Sony a700: aggiornamento del firmware alla versione 3

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sony alpha Sony ha reso disponibile un aggiornamento del firmware per la sua reflex digitale Sony alpha 700.

La nuova versione disponibile è la 3. Risolve alcuni problemi della vecchia versione oltre ad implementare i miglioramenti presenti nei precedenti aggiornamenti (per chi non li avessi effettuati).

Il firmware si può trovare sul sito della sony.

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Premio IILA FotoGrafia, prima edizione: la quotidianità

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romafotofestival In occasione dell'edizione 2008 di FotoGrafia - Festival Internazionale di Roma, Zone Attive e l'Istituto Italo-Latino Americano, presentano la prima rassegna dedicata a fotografi provenienti dai Paesi membri dell'IILA (Argentina, Bolivia, Brasile, Cile, Colombia, Costa Rica, Cuba, Ecuador, El Salvador, Guatemala, Haiti, Honduras, Messico, Nicaragua, Panama, Paraguay, Perù, Repubblica Dominicana, Uruguay, Venezuela), segno di una collaborazione che si è consolidata negli anni e si concretizza in una partnership che rappresenta un importante ponte fra l'Italia e la fotografia latinoamericana.
Questo premio internazionale apre una finestra sull'arte fotografica dell'America Latina, offrendo a nuovi talenti l'opportunità di partecipare al Festival, assieme a figure consacrate del calibro di Nan Goldin, Paul Fusco, Josef Koudelka, Anders Petersen, Martin Parr, Araki, David Farrell, Patti Smith.
Il Premio IILA FotoGrafia 1° edizione è un'occasione per far conoscere l'immagine di un Continente che sta vivendo profonde trasformazioni sociali, politiche, culturali. Nelle passate edizioni il Festival ha presentato importanti fotografi latinoamericani, come Graciela Iturbide, Manuel Álvarez Bravo, Sebastião Salgado, Luís González Palma, Gerardo Suter.
Una selezione dei migliori lavori verrà esposta nella Galleria dell'IILA in occasione dell'edizione 2008 di FotoGrafia. I nomi dei vincitori verranno comunicati entro il 14 marzo 2008. Tra questi verrà selezionato un vincitore assoluto, al quale verrà offerto un premio-residenza di un mese a Roma. Durante questo periodo il vincitore dovrà sviluppare un progetto fotografico su Roma.

Il bando del Premio, che scade il 29 febbraio 2008 SCARICA IL BANDO

 

fonte: fotografiafestival.it

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Mostra: "il principe mendicante" di Luigi Spina [napoli]

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luigi spina Fino al 30 maggio 2008 si potrà visitare a Napoli la mostra fotografica "il principe mendicante" con gli scatti di Luigi Spina e curata da Francesca Amirante.

...una ricerca fotografica che illustra un percorso di fede lungo i sentieri della memoria...
In occasione delle celebrazioni del quarto centenario della morte di San Francesco Caracciolo (originariamente Ascanio Caracciolo), fondatore dell'ordine dei Chierici Regolari Minori, e in concomitanza dell'anno Giubilare Caracciolino, l'Ordine dei Chierici Regolari Minori promuove una mostra fotografica, con foto di Luigi Spina e a cura di Francesca Mirante, sul tema del viaggio per ripercorrere i luoghi dove visse e opero' il santo.
La sede che ospita l'esposizione e' il Complesso Monumentale di Santa Maria Maggiore che riapre al pubblico in questa occasione, dopo decenni di chiusura, tranne che per rare eccezioni. L'attuale aspetto della basilica e' dovuto all'intervento di restauro operato dal Provveditorato alle Opere pubbliche a partire dal 1975. Nel 1992 e' stato ultimato il recupero del notevole pavimento in cotto e maiolica, realizzato a partire dal 1764 dalla frabbrica di Giuseppe Massa.
Il fotografo Luigi Spina ha realizzato un percorso di immagini parallelo al cammino di fede di Ascanio Caracciolo, uomo di nobiltà (-principe-, suggerisce il titolo) che lascio' tutti i suoi averi e la sua posizione sociale per diventare umile servo di Dio, dedito a opere di evangelizzazione e di carità, sulla scia di San Francesco d'Assisi. Le immagini dei luoghi e dei paesaggi che sono stati scenografia naturale della vita del santo, a partire da Villa Santa Maria (Chieti) dove nacque nel 1563, attraverso Napoli e Roma fino ad Agnone (Isernia) dove mori' nel 1608, diventano voci di un racconto di vita: città, paesi, chiese, cappelle, conventi, campagne compensano l'umile e modesta rappresentazione iconografica esistente di San Francesco Caracciolo. Spina, grazie a testimonianze e a documenti d'archivio ha potuto seguire passo passo i luoghi di vita di San Francesco Caracciolo.
A Napoli, ad esempio, attraversando i quartieri napoletani, si passa della potente Compagnia dei Bianchi annessa all'ospedale degli Incurabili, a -spaccanapoli- con la chiesa di Monteverginella dove sono conservate le spoglie mortali del Santo, il quartiere della Sanità e la chiesa della Misericordiella fino a giungere al Duomo. A Roma si percorrono i luoghi storici e punti cardini della Fede. Lasciando poi gli spazi urbani il viaggio prosegue fra boschi, valli, campi di grano accarezzati dal vento, luoghi dell'esperienza terrena dove e' possibile avvertire la presenza dello Spirito. Il paesaggio rappresenta intimamente gli stati d'animo dell'uomo e allo stesso tempo la forza dello spirito Creatore.
Luigi Spina utilizzando come linguaggio elettivo il Bianco e Nero ci conduce in questo viaggio fra storia, arte, paesaggio e Fede. Il percorso della mostra e' stato arricchito grazie alla realizzazione di un cortometraggio dal titolo 28 km di fede di Monica Romano, una rilettura del cammino intrapreso dal santo, durante le sue peregrinazioni, espressa con il linguaggio video.Il volume, edito da Electa, che accompagna la mostra raccoglie tutte le immagini fotografiche di Luigi Spina, introdotte da un testo di Cesare de Seta e intramezzate da una serie di testimonianze di volontari o missionari sparsi per il mondo, che tuttora seguono gli insegnamenti di fede di San Francesco Caracciolo.

 

 

INFO

dal 14 dicembre 2007 al 30 maggio 2008

presso: Complesso Monumentale di Santa Maria Maggiore - Napoli

indirizzo: via Tribunali

orario: gio-dom ore10-13; 16-20

costo: entrata libera e gratuita

info: www.sanfrancescocaracciolo.org

 

 

fonte: undo.net

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Mostra: "ereditare il paesaggio" [biella]

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Aperta fino al 24 marzo a Biella la mostra collettiva "ereditare il paesaggio".

Olivo Barbieri, Gabriele Basilico, Vincenzo Castella, Giovanni Chiaramonte, Mario Cresci, Vittore Fossati, Guido Guidi, Mimmo Jodice, Massimo Vitali

e di
Enrico Benvenuti, Andrea Botto, Marco Campanini, Eugenio Castiglioni, Michele Cera, Alessandro Cimmino, Ricardo Francone, Claudio Gobbi, Tancredi Mangano Franco Mascolo, Domingo Milella, Maurizio Montagna, Andrea Pertoldeo, Cosimo Pichierri & Marco Trinca, Salvatore Porcaro, Claudio Sabatino, Stefano Snaidero Alessandra Spranzi (...)

La rappresentazione del paesaggio e' sempre stata uno degli aspetti piu' interessanti della fotografia italiana, specialmente dall'ormai lontano 1984 quando Luigi Ghirri, Gianni Leone e Enzo Velati organizzarono a Bari la mostra Viaggio in Italia, vera pietra miliare nel rinnovamento del dibattito sulla fotografia paesaggistica. La generazione di autori cresciuti intorno a questa esperienza ha utilizzato la fotografia per interrogarsi sui mutamenti che stavano avvenendo sul territorio. Le loro immagini riproponevano la frantumazione del paesaggio, il proliferare di un'architettura senza qualità e l'espandersi incontrollato delle città, senza denuncia ma prendendo atto dei mutamenti in corso. Oggi quei mutamenti hanno creato nuovi paesaggi con i quali una nuova generazione di fotografi si sta confrontando.
Ereditare il paesaggio vuole essere un'occasione di confronto e di dialogo tra queste due generazioni. I nove maestri invitati hanno contribuito con il loro lavoro a definire gli strumenti di una nuova ricerca, contaminando i confini tra arte, sociologia, urbanistica e fotografia. E a ognuno di loro, per questa mostra, e' stato chiesto di scegliere due giovani fotografi, motivando con un breve scritto le ragioni delle loro scelte e mettendo in evidenza gli elementi di continuità ma anche le differenze, in una sorta di passaggio di testimone.

 

INFO

dal 15 dicembre 2007 al 24 marzo 2008

presso: Museo del territorio di Biella

indirizzo: via Quintino Sella

orario: dal martedì al giovedì 15-19, venerdì 15-22, sabato e domenica 10-19, chiuso il lunedì. Aperto i lunedì festivi 10-19

costo: intero € 5 - ridotto € 3

web: museodelterritorio

fonte: undo.net

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Canon EOS 1Ds Mark III - aggiornamento firmware alla versione 1.0.6

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Canon 1Ds mark III logo Canon ha reso disponibile la versione 1.0.6 del firmware per la sua ammiraglia digitale: la Canon Eos 1Ds Mark III.

Con il nuovo firmware si risolvono alcuni problemi riscontrati con la versione precedente. In particolare:

  1. Improves the reliability of communication with some CF cards.
  2. Fixes a phenomenon that occurs in some cases involving color cast and vertical lines appearing in images.

 

Chi avesse la versione vecchia del software può trovare l'aggiornamento sul sito Canon.

 

 

fonte: dpreview.com

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Mostra: "trasformazione" di Paula Kajzar e Antonio Pellicanò [reggio calabria]

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trasformazioni1 Parte domani (19 dicembre) a Reggio Calabria la mostra "Trasformazione" con gli scatti dei due fotografi Paula Kajzar e Antonio Pellicanò.

La coppia di artisti Paula Kajzar ed Antonio Pellicanò inaugurerà il 19 dicembre la mostra Transformazione all'interno del programma Genius Loci del cerac_centro regionale per l'arte contemporanea della Calabria, presso la Gallery dell'Hotel Lido di Reggio Calabria.
Il progetto Genius Loci ha preso avvio a partire dal 2006 con il proposito di far dialogare i luoghi, il cittadino, l’impresa e l’arte. Gli artisti coinvolti hanno il compito di realizzare delle opere in situ il cui risultato sarà illustrato in un calendario, ideato con la finalità non solo di documentare l’iniziativa al pari
di un “catalogo”, ma anche di stabilire un dialogo quotidiano con coloro che lo riceveranno.
Le opere esposte rappresentano una selezione di fotografie realizzate dalla coppia durante diverse rappresentazioni tenutesi negli ultimi tre anni presso il Teatro Cilea di Reggio Calabria.
Diversi sono gli interrogativi che gli artisti si sono posti e che pongono allo spettatore attraverso le loro opere fotografiche: come si può far sentire il movimento con una tecnica destinata a documentare, congelare la realtà? Come trasmettere allo spettatore tutte le emozioni che ci regala la danza e la
magia di scena arricchendola possibilmente di nuovi connotati? Come estendere un ponte tra fotografia e pittura senza togliere nulla né all'una né all'altra?
trasformazioni2 E' a partire da queste riflessioni che nasce la mostra Trasformazione, il cui titolo ne interpreta i tre elementi essenziali.
Trans - essenza del movimento, Forma - legge onnipotente di tutte le arti visive intesa sia come composizione che come tendenza ad astrarsi, infine, Azione - l'impulso, la forza creatrice del movimento. Gli artisti con i mezzi tradizionali della fotografia, senza interventi grafici computerizzati, creano delle opere dalla natura multisfaccettata, fotografie che restituiscono allo spettatore non solo la dimensione visiva ma anche quella tattile e sonora.

 

INFO

dal 19 dicembre 2007 al 30 gennaio 2008

presso: Hotel Lido Gallery - Reggio Calabria

indirizzo: Via 3 Settembre, 6

costo: ingresso libero e gratuito

orario: tutti i giorni dalle 10 alle 22

web: www.cerac.org

 

 

fonte: notizia segnalata via mail dal curatore della mostra Igor Raskolnikov

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Mostra: "ex-voto" di Antonio Biasiucci [milano]

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ex-voto Da domenica 16 dicembre sarà possibile visitare a Milano la mostra "ex-voto", progetto del fotografo Antonio Biasiucci. La mostra è forte del successo ottenuto a Roma (Festival Internazionale di Fotografia) e Rapallo (Rapallo Fotografia Contemporanea).

Fotografia Italiana arte contemporanea presenta uno degli ultimi lavori realizzati da Antonio Biasiucci, Ex Voto dedicato appunto agli ex voto, quegli oggetti, di semplice fattura, realizzati come testimonianza religiosa e popolare di devozione per una grazia ricevuta. Gli ex voto scelti da Biasiucci per le sue fotografie sono formelline d'argento, e di altro materiale più povero, che riproducono parti del corpo umano guariti da eventi miracolosi.. “Gli ex voto – afferma l'autore – sono minimali oggetti impregnati di storie umane complicatissime” . L'artista campano li ha ripresi secondo il suo stile che tende ad astrarre e ancor più a “estrarre” dalle cose elementari linee e luci che creano atmosfere suggestive, simboli di sentimenti ancestrali, epici e fuori dal tempo. Questo lavoro di Biasiucci, come i suoi precedenti, non si connota come un mero esercizio formale: al di là della suggestione visiva si legge chiaramente la Storia, quella formata da tante piccole storie di uomini e donne che si rapportano col sacro in chiave di semplicità simbolica.

 

INFO

dal 16 novembre 2007 al 19 gennaio 2008

presso: Fotografia Italiana arte contemporanea - Milano

indirizzo: Corso Venezia, 22

costo: ingresso libero e gratuito

orario: dal martedì al venerdì 15 - 19 ; sabato su appuntamento

(chiuso dal 23 dicembre al 2 gennaio)

web: www.fotografiaitaliana.com

fonte: undo.net

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Mostra: "San Pietro - fotografie dal 1850 ad oggi" [roma]

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san pietro fotografie dal 1850 ad oggi Viene inaugurata oggi (14 dicembre) la mostra "San Pietro - fotografie dal 1850 ad oggi" presso Palazzo Braschi a Roma. La mostra prende spunto dai 500 anni di storia della basilica di San Pietro per esporre una raccolta di fotografie scattate, appunto, sin dal 1850.

Per i 500 anni dalla fondazione della Basilica di S.Pietro un'esposizione a cura di Anita Margiotta, Maria Elisa Tittoni e Patrizia Masini
L'Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Roma e il Comitato Nazionale per le celebrazioni del V centenario della fondazione della Basilica di San Pietro presentano al Museo di Roma la mostra: -San Pietro. Fotografie dal 1850 ad oggi-, che si svolgerà nella splendida cornice di Palazzo Braschi dal 14 dicembre 2007 al 30 marzo 2008. La rassegna, promossa in occasione della ricorrenza dei 500 anni dalla fondazione della Basilica di San Pietro, intende ripercorrere la storia della riproduzione della Basilica Patriarcale nell'ambito del vedutismo fotografico.
Novanta straordinari esemplari di grande e grandissimo formato selezionati dalle ampie collezioni dell'Archivio Fotografico Comunale custodito presso il Museo di Roma con un piccolo lotto di fotografie contemporanee provenienti dall'archivio della storica agenzia Magnum Photos, verranno ordinati nelle sale espositive di Palazzo Braschi al fine di compiere il piu' suggestivo dei percorsi storico-fotografici della splendida Basilica nel contesto visivo e panoramico dell'Urbe.
Dalle sperimentazioni fotografiche della prima metà dell'Ottocento, simili a dipinti e incisioni, alle foto d'agenzia per reportage giornalistici, la rassegna pone, inoltre, l'attenzione al lavoro dei piu' apprezzati fotografi del nostro tempo quali Gianni Berengo-Gardin, Mario Cresci, David Seymour, Leonard Freed, oltre a Mimmo Jodice e Martin Parr, operatori della Magnum Photos.
Completano l'esposizione vedute molto rare dei piu' noti fotografi ottocenteschi attivi a Roma: Giacomo Caneva, Euge'ne Costant, Alfred-Nicolas Normand, Tommaso Cuccioni, Robert Eaton, Robert MacPherson, Gustavo Eugenio Chauffourier, James Anderson, Antonio e Paolo Francesco D'Alessandri.
La bellezza e la solennità della Basilica, luogo di culto per eccellenza della cristianità, emerge sia nelle vedute delle cerimonie storiche del secolo appena trascorso sia negli scatti dove protagonista assoluto e' il grandioso complesso architettonico di San Pietro in Vaticano.
L'armonioso e sinuoso profilo della cupola michelangiolesca investe da 500 anni lo sguardo dei pellegrini che giungono in Roma e rassicura con la sua bellezza i cittadini romani che lo amano e lo hanno reso parte integrante della loro cultura visiva. Monumento-simbolo, scrigno che racchiude ogni preziosità e posto in uno spazio geografico eccellente, dominante, San Pietro e' stato catturato a sua volta da milioni di obbiettivi fotografici.
Cio' che colpisce, lungo la linea dell'orizzonte caratterizzata dalla cupola della Basilica, e' l'infinita variabile di visioni che hanno arricchito la cultura artistica degli ultimi secoli. In questa rassegna, la selezione delle opere, rigorosa e severa sotto gli aspetti storico-artistici restituisce agli sguardi dei visitatori, fissati dai diaframmi piu' raffinati e dinamici, un'esposizione unica proprio per la preziosità e rarità delle immagini esposte.
Alcuni scatti, vere e proprie scene di genere, racchiudono quella poesia che caratterizzo' anche la pittura del XIX secolo, vedute del Tevere fra Castel Sant'Angelo e il Vaticano, i -barcaroli-e i pescatori che animavano la vita fluviale e la vita di Borgo, l'antico rione tra Castel Sant'Angelo e Piazza San Pietro, un tempo attraversato per tutta la sua lunghezza da un insieme molto compatto di edifici.
La costruzione di via della Conciliazione porto' alla demolizione di una parte di Borgo, allora uno dei quartieri piu' popolosi di Roma. Le fotografie posteriori al 1950 ne mostrano il mutamento urbanistico e sociale. Ma San Pietro e Roma sono un ensemble infinito di luoghi, situazioni, citazioni: dalla Basilica ai giardini vaticani, dal passetto di Borgo alle mura leonine a Castel Sant'Angelo.
Immagini che non si fermano e che dal 1853 ad oggi presentano piazza San Pietro nelle occasioni storiche e festive: anni santi, elezioni di pontefici, cerimonie religiose, visite di personaggi illustri, fino ad arrivare alle ultime toccanti immagini della veglia funebre e del funerale di Giovanni Paolo II.
Lungo il percorso espositivo sarà possibile ammirare l'evoluzione della tecnica fotografica, dalle prime e piu' antiche carte salate, tratte da negativi su carta, fino alle stampe all'albumina, alle gelatine di bromuro d'argento di grandi e medie dimensioni per arrivare alle tecniche d'avanguardia.
Al termine del percorso, all'interno di appositi visori saranno collocate piccole vedute stereoscopiche che restituiscono l'effetto tridimensionale dell'immagine, permettendo di percepire la profondità spaziale attraverso la visione di due immagini dello stesso soggetto che l'occhio sintetizza in una sola.
Ad eccezione della decina di immagini della Magnum Photos, le opere esposte in mostra provengono dai fondi del Museo di Roma - Archivio Fotografico Comunale, dove si conserva la piu' importante raccolta fotografica romana dal 1845 alla fine del secolo ed una particolare sezione moderna dedicata all'assetto urbanistico dell'Urbe nel corso del XX secolo.
Il Museo, che possiede circa venticinquemila positivi e cinquantamila negativi su lastra in vetro e su pellicola piana, da anni porta avanti un progetto di incremento delle collezioni al fine di unificare e conservare importanti testimonianze sulla storia della fotografia. Nello stesso Museo si conservano i fondi storici del XIX e XX secolo unitamente a quelli dei collezionisti e studiosi Silvio Negro, Valerio Cianfarani e del fotografo Gustavo Eugenio Chauffourier.

 

INFO

dal 14 dicembre 2007 al 30 marzo 2008

presso: Museo di Roma - Palazzo Braschi - Roma

indirizzo: Piazza San Pantaleo, 10 (piazza Navona)

costo: intero € 8,00 - ridotto € 6,00

orario: martedì - domenica ore 9.00 - 19.00

web: museo di roma

 

fonte: undo.net - fotografia di Umberto Sciamanna

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HDR (High Dynamic Range): le potenzialità della pittura nella fotografia digitale

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Vi segnalo un interessante articolo riguardo il metodo HDR (High Dynamic Range) apparso sul sito Nikon Experience scritto da Stefano Natrella.

HDR

Grazie all'HDR riusciamo in maniera artificiosa ad aumentare la gamma dinamica luminosa delle nostre fotografie. Troppo spesso a causa della gamma dinamica troppo limitata dei sensori delle fotocamere ci troviamo in situazioni dove dobbiamo scegliere se privileggiare le ombre (bruciando le luci) o privileggiare le luci (chiudendo troppo le ombre). Grazie all'HDR non dobbiamo fare una scelta così radicale: con questo metodo andremo a "fondere" in un unico fotogramma le informazioni che il sensore avrà ripreso in una sequenza di scatti dove è stata fatta variare l'esposizione (dall'esposizione sulle alte luci a quella per le ombre, passando per i toni medi).

L'articolo, dopo una breve introduzione (che vi riporto poco più sotto) fornisce un'infarinatura di teoria sulla gamma dinamica, poi passa ai consigli riguardanti le tecniche di ripresa da adottare ed infine abbiamo l'ampia sezione dedicata alla post-produzione: dallo sviluppo del file raw (l'articolo ovviamente parla di file .nef di Nikon) all'elaborazione con i vari programmi di fotoritocco più diffusi (Photomatix Pro, Photoshop CS3, Paint Shop Pro PHOTO X2).

Vi consiglio di leggere l'articolo, anche per avere un'idea di cosa il digitale permetta di fare senza stravolgere la fotografia.

 

L'introduzione dell'articolo:

Accade spesso che quel che vediamo non corrisponda affatto con ciò che pensiamo di avere visto. In altri termini ciò che guardiamo non sempre è ciò che vediamo davvero.
La nostra mente è uno strumento straordinariamente sofisticato che, utilizzando tutti gli apparati sensoriali in suo possesso, è in grado di comunicare al nostro "Io" un amalgama di informazioni legate sia a ciò che siamo, sia al modo esterno a noi, che, in ultima analisi, concorre ad arricchire la nostra percezione di quella che chiamiamo "realtà".

La fotografia attualmente è uno degli strumenti più sofisticati in nostro possesso in grado di ricostruire e comunicare emozioni o immagini mai viste prima anche se, in realtà, sono sempre state sotto gli occhi di tutti. Certamente in questo campo è la sensibilità personale che porta alla ripresa di immagini più o meno comuni o più o meno straordinarie, ma è anche innegabile che gli strumenti che utilizziamo facilitano e a volte rendono possibili gli scatti unici, gli unici in grado di comunicare il nostro personale punto di vista della realtà e suscitare emozioni.

Questa volta parleremo di un metodo chiamato HDR in grado di aiutarci a registrare su un file tutta la gamma dinamica luminosa che la nostra mente ha inconsciamente percepito dell’immagine che abbiamo in mente di scattare.

 

fonte: foto e introduzione nital.it

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Pc Photo - dicembre 2007

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pc photo dicembre 2007 Il numero di Pc Photo di dicembre è nelle edicole. Questi sono i principali articoli che si possono trovare questo mese:

  • Test
    Canon Eos 40D

    La Eos 40D succede alla Eos 30D: le innovazioni sono numerose: schermo da 3" con Live View, sensore da 10 Mpxl, raffica da 6,5 fps, nuovo mirino, sistema di pulizia del sensore e processore Digic III. L'abbiamo provata con lo zoom 16-35mm f/2.8 L.

  • Luca Lazzari, i backstage delle sfilate
    Luca Lazzari, che dirige uno dei principali team di fotografi che coprono le settimane della moda in tutto il mondo, ci guida attraverso il mondo della moda e il backstage delle sfilate.

  • Le ultime tecnologie nei portatili
    L'architettura Centrino di Intel per computer portatili raggiunge nuovi traguardi grazie all'evoluzione chiamata con il nome in codice Santa Rosa.

  • Paint-dot-net!
    Paint.net è gratuito ed è uno dei software di fotoritocco più apprezzati in Rete: richiama Photoshop e si avvicina ai migliori programmi commerciali.

  • Entrare nell'immagine è possibile
    Con QTVR è possibile muoversi all'interno della scena, come si fosse sul posto.

  • Tre album giusti, per tutti i gusti
    La presentazione delle proprie immagini digitali passa attraverso la creazione di Album: non esistono solo software sofisticati, in Rete se ne trovano di semplici ed economici, ma capaci di ottime prestazioni. Abbiamo provato FlipAlbum, InAlbum e Album Burger Photograph.

 

Vi ricordo inoltre che, come ogni anno, in questo periodo l'editrice Progresso promuove una campagna di abbonamento alle sue riviste (Tutti Fotografi, Pc Photo, Zoom, Classic Camera) con la campagna denominata "regala un abbonamento, l'altro te lo regaliamo noi": regalando un abbonamento annuale ad una qualsiasi delle sue riviste, riceverete a vostra volta un abbonamento regalo ad una rivista a vostra scelta. Per maggiori informazioni si può visitare la pagina dedicata alla promozione.

 

 

fonte: fotografia.it

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Tokina presenta due obiettivi: uno zoom grandangolare ed un fisso per macro

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Tokina ha presentato due obiettivi con luminosità (costante per lo zoom) di f/2.8. Gli obiettivi sono: Tokina AT-X 116 Pro DX ed il Tokina AT-X M35 Pro DX.

 

Tokina AT-X 116 Pro DX

Uno zoom prodotto per fotocamere digitali Canon e Nikon equipaggiate con sensore ridotto. Caratteristica principale è la luminosità costante di f/2.8 per tutta l'escursione focale.

Montato su fotocamere Nikon (fattore di ingrandimento 1.5x) diventa un 17-25 mm, mentre su Canon (fattore di ingrandimento 1.6x) sarà equivalente ad un 18-26 mm.

tokina_116 f2_8

  • apertura costante: f/2.8 - f/22
  • 13 elementi in 11 gruppi
  • minima distanza di messa a fuoco: 30 cm
  • rapporto di riproduzione: 1:11.6
  • diaframma a 9 lamelle
  • diametro filtri: 77 mm
  • dimensioni: 84 x 89.2 mm
  • peso: 560 g

 

 

Tokina AT-X M35 Pro DX

E' un'ottica dedicata alle riprese macro con reflex digitali Nikon e Canon equipaggiate con il sensore ridotto. Equivalente a 53.5 mm di focale su Nikon e a 56 mm su Canon. Raggiunge il rapporto di riproduzione 1:1 con una luminosità di f/2.8.

tokina_35_macro f2_8

  • apertura: f/2.8 - f/22
  • 9 elementi in 8 gruppi
  • distanza minima di messa a fuoco: 14 cm
  • rapporto di riproduzione: 1:1
  • diaframma a 9 lamelle
  • diametro filtri: 52 mm
  • dimensioni: 73.2 x 60.4 mm
  • peso: 340 g

 

 

fonte: dpreview.com

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Tutti Fotografi - dicembre 2007

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tutti fotografi dicembre 2007 In edicola è disponibile il numero di dicembre della rivista "Tutti Fotografi". Questi i principali articoli che troverete questo mese:

 

Vi ricordo inoltre che, come ogni anno, in questo periodo l'editrice Progresso promuove una campagna di abbonamento alle sue riviste (Tutti Fotografi, Pc Photo, Zoom, Classic Camera) con la campagna denominata "regala un abbonamento, l'altro te lo regaliamo noi": regalando un abbonamento annuale ad una qualsiasi delle sue riviste, riceverete a vostra volta un abbonamento regalo ad una rivista a vostra scelta. Per maggiori informazioni si può visitare la pagina dedicata alla promozione.

 

fonte: fotografia.it

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Nikon Capture NX: versione 1.3 disponibile (in regalo con d3 e d300)

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nikon capture nx logo Nikon ha reso disponibile la versione 1.3 del suo software Nikon Capture NX.

 

Queste sono le modifiche rispetto alla versione 1.2:

  • aggiunta la compatibiità con i file raw generati con la Nikon d3 e Nikon d300
  • aggiunto il supporto per il "Picture Control"
  • Le immagini RAW possono ora essere salvate con la compressione senza perdita
  • La funzione di controllo vignettatura, precedentemente utilizzata solo con le immagini RAW, è ora supportata anche con le immagini JPEG e TIFF
  • La funzione di modifica delle immagini riprese con un' ottica fisheye è oggi compatibile anche per quelle eseguite con l'obiettivo AF Fisheye-Nikkor 16 mm f/2.8D

Le fotocamere supportate ad oggi sono: Reflex: D1 / D1H / D1X / D100 / D2H / D2Hs / D2x / D2Xs / D200 / D3 / D300 / D40 / D40x / D50 / D70 / D70s / D80. COOLPIX: 5000 / 5400 / 5700 / 8400 / 8700 / 8800

 

Si può scaricare l'aggiornamento sia della versione per windows sia per la versione Mac. Chi ancora non avesse provato Nikon Capture NX, può scaricare (dagli stessi link qui sopra) la versione di prova per 30 giorni.

Inoltre si possono trovare una serie di suggerimenti ed un tutorial per l'utilizzo di Nikon Capture NX.

 

Inoltre Nital ha comunicato che è partita un'offerta a tempo limitato per la quale nella confezioni della Nikon d3 e Nikon d300 sarà presente un product key che permetterà di far divenire la versione trial di Capture NX una versione full.

 

 

fonte: nital.it

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Shooting fashion a Roma

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shotting Il fotografo Marco Valerio (www.marcovalerio.net) organizza a Roma il prossimo giovedi 20 dicembre dalle ore 20,00 alle ore 23,00 uno shooting fashion e glamour con due modelle, Nicole e Natalia. Le modelle poseranno sia alternandosi sul set che contemporaneamente.

L'illuminazione utilizzata sarà continua a 3200° K, le modelle saranno truccate da una make-up artist professionista.

Il numero massimo dei fotografi ammessi sarà pari a 5.

Sarà rilasciata liberatoria per l'uso non commerciale delle immagini (uso portfolio anche web).

Il costo è pari a 80,00 euro.

La location si trova sulla Tuscolana, all'altezza della fermata "Numidio Quadrato" della metro "A".

 

per informazioni: marcovalerio@marcovalerio.net

 

 

fonte: notizia segnalata tramite mail

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Sigma presenta due ottiche luminose: APO 70-200mm F2.8 II EX DG MACRO HSM e APO 50-150mm F2.8 II EX DC HSM

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sigma Sigma ha presentato due nuove lenti zoom entrambe caratterizzate da una luminosità costante di f/2.8 e dal motore ad ultrasuoni.

 

Sigma APO 70-200 f/2.8 II EX DG macro HSM

Ha una minima distanza di messa a fuoco di 1 metro che consente di raggiungere il rapporto di riproduzione di 1:3.5. Equipaggiato con 2 lenti SLD (special low dispersion) e 3 lenti ELD (extraordinary low dispersion) per garantire una buona correzione delle aberrazioni. Il trattamento multi-layer è pensato per ridurre il fenomeno del flare e delle immagini fantasma che affliggono soprattutto il digitale. Il motore HSM permette una messa a fuoco veloce e silenziosa. La lunghezza dell'obiettivo non varia durante la zoomata e durante la messa a fuoco, garantendo così un'elevata manegevolezza. L'obiettivo ha a corredo anche l'anello per il fissaggio su trepiede e può essere montato insieme ai tele converter 1.4x EX DG APO o 2x EX DG APO.

 

sigma 70-200 28 II apo dg

  • 18 lenti in 15 gruppi
  • angolo coperto: 34.3° - 12.3°
  • diaframma: 9 lamelle
  • apertura minima: f/22
  • distanza di messa a fuoco minima: 1 m
  • rapporto di ingrandimento max: 1:3.5
  • diametro filtri: Ø 77 mm
  • dimensioni: Ø86.5mm X 184.4mm
  • peso: 1370 g.

 

 

Sigma APO 50-150mm F2.8 II EX DC HSM

Obiettivo DC dedicato esclusivamente alle digitali che montano un sensore ridotto (aps-c). Ha una distanza minima di messa a fuoco di 1 metro e mantiene la sua apertura di f/2.8 lungo tutta l'escursione dello zoom. Le aberrazioni cromatiche sono contenute grazie all'impiego di 4 lenti SLD (special low dispersion), mentre il flare e le immagini fantasma sono limitate con l'impiego del trattamento multi-layer delle lenti. La messa a fuoco e la zoomata avvengono con movimenti interni delle lenti che in questo modo non fanno variare la lunghezza dell'obiettivo. La messa a fuoco silenziosa è garantita dal veloce motore HSM. Anche questo 50-150 può essere equipaggiato con i tele converter 1.4x EX DG APO o 2x EX DG APO.

 

sigma 50-150 28 II apo dc
  • 18 lenti in 14 gruppi
  • angolo coperto: 27.9° - 9.5°
  • diaframma: 9 lamelle
  • apertura minima: f/22
  • distanza di messa a fuoco minima: 1m
  • rapporto di ingrandimento max: 1:5.3
  • diametro filtri: Ø67mm
  • dimensioni: Ø76.5mmX140.2mm
  • peso: 780g

 

 

fonte: sigma

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Adobe Camera Raw 4.3.1

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adobe Dopo il rilascio di Camera Raw nella versione 4.3, arriva oggi un nuovo aggiornamento che porta l'ultima versione di Camera Raw alla 4.3.1.

I cambiamenti riguardano sopratutto la gestione dei file generati con la Olympus E3 ed un problema che era sorto proprio nella versione 4.3 con i file NEF generati dalla Nikon d100.

Si possono scaricare 4 versione di Adobe Camera Raw 4.3.1:

 

fonte: dpreview.com

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Festival Internazionale di Fotografia di Napoli

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festival internazionale di fotografia di napoli Dal 7 al 16 dicembre 2007 avrà luogo la prima edizione del Festival Internazionale di Fotografia di Napoli.

Finalmente anche Napoli un prestigioso appuntamento con la Fotografia.
Grazie alla preziosa attività dell'Archivio Fotografico Parisio e di Extramondi, con il sostegno dell'Assessorato ai Beni Culturali della Provincia di Napoli e dell'Ente del Turismo, dal 7 al 16 dicembre verrà aperta la prima kermesse dedicata all'immagine.
Le principali novità d'impostazione riguardano la tematicità e la distribuzione delle mostre sul territorio provinciale.
Il tema dell'IMMIGRAZIONE, scelto per questa prima edizione, verrà declinato con un nutrito programma che prevede:

  • Concorso fotografico conclusosi il 30 settembre. I tre vincitori sono Annalisa Cimmino con Microcosmi. Comunità cingalese a Milano e a Napoli, Giovanni Melillo Kostner con Fortuna vieni da me! - Comunità cinese in Alto Adige e Patrizia Zelano con Luci dell'Islam.
  • Eventi espositivi: il primo vedrà protagonisti i tre vincitori ex equo del concorso. A questo si affiancheranno altre tre mostre: Aniello Barone con Yam; Marina Cavazza Nell'intimità della memoria. Marcinelle 1956-2006 e una selezione di immagini dell'Archivio Fotografico Parisio sull'emigrazione negli anni '50-'60, dal titolo … per terre assai lontane.
  • Incontri e giornate di studio.

 

Le mostre

  • Collettiva - raccoglie le foto dei 3 vincitori (pari merito) del concorso Immigrazione. I 3 portfoli che danno vita alla collettiva sono: Microcosmi. Comunità Cingalese a Milano e a Napoli di Annalisa Cimmino; Fortuna, vieni da me! - Comunità Cinese in Alto Adige di Giovanni Melillo Kostner; Luci dell'Islam di Patrizia Zelano.
    La collettiva si terrà presso l'Archivio Parisio, Porticato San Francesco di Paola 10 - Piazza del Plebiscito

  • YAM di Aniello Barone
    Raccoglie il lavoro che l'autore napoletano, da sempre attento alle marginalità, ha svolto a Quarto, periferia di Napoli, dal 1996 al 2002, in occasione dello Yam, festa in cui gli immigrati nigeriani celebrano la fine del raccolto (lo YAM è una specie di tubero) e l'augurio di un periodo di benessere. Il rito animista, al quale partecipano emigranti nigeriani di tutta Italia, proviene da una tribù dell'ex Biafra (Nigeria del sud).
    Barone, recatosi in Nigeria, scopre che l'usanza è cessata da alcuni anni. Quale dunque il rapporto fra migrazione e conservazione e/o perdita della tradizione ?
    LUOGO: Archivio Parisio, Porticato San Francesco di Paola 10 - Piazza del Plebiscito.

  • Nell'intimità della memoria. Marcinelle 1956-2006 di Marina Cavazza .
    Tratta invece un altro aspetto del rapporto fra memoria e fotografia. Il fatto: Belgio, 8 agosto del 1956, la più dolorosa tragedia del sottosuolo: a Marcinelle, nella miniera del Bois du Cazier, perdono la vita 260 persone di cui ben 136 italiani.
    La Cavazza, attraverso una serie di ritratti a persone, oggetti e paesaggi di oggi, proietta nel futuro, attraverso il sopravvissuto, quello che la tragedia ha spezzato. Uno struggente album di famiglia contemporaneo dal quale emergono, continue, le tracce del passato.
    LUOGO: Spazio comunale, Porticato San Francesco di Paola 7 - Piazza del Plebiscito.

  • ...per terre assai lontane.
    Selezione di fotografie dell'Archivio Fotografico Parisio riguardanti l'emigrazione italiana: immagini storiche dei nostri emigranti, degli anni Cinquanta e Sessanta dello scorso secolo, per riflettere sulle problematiche, non così dissimili, del fenomeno migratorio contemporaneo. Le fotografie, stampe moderne da negativi originali, fanno parte dell'immenso patrimonio dell'Archivio Parisio, tra le più importanti raccolte di fotografia storica e di documentazione del sud del nostro paese.
    LUOGO: Spazio comunale, Porticato San Francesco di Paola 7 - Piazza del Plebiscito.

 

Per gli incontri ed il programma completo si può visitare il sito del festival.

 

 

fonte: immagini e descrizioni delle mostre sono tratte dal sito ufficiale.

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National Geographic: in edicola il numero di dicembre

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national geographic dicembre 2007 E' arrivato in edicola il numero di dicembre del National Geographic. Vi riporto il sommario degli articoli di questo mese indicandone anche gli autori delle fotografie.

 

Malawi, lotta all'Aids 
Sui depliant turistici lo chiamano 'il caldo cuore dell'Africa': ma in questo paese, uno dei più poveri del mondo, circa un abitante su cinque è sieropositivo. Ora però la lotta contro la malattia è cominciata. Anche grazie a un progetto italiano.
Foto: Alessandro Gandolf


Dinosauri estremi
Creste ossee, piastre aguzze, corna, arti sproporzionati: uno dei più celebri scrittori americani ripercorre le capricciose (almeno all'apparenza) dinamiche dell'evoluzione nel dar vita ai più bizzarri fra i dinosauri.
Foto: Ira Block


Cowboy, la leggenda continua
La paga è misera, le condizioni sono durissime e non si va mai in vacanza. Perché allora i cowboy amano così tanto il loro lavoro?
Foto: Robb Kendrick


Gelo e terra
Da millenni, il permafrost (terreno perennemente gelato che si estende in profondità) copre vaste aree del pianeta. Oggi il riscaldamento globale sta causando il disgelo di ampi tratti di permafrost. Il rischio è di liberare grandi quantità di gas serra intrappolate nei ghiacci. E di perdere un habitat di incomparabile bellezza.
Foto: Bernhard Edmaier


Betlemme senza pace
La cittadina dove nacque Gesù è oggi uno dei luoghi più conflittuali del pianeta: gli israeliani temono l'estremismo dei suoi abitanti, la cui rabbia è alimentata dal muro di cemento che li circonda.
Foto: Christopher Anderson


Codice postale: Castelluccio di Norcia
Compaiono sulla nostra tavola almeno una volta l'anno per augurarci prosperità, ma le lenticchie più buone vengono da questo antico borgo umbro ai piedi dei Monti Sibillini.
Foto: Livia Monami

 

 

fonte: nationalgeographic.it

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FotoCult di dicembre 2007

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E' in edicola il numero di dicembre della rivista FotoCult.

Questi i principali articoli tratti dal sommario e l'editoriale:

  • fotocult dicembre 2007Anteprima / Olympus E3
    E3, la Olympus Pro

  • Dietro lo scatto
    Scontorno con storno

  • FOTO sCulture 2008
    Il bando e le nuove tracce

  • Fotofemme / Justyna Pawlowska
    Il teatro povero di Justyna

  • Intervista / David Strick
    Hollywood Uncelebrated

  • Personaggi / Mary Ellen Mark
    American Odissey

  • fotocult vivere di fotografiaPersonale
    Fausto Corsini

  • Primo contatto
    Canon Eos 1 Ds Marl III
    La sua Africa

  • In prova
    Sony Alfa 700
    L'apripista


  • In prova
    Panasonic Lumix DMC-L10
    Doppio gioco


  • Test / cellulari
    Nokia N95
    L'evoluzione continua

In questo numero di FOTO Cult vi presentiamo ben due reflex con monitor orientabile (caratteristica che fino a ieri era prerogativa delle compatte), e una di esse – come vedrete – istiga all’uso del Live View con la pervicacia di un rinnegato. A pagina 14 un distinto signore di Ivrea ci chiede di intraprendere una politica di assistenza per i tanti fotoamatori coi capelli grigi, che rischierebbero di restare in panne per la loro scarsa familiarità con i programmi di fotoelaborazione. Mio padre vorrebbe comprarsi una digitale, ma dice che anche la più elementare delle tascabili ha un profilo tecnico troppo complicato, e appena riesce a chiarirsi un minimo le idee il modello su cui ha messo gli occhi va magicamente fuori produzione. Intanto i cellulari salgono a 5 megapixel, da Cambridge esce un software di ridimensionamento “intelligente” che rimpicciolisce solo le parti meno importanti dell’immagine, e c’è sempre più gente che riscopre la Holga o il foro stenopeico. Che cosa sta succedendo? Niente di straordinario. È solo il terremoto digitale che continua a farci ballare con le sue scosse di assestamento. La rivoluzione tecnologica ha, infatti, rotto tutte le barriere e ha finito per stravolgere ogni consuetudine, dal modo in cui si inquadra alla quantità di foto che si scattano in un anno, dal rapporto fisico con l’immagine ai livelli e alle modalità di condivisione, dalla longevità commerciale di ogni singolo apparecchio alla percezione della stessa fotocamera come valore d’uso, tanto da indurre una parte del pubblico ad atteggiamenti di reazione. Inoltre ha sovvertito i codici: se dieci anni fa chi masticava di tecnica in campo fotografico parlava di grana, latitudine di posa, fedeltà cromatica, acutanza, contrasto, difetto di reciprocità, oggi si parla piuttosto di risoluzione, gamma dinamica, disturbo, aliasing, rumore termico, artefatti di compressione. Certezze incrollabili come il rapporto matematico fisso tra focale nominale e angolo di campo sono andati (o così sembra) a farsi benedire, e chi si appresta allo scatto deve ormai saper padroneggiare parametri insoliti come il bilanciamento del bianco o il livello di qualità Jpeg. Noi, come la maggior parte dei fotografi professionisti, siamo riusciti a tenere il passo aggiornandoci a tappe forzate, e i più giovani semplicemente non avvertono il problema in quanto sono nati nell’alveo del nuovo fiume; ma i fotoamatori maturi, che giustamente non vorrebbero rimanere ai margini, vivono spesso il cambiamento come l’irruzione di una realtà aliena, e guardano al nuovo ordine con l’incomprensione di un Guareschi nei confronti dei “giovani d’oggi”. Ora io credo che questo disagio non vada liquidato come un fenomeno di residualità, ma valorizzato come una preziosa testimonianza, perché ci aiuta a decifrare il segno dei tempi e sollecita una riflessione: il confronto analogico/digitale non è riducibile a una questione di qualità, come molti hanno creduto all’inizio, ma pone importanti questioni di merito. Penso in particolare al valore intrinseco dello scatto. Nella fotografia su pellicola il fotografo si fa ministro di un processo fisico basato sulle proprietà naturali dell’alogenuro d’argento, materializza una visione della realtà che ha avuto in maniera diretta, custodisce a lungo un’immagine latente, e nel frattempo assapora il clic appena eseguito come affermazione rituale della propria interazione con il mondo. Nella ripresa digitale, invece, il fotografo attiva un processo artificiale di scomposizione, trasduzione e codifica dell’immagine, la quale resta in ogni caso virtuale; se sfrutta il monitor per l’inquadratura instaura per giunta un rapporto mediato con la realtà, limitandosi a registrare quella che è già una rappresentazione della scena, e il prodotto dello scatto si svuota di ogni investimento psicologico in quanto l’immagine può essere rivista subito ed eventualmente cancellata. Mi astengo da ogni giudizio di valore, ma è evidente che simili mutazioni di approccio hanno implicazioni culturali importanti, influenzando soprattutto la considerazione che fotografo e fruitore hanno del mezzo fotografico e la dignità che ad esso viene attribuita. In un bel film di Tim Hunter (The Saint of Fort Washington, 1993), Matt Dillon si aggira fra i senzatetto di New York scattando fotografie con una vecchia Kodak senza rullino. A Cartier-Bresson “capitava” di fotografare senza macchina fotografica. Quello spirito andrebbe in qualche modo salvaguardato.

Lucio V. Mandarini

 

Inoltre, con il numero di dicembre troverete l'inserto gratuito "Speciale Vivere di Fotografia".

 

fonte: fotocult.it

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Mostra: "vite negate" - Erik Messori [reggio emilia]

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vitenegate Dal 1 dicembre sarà possibile visitare la mostra fotografica "Vite Negate" con gli scatti di Erik Messori, interamente dedicata alla vita nei canili. Lo mostra sarà allestita presso la Sala Civica del comune di Rubiera (RE) e si potrà visitare ogni week end fino al 22 dicembre prossimo.

VITE NEGATE è un progetto complessivamente intonato al reportage sociale, sviluppato attraverso una raccolta di immagini che affrontano una realtà scomoda, spesso dimenticata oppure volutