini ad un periodo di tempo, limitato a pochi decenni, che però ha visto nella fotografia italiana grandi cambiamenti: questo conferisce a tutta la mostra una struttura cronologica.

Le immagini di Gabriele Basilico, invece, mostrano uno dei filoni della contemporaneità: la ricerca di una nuova immagine del mondo, straniante e triste. Tuttavia il rigore di Basilico, evidente nella sua sequenza su Crespi d’Adda, sembra addolcirsi nelle fotografie di Alberobello. Il paesaggio culturale delle Cinque Terre - descritte dal bianco e nero di un Ferdinando Scianna quasi espressionista - appare proiettato in un mondo dove la natura regna ancora incontrastata, il mare e il vento modellano le forme delle rocce e l’attività dell’uomo non è distruttiva, ma ancora in equilibrio con il resto del creato. Le fotografie in bianco e nero non sono numerose, oltre Berengo Gardin, Basilico e Scianna, Dario Coletti ha realizzato così le immagini di diversi siti come le tombe etrusche di Cerveteri e Tarquinia o Villa Adriana e Villa d’Este e ciò sembra sottolinearne il forte sentimento evocativo. L’evocazione che fa ricorso alla immaginazione e alla forte partecipazione dello spettatore per l’interpretazione è elemento molto importante anche nelle scelte di Olivo Barbieri, Vittore Fossati e William Guerrieri.

Questa visione del patrimonio immerso nella quotidianità è diversa da quella che Mimmo Jodice oltre che di Giuseppe Leone i cui scatti sono rivolti  ripetutamente sia alle loro città, sia al patrimonio archeologico interpretato con grande potere evocativo del passato. Sensazione presente, seppure con diverso rigore, anche nelle immagini di Luciano Romano: i monumenti, gli angoli di città, i particolari architettonici emergono nella loro bellezza, come se appartenessero ad un mondo senza tempo, solo raramente qualche oggetto contemporaneo appare per richiamarci al senso della realtà. Forte è il senso di proiezione nel passato che si percepisce anche nelle fotografie di Vicenza di Luca Campigotto che inoltre presenta alla mostra alcune immagini di Aquileia. Il fascino dei luoghi può essere molto forte al punto da coinvolgere un matematico come Marc Le Simple spingendolo a tentare di riprendere le variazioni delle stagioni nell’orto botanico di Padova. Due le donne a rappresentare quell’esiguo numero che in Italia si dedicano alla fotografia: Raffaela Mariniello e Giuseppina Caltagirone, personalità molto diverse fra loro e distanti, una focalizzata sul paesaggio urbano e l’altra sul ritratto.

 

 

INFO

dal 14 febbraio al 14 marzo 2008

presso: Biblioteca nazionale centrale di Roma

indirizzo: Viale Castro Pretorio, 105

orario: dal lunedì al venerdì 8,30-18,00 sabato 10,00-13,00

costo: ingresso gratuito

web: www.bncrm.librari.beniculturali.it

fonte: www.beniculturali.it

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World press photo: i vincitori di quest'anno

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world press photo 08 Sono stati resi noti i risultati dell'edizione numero 51 del prestigioso concorso internazionale dedicato al fotogiornalismo. Il vincitore di quest'anno è Tim Hetherington con uno scatto che ritrae un soldato statunitense in un bunker afghano realizzato per la rivista Vanity Fair. Gary Knight, presidente della giuria, ha motivato così la scelta: "questa immagine mostra lo sfinimento di un uomo, di una nazione e' una foto che parla a tutti noi, la foto di un uomo allo stremo".

 

Riporto l'articolo del Corriere della Sera:

Il soldato è stremato. Appoggiato al muro di un bunker, ha le mani sul volto che gli coprono gli occhi. Cerca un po' di riposo dopo uno scontro a fuoco, mostrando «lo sfinimento di un uomo, e lo sfinimento di una nazione». Con questa motivazione la giuria del World Press Photo 2007, uno dei più importanti riconoscimenti nell'ambito del fotogiornalismo, ha assegnato il primo premio allo scatto del fotografo britannico Tim Hetherington, realizzato il 16 settembre nell'enclave talebana Korengal Valley, teatro dei più violenti scontri in Afghanistan, e pubblicato sulla rivista «Vanity Fair".

GLI ALTRI PREMIATI - Oltre alla foto dell'anno 2007 la giuria del World Press Photo ha assegnato il primo, secondo e terzo premio in 20 diverse categorie. Il primo premio nelle categorie "Spot News Singles" e "Spot News Stories" è andato a Getty Images per l'immagine del fotografo americano John Moore scattata durante l'assassinio di Benazir Bhutto a Rawalpindi, in Pakistan, il 27 dicembre scorso. Getty Images conta anche una delle più ammirate foto della sua collezione: lo scatto di un gorilla morto trasportato a spalla, su una barella di legno, fuori dal Parko Nazionale del Virunga, nell'est del Congo. La foto, pubblicata da "Newsweek", opera del fotografo sudafricano Brent Stirton ha ottenuto il primo permio in "Contemporary Issues singles". Il fotografo ungherese Balazs Gardi, che lavora per il VII Network, si è aggiudicato il primo premio sia nella categoria "General News Singles" e "General News Stories" per le rispettive foto scattate in Afghanistan: un uomo che sorregge un bambino ferito e uno scatto in bianco e nero di un panorama di montagna intitolato "Operation Rock Avalanche" (Operazione valanga di sassi). Il National Geographic sbanca invece la categoria delle foto sulla natura. Il Time ha vinto nelle categorie dei ritratti con una foto del presidente russo Vladimir Putin, scattata dal fotografo britannico "Platon", e ella categoria "News", con una foto che mostra dei guerriglieri curdi nel nord dell'Iraq, firmata dallo svizzero Philippe Dudouit. Nella categoria sportiva "Sports Action Singles", il bulgaro Ivaylo Velev vince il primo premio per l'agenzia Bul X Vision con un'immagine che ritrae Philippe Meier inseguito da una valanga nel Flaine, in Francia.

GLI ITALIANI - Tra i premiati ci sono anche quattro italiani. Si tratta di Simona Ghizzoni, Francesco Zizola, Stefano de Luigi, Massimo Siragusa. La Ghizzoni, 30enne di Reggio Emilia che nel 2006 si aggiudicò il premio 'Attenzione talento fotografico Fnac', si è classificata terza nella categoria 'Ritratti individuali' con la foto di Chiara, una paziente ventunenne ricoverata in un centro per la cura di bulimia e anoressia. Non è il primo riconoscimento del World Press Photo, invece, per Francesco Zizola (che vinse il premio 'miglior foto dell'anno' nel 1996 e numerosi altre prestigiose segnalazioni dal 1995 al 2003). Il fotografo romano, fotoreporter da quasi vent'anni, si è aggiudicato il secondo premio nella categoria 'Gente nella notizia-storie' per l'immagine di una donna e un bambino colombiani'. De Luigi si è invece accaparrato il secondo posto nella categoria 'Arti e spettacolo-ritratti' per la foto di una attrice in un set cinematografico di Buenos Aires. Per il fotografo, nato a Koln nel 1954 (ma che attualmente vive a Milano), si tratta del primo riconoscimento del World Press Photo. Infine, secondo posto nella categoria 'Arti e spettacolo-storie' per il catanese Massimo Siragusa e la sua foto di un parco dei divertimenti.

 

Tutte le foto vincitrici si possono vedere sul sito ufficiale.

 

fonte: corriere della sera - immagine Tim Hetherington

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Nikon fotografa la Sacra Sindone

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nikon sindone Realizzata la più grande immagine esistente del Sacro Telo
Il 22 Gennaio la società di Novara HAL9000 Srl
ha eseguito a Torino la ripresa fotografica ad altissima definizione del Telo della Sindone.
Tale delicatissima operazione è stata resa possibile dal trasferimento temporaneo della reliquia, dovuta alla necessaria revisione generale dei sistemi di controllo e sicurezza della cappella e della teca custodenti la Sindone.

Le acquisizioni digitali sono state condotte mediante l'utilizzo di apparati optoelettronici e meccanici appositamente realizzati e progettati con protezioni ridondanti per operare in assoluta sicurezza a distanza di 30 cm dal Telo. Per la ripresa fotografica HAL9000 si è avvalsa dell'assistenza tecnica diretta di Nital Spa, distributore dei prodotti Nikon per il mercato italiano. L'impiego di equipaggiamento fotografico Nikon di ultima generazione ha permesso la realizzazione di più di 1600 scatti e l'acquisizione di 158 Gigabyte di dati, che al termine dell'elaborazione hanno generato un'unica immagine del Telo con un dettaglio di un cinquantesimo di millimetro.

Scopo di tale singolare e delicatissima operazione è quello di ottenere un'immagine particolarmente fedele della Sindone, che potrà soddisfare le esigenze pastorali di divulgazione dell'immagine sindonica. La riproduzione verrà inviata a Sidney (Australia) per essere esposta durante le Giornate mondiali della Gioventù del prossimo agosto 2008, cui prenderà parte anche Papa Benedetto XVI”.  (...)

nikon sindone2 La ripresa rigorosamente fedele dei dettagli della Sacra Sindone è stata resa possibile grazie all'utilizzo del sofisticato corredo fotografico professionale Nikon, composto dal corpo camera professionale Nikon D3, dall'obiettivo AF-S Micro-Nikkor 105mm f/2.8G VR e da due flash SB-800 filtrati nell'emissione luce del solo spettro nel visibile. Questi ultimi sono stati pilotati in CLS (Creative Lighting System) dal commander wireless di scatto remoto SU-800 mentre gli scatti sono stati gestiti, anch'essi in remoto, dall'avanzato software Nikon Camera Control Pro II, il software di controllo a distanza che permette la gestione di tutte le funzioni della macchina a monte dello scatto e successivamente alla realizzazione dell'immagine. Il sensore FX della Nikon D3, con i suoi effettivi 12,1 milioni di pixel, si è perfettamente integrato con l'obiettivo Micro Nikkor AF-S VR 105 f/2.8, consentendo dunque la realizzazione di una immagine unica e straordinariamente fedele e ricca di dettagli.

 

fonte: nital.it

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Mostra: "Streetlife In Piedmont" di Claudio Solera [to]

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solera claudio Da oggi (7 febbraio) fino al 31 marzo prossimo sarà possibile visitare la mostra "Streetlife In Piedmont" realizzata con le fotografie di Claudio Solera a Pianezza (To).

Oggi in Piemonte c'e' una gran voglia di guardare oltre, di farsi guardare, di osservare con occhio altro gli elementi del quotidiano. Piemontesi cosmopoliti, eccentrici, tradizionalisti, fucinatori, innovatori, pettegoli, low profile, high profile. Piemontesi che il torinese Claudio Solera ha scelto di raccontare ne -Street Life in Piedmont-, mostra fotografica a cura di Monica Mantelli inserita in PORTE APERTE CARCERANO, evento all'interno del Calendario di Torino 2008 World Design Capital e con il Patrocinio ADI Piemonte e Valle d'Aosta.
Per attivare un dialogo artistico con la gente e un confronto con altre esperienze europee, l'immagine rubata alla vita di tutti i giorni confà alla capacità di attingere con leggerezza all'intimo delle cose di Solera, fotografo di gusto, con al suo attivo alcune collettive e la sua prima mostra personale presso il Cortile del Maglio di Torino nel luglio 2007.
Questa -intimità collettiva- di cui Solera ama farsi osservatore e' uno dei temi che ad oggi registra maggior attrattiva, per i suoi aspetti di spaccato socioculturale, e per quelli di carattere identitario - documentario. La ricerca fotografica in ambiti collettivi e pubblici - strade, città, borghi., stazioni, etc. dove far parlare la gente attraverso gesti, abitudini e costumi e' un punto cruciale del lavoro di questo fotografo amatoriale che nel tempo ha scoperto essergli anche di grande supporto nel campo della sua principale attività professionale, quella del consulente aziendale.
Solera ho capito che questo suo peculiare modo di trarre con mood garbato ma efficace l'aspetto ironico e surreale degli squarci quotidiani e' un atout per conoscere meglio il territorio contemporaneo, e in ultima analisi, l'Uomo. Studiare l'-uomo- nel suo behaviourism porta da un lato all'individuazione di spazi di relazione tra le persone (le agorà naturali che si creano negli angoli e nei vicoli dei paesi) e le espressioni comportamentali dell'individuo, che si distingue dalla massa attraverso dettagli che sta a noi comprendere e valorizzare. (Monica Mantelli)

 

INFO

dal 7 febbraio al 31 marzo 2008

presso: Carcerano Creative Engineering

indirizzo: Via Torino, 21 - Pianezza (To)

costo: ingresso gratuio

web: http://www.carcerano.it/

fonte: undo.net

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Mostra: "ritratti d'autore" di Gisèle Freund [milano]

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Freund Fino al 24 febbraio 2008 sarà possibile visitare la mostra "ritratti d'autore" realizzata con le fotografie di Gisèle Freund presso la galleria Carla Sozzani di Milano.

La mostra ripercorre per oltre mezzo secolo- dagli anni ’20 al ’90- la vita professionale di questa grande fotografa. Le immagini esprimono l’incredibile percezione visiva di Gisèle Freund, influenzata da diversi incontri, milieu e culture, ed ispirata dalle luci e i colori dei vari paesi in cui ha vissuto e viaggiato. Le fotografie esposte rivelano la sensibilità del suo obiettivo, capace di proporre con intelligenza atmosfere, eventi e personaggi del tempo.

Il ritratto è l’ambito in cui questa artista si esprime al meglio. Nei suoi ritratti la fotografia diventa un mezzo per catturare la personalità dei soggetti raccontando la loro sfera più intima, le storie, i gesti e i luoghi. La Freund, con stile inconfondibile, utilizza il mezzo fotografico per restituire un momento particolare e rappresentativo di ognuno dei grandi personaggi da lei incontrati.

In mostra ritratti di André Malraux, James Joyce, Walter Benjamin, Virginia Woolf, André Gide, Tristan Tzara, T. S. Eliot, Jean Cocteau, Henri Matisse, Simone de Beauvoir, Marguerite Duras e molti altri ancora.

L’insieme delle fotografie e dei libri originali in mostra offre una visione globale dell’opera di Gisèle Freund e del periodo storico che ha attraversato, tra i più stimolanti e fertili del ventesimo secolo.

 

INFO

dal 13 gennaio al 24 febbraio 2008

presso: Gallerie Carla Sozzani

indirizzo: Corso Como, 10 - Milano

orario:

  • Martedì, venerdì, sabato e domenica, ore 10.30 – 19.30
  • Mercoledì e giovedì, ore 10.30 – 21.00
  • Lunedì, ore 15.30 – 19.30

web: http://www.galleriacarlasozzani.org/

fonte: grazianeri.com

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Sigma: ottiche dedicate al formato 4/3

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Con l'annuncio delle nuove ottiche per il formato 3/2 da Sigma è arrivato anche quello per le nuove ottiche dedicate al formato 4/3. Con queste due lenti l'offerta Sigma per il formato 4/3 arriva ad 11 obiettivi. Eccole nel dettaglio:

 

sigma 10-20 4_3 10-20mm F4-5.6 EX DC HSM

  • Motore autofocus HSM
  • Minima distanza di messa a fuoco: 24 cm
  • Rapporto massimo: 1:6.7
  • Diametro dei filtri: 77 mm
  • Peso: 495 grammi
  • Focale equivalente: 20-40mm

 

 

sigma 70-200 28 4_3 APO 70-200mm F2.8 II EX DG MACRO HSM

  • Apertura costante f/2.8
  • Motore autofocus HSM
  • Minima distanza di messa a fuoco: 1 m
  • Rapporto massimo: 1:3.5
  • Diametro dei filtri: 77 mm
  • Peso: 1385 grammi
  • Focale equivalente: 140-400mm

 

fonte: sigma

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Sigma presenta le sue nuove ottiche

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Sigma ha presentato una vera e propria carrellata di nuove ottiche. Eccole nel dettaglio (presentate anche le lenti dedicate al formato 4/3):

 

sigma 18-125 18-125mm F3.8-5.6 DC OS HSM

  • stabilizzatore ottico
  • motore autofocus HSM
  • dedicata a reflex digitali
  • minima distanza di messa a fuoco: 35 cm
  • rapporto massimo: 1:3.8
  • disponibile con attacco: Sigma, Canon, Nikon, Pentax e Sony (in versione non HSM per reflex con sensore stabilizzato)

 

sigma 120-400 APO 120-400mm F4.5-5.6 DG OS HSM

  • stabilizzatore ottico
  • motore autofocus HSM
  • minima distanza di messa a fuoco: 150 cm
  • rapporto massimo: 1:4.2
  • compatibile con i Sigma Tele Converters
  • disponibile con attacco: Sigma, Canon, Nikon, Pentax, Sony

 

 

sigma 150-500 APO 150-500mm F5-6.3 DG OS HSM

  • stabilizzatore ottico
  • motore autofocus HSM
  • minima distanza di messa a fuoco: 220 cm
  • rapporto massimo: 1:5.2
  • disponibile con attacco: Sigma, Canon, Nikon, Pentax, Sony

 

 

sigma 200-500 APO 200-500mm F2.8/400-1000mm EX DG

  • obiettivo 200-500mm f/2.8 con moltiplicatore x2 che gli permette di diventare un 400-1000mm f/5.6
    sigma 400-1000
  • ha una batteria dedicata per far funzionare il motore autofocus senza gravare sulla batteria della reflex
  • focale impiegata e distanza di messa a fuoco sono visualizzabili tramite un pannello LCD
  • disponibile per: Sigma, Canon, Nikon

 

fonte: sigma

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Mostra: "spunto di vista" di Massimiliano Tappari [roma]

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tappari-melanzana Una mostra fotografica molto particolare quella che propone gli scatti di Massimiliano Tappari a Roma. "Spunto di vista" è "una mostra per bambini maturi e adulti acerbi, al cui centro - per una volta - ci sono i visitatori e non le opere in mostra".

E’ possibile cambiare la solita inquadratura delle cose? Guardare le cose da uno “spunto di vista” nuovo non sempre è facile e immediato ma Massimiliano Tappari con circa 100 fotografie esposte alla Casina di Raffaello fino al 9 marzo 2008 vuole dimostrare a tutti, bambini maturi o adulti ancora acerbi, che è invece possibile. Una mostra che sarà un’occasione per insegnare, a chiunque abbia un po’ di fantasia, come scovare le storie nascoste nelle piccole cose di ogni giorno, sassi, foglie, oggetti o nuvole che siano. Così un becco d’oca per capelli può trasformarsi in una Tour Eiffel in miniatura, un pettine di legno in un elefante perfettamente pettinato e la foglia raccolta nel bosco può diventare, come per magia, una strega un po’ seccata.

L’artista, che da anni propone progetti mirati a sviluppare la creatività dei ragazzi, in queste immagini esprime il suo sguardo ironico e mai banale perché, come lui stesso racconta, “la realtà è piena di storie nascoste che aspettano solo di essere raccontate. Solitamente amano nascondersi negli oggetti e nei paesaggi che vediamo ogni giorno, nelle cose che ci sono così familiari da essere diventate invisibili. Si tratta semplicemente di scovarle, riportarle alla luce e raccontarle, ognuno di noi può farlo con i propri strumenti e la propria sensibilità”.

Dal 2004 Tappari scatta una foto al giorno. Un esercizio di creatività un po’ particolare nato dal desiderio di riservare almeno un’ora della giornata all’immaginazione e, almeno per un’ora, mettere da parte le incombenze quotidiane. Non un fotografo della domenica, quindi, ma un fotografo del lunedì, martedì, mercoledì, giovedì… Ogni sua foto rappresenta un incipit, una storia a cui dà inizio e che lo spettatore può continuare come vuole. Per fare questo i bambini avranno modo di esplorare il parco di Villa Borghese con la macchina fotografica, fotocopieranno elementi naturali, giocheranno a trasformare gli oggetti con la lavagna luminosa, scriveranno poesie con vecchie macchine da scrivere riesumate dagli uffici ministeriali. Un approccio povero, “low tech” per allontanare l’idea che la creatività abbia necessariamente a che fare con la strumentazione tecnologica.

In mostra il pubblico può trovare anche una cinquantina di piccoli oggetti quotidiani che hanno dato origine ad altrettante immagini, dieci esercizi di tipografia fantastica, una serie di ambientazioni ispirate ai libri che ha scritto, dei bozzetti che evidenziano il passaggio dall’idea al libro stampato.

 

INFO

dal 16 gennaio al 9 marzo 2008

presso: casina di raffaello

indirizzo: Viale della Casina di Raffaello (piazza di Siena) - Roma

orario: 9.30, 10.30, 11.30, 15.00, 16.00, 17.00, 18.00. Per gli adulti 12.15 e 18.15 (dal martedì alla domenica) - Prenotazione obbligatoria allo 060608 dalle 9.00 alle 22.30

web: www.casinadiraffaello.it

fonte: zetema.it

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Sony a300 e a350: la gamma alpha si amplia

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Sony ha presentato due nuove fotocamere reflex digitali della sua serie alpha: la a300 e la a350. Questi nuovi modelli si vanno ad affiancare alla a200 e alla semi-pro a700.

Le caratteristiche delle due nuove reflex sono molto simili, mentre la differenza che si nota subito è la differente risoluzione che sono in grado di offrire: la a350 ha un sensore da 14,2 mpx, mentre la a300 riesce a garantire una risoluzione di 10,2 mpx. Entrambi i sensori sono di tipo CCD in formato aps-c ed entrambi montano il sistema di pulizia della polvere.

 

Questo il comunicato sony:

Quick Auto Focus Live View per scatti rapidi e creativi

sony-a350 a350 e a300 sono le prime reflex digitali ad avvalersi della tecnologia Quick AF Live View. Esclusiva assoluta di Sony, questo nuovissimo sistema coniuga la praticità dell’anteprima immediata dell’immagine con un sistema di Autofocus preciso e veloce in grado di supportare le modalità di scatto continuo, molto apprezzato dai possessori delle reflex. Per la prima volta, il sistema Quick AF Live View supera le limitazioni tecniche che impedivano visualizzazione e scatti ultra rapidi in modalità “live view”.

Inoltre, il nuovo sistema di messa a fuoco con 9 punti e sensore centrale a croce garantisce una messa a fuoco automatica più rapida e precisa, sia in modalità “live view” che in modalità mirino ottico.

L’ampio display LCD da 2,7’’ consente ai fotografi di qualsiasi livello di scattare immagini e di esprimere facilmente la propria creatività. Orientabile fino a 130 gradi verso l’alto e fino a 40 verso il basso, lo schermo permette al fotografo di rimanere sempre “faccia a faccia” con i soggetti. Gli effetti della compensazione dell’esposizione e del bilanciamento del bianco possono essere comodamente visualizzati in anteprima nella modalità “live view”, mentre il luminoso mirino ottico offre un’alternativa alla tale modalità.

Qualità di immagine straordinaria

La fotocamera a350 racchiude l’ultima versione del processore BIONZ di Sony, che ottimizza le straordinarie potenzialità del sensore CCD ad alta risoluzione.

Il processore BIONZ garantisce anche l’ottimizzatore D-Range (DRO), che assicura il bilanciamento automatico dell’esposizione, con una straordinaria ricchezza di dettagli nei punti più luminosi e nelle zone d’ombra. Inoltre, grazie all’avanzato sistema di identificazione delle scene in controluce, la fotocamera è in grado di offrire risultati perfetti anche con i soggetti più difficili da fotografare.

In questi due nuovi modelli la sensibilità è incrementata fino a ISO 3200, per garantire la massima qualità in caso di scatti a mano libera effettuati in condizioni di scarsa illuminazione e senza flash, mentre una speciale modalità di riduzione del rumore ISO elevata migliora ulteriormente la qualità delle immagini scattate con impostazioni ad alta sensibilità.

Il sistema integrato Super SteadyShot™ offre ottime prestazioni per ridurre le sfocature provocate dai movimenti del corpo macchina al momento dello scatto con ogni tipo di obiettivo a. Un nuovo algoritmo di controllo apporta inoltre un incremento della correzione, che arriva ai 2,5-3,5 stop (il modello a100 variava tra 2,0 e 3,5).

Maggiore praticità di scatto e visualizzazione

Le fotocamere a350 e a300 sono state progettate per incrementare la praticità di utilizzo e per offrire una grande varietà di possibilità creative, anche per fotografi meno esperti che non hanno mai utilizzato una reflex digitale.

Disponibile nella modalità Live View, l’intelligente funzione Teleconverter fornisce un fattore di zoom digitale istantaneo di 1,4x o 2x per aumentare la lunghezza focale effettiva degli obiettivi a. Grazie al sensore da 14,2 megapixel ad altissima risoluzione, queste fotocamere garantiscono ingrandimenti impeccabili e ricchi di dettagli anche con lo zoom digitale attivato.

Entrambe le macchine sono semplici da utilizzare, grazie al display d’uso intuitivo che, con la semplice pressione del pulsante “Function”, mostra le funzioni più utilizzate.

Come tutti i modelli a, anche le due nuove reflex digitali sono dotate del sistema di protezione anti-polvere a vibrazione e con rivestimento antistatico del sensore, che riduce al minimo i danni provocati dalle particelle di polvere che penetrano nel corpo della macchina durante la sostituzione degli obiettivi.

Grazie alla batteria InfoLITHIUM™ (NP-FM500H) ad alta capacità, l’autonomia raggiunge livelli straordinari, consentendo di scattare fino a un massimo di 730* immagini (410 in modalità Live View) con una singola carica, per dedicarsiagli scatti senza preoccuparsi del livello della batteria. Sul monitor LCD da 2,7’’ viene infatti visualizzata l’autonomia residua sotto forma di percentuale, per una precisa indicazione del livello di carica residua.

*Standard CIPA

Acquistabile separatamente, il nuovo e potente flash HVL-F42AM soddisfa sia le esigenze degli utenti più esperti che quelle dei fotografi alle prime armi: accanto al sistema di misurazione ad alta precisione ADI e al funzionamento wireless a distanza, il flash offre il bilanciamento del bianco (WB) automatico con informazione sulla temperatura colore, oltre a un avanzato sistema di regolazione verticale e sinistra fino a 90° e destra fino a 180°.

In vendita separatamente, l’impugnatura verticale VG-B30AM permette di effettuare in tutta comodità gli scatti sia orizzontali che verticali e può contenere fino a due batterie ricaricabili NP‑FM500H, per un’autonomia ancora maggiore: fino a 1460* foto (820 in modalità Live View) con una singola carica.

*Standard CIPA

Entrambe le reflex, come tutti i modelli Sony a, Cyber-shot e Handycam di nuova generazione, sono compatibili con la nuova unità portatile GPS
GPS-CS1KASP, in grado di registrare fino a un mese di dati relativi alla posizione geografica delle fotografie, per individuare più facilmente i propri ricordi: le foto, a cui vengono infatti assegnate informazioni sulla loro posizione, vengono visualizzate come cartine online o come “impronte” lungo l’itinerario di viaggio.

Quick Auto Focus Live View per scatti rapidi e creativi

a350 e a300 sono le prime reflex digitali ad avvalersi della tecnologia Quick AF Live View. Esclusiva assoluta di Sony, questo nuovissimo sistema coniuga la praticità dell’anteprima immediata dell’immagine con un sistema di Autofocus preciso e veloce in grado di supportare le modalità di scatto continuo, molto apprezzato dai possessori delle reflex. Per la prima volta, il sistema Quick AF Live View supera le limitazioni tecniche che impedivano visualizzazione e scatti ultra rapidi in modalità “live view”.

Inoltre, il nuovo sistema di messa a fuoco con 9 punti e sensore centrale a croce garantisce una messa a fuoco automatica più rapida e precisa, sia in modalità “live view” che in modalità mirino ottico.

sony-a350b L’ampio display LCD da 2,7’’ consente ai fotografi di qualsiasi livello di scattare immagini e di esprimere facilmente la propria creatività. Orientabile fino a 130 gradi verso l’alto e fino a 40 verso il basso, lo schermo permette al fotografo di rimanere sempre “faccia a faccia” con i soggetti. Gli effetti della compensazione dell’esposizione e del bilanciamento del bianco possono essere comodamente visualizzati in anteprima nella modalità “live view”, mentre il luminoso mirino ottico offre un’alternativa alla tale modalità.

Qualità di immagine straordinaria

La fotocamera a350 racchiude l’ultima versione del processore BIONZ di Sony, che ottimizza le straordinarie potenzialità del sensore CCD ad alta risoluzione.

Il processore BIONZ garantisce anche l’ottimizzatore D-Range (DRO), che assicura il bilanciamento automatico dell’esposizione, con una straordinaria ricchezza di dettagli nei punti più luminosi e nelle zone d’ombra. Inoltre, grazie all’avanzato sistema di identificazione delle scene in controluce, la fotocamera è in grado di offrire risultati perfetti anche con i soggetti più difficili da fotografare.

In questi due nuovi modelli la sensibilità è incrementata fino a ISO 3200, per garantire la massima qualità in caso di scatti a mano libera effettuati in condizioni di scarsa illuminazione e senza flash, mentre una speciale modalità di riduzione del rumore ISO elevata migliora ulteriormente la qualità delle immagini scattate con impostazioni ad alta sensibilità.

Il sistema integrato Super SteadyShot™ offre ottime prestazioni per ridurre le sfocature provocate dai movimenti del corpo macchina al momento dello scatto con ogni tipo di obiettivo a. Un nuovo algoritmo di controllo apporta inoltre un incremento della correzione, che arriva ai 2,5-3,5 stop (il modello a100 variava tra 2,0 e 3,5).

Maggiore praticità di scatto e visualizzazione

Le fotocamere a350 e a300 sono state progettate per incrementare la praticità di utilizzo e per offrire una grande varietà di possibilità creative, anche per fotografi meno esperti che non hanno mai utilizzato una reflex digitale.

Disponibile nella modalità Live View, l’intelligente funzione Teleconverter fornisce un fattore di zoom digitale istantaneo di 1,4x o 2x per aumentare la lunghezza focale effettiva degli obiettivi a. Grazie al sensore da 14,2 megapixel ad altissima risoluzione, queste fotocamere garantiscono ingrandimenti impeccabili e ricchi di dettagli anche con lo zoom digitale attivato.

Entrambe le macchine sono semplici da utilizzare, grazie al display d’uso intuitivo che, con la semplice pressione del pulsante “Function”, mostra le funzioni più utilizzate.

Come tutti i modelli a, anche le due nuove reflex digitali sono dotate del sistema di protezione anti-polvere a vibrazione e con rivestimento antistatico del sensore, che riduce al minimo i danni provocati dalle particelle di polvere che penetrano nel corpo della macchina durante la sostituzione degli obiettivi.

Grazie alla batteria InfoLITHIUM™ (NP-FM500H) ad alta capacità, l’autonomia raggiunge livelli straordinari, consentendo di scattare fino a un massimo di 730* immagini (410 in modalità Live View) con una singola carica, per dedicarsiagli scatti senza preoccuparsi del livello della batteria. Sul monitor LCD da 2,7’’ viene infatti visualizzata l’autonomia residua sotto forma di percentuale, per una precisa indicazione del livello di carica residua.

*Standard CIPA

Acquistabile separatamente, il nuovo e potente flash HVL-F42AM soddisfa sia le esigenze degli utenti più esperti che quelle dei fotografi alle prime armi: accanto al sistema di misurazione ad alta precisione ADI e al funzionamento wireless a distanza, il flash offre il bilanciamento del bianco (WB) automatico con informazione sulla temperatura colore, oltre a un avanzato sistema di regolazione verticale e sinistra fino a 90° e destra fino a 180°.

In vendita separatamente, l’impugnatura verticale VG-B30AM permette di effettuare in tutta comodità gli scatti sia orizzontali che verticali e può contenere fino a due batterie ricaricabili NP‑FM500H, per un’autonomia ancora maggiore: fino a 1460* foto (820 in modalità Live View) con una singola carica.

*Standard CIPA

Entrambe le reflex, come tutti i modelli Sony a, Cyber-shot e Handycam di nuova generazione, sono compatibili con la nuova unità portatile GPS
GPS-CS1KASP, in grado di registrare fino a un mese di dati relativi alla posizione geografica delle fotografie, per individuare più facilmente i propri ricordi: le foto, a cui vengono infatti assegnate informazioni sulla loro posizione, vengono visualizzate come cartine online o come “impronte” lungo l’itinerario di viaggio.

 

Già da marzo potremo ammirare la a350, mentre dovremo aspettare aprile per la a300.

 

Entrambe le macchine saranno disponibili in 3 kit:

  • solo corpo
  • kit con obiettivo DT18-70 mm F3,5-5,6
  • kit con obiettivi DT18-70mm F3,5-5,6 e DT55-200 F4-5,6

 

 

fonte: sony.it

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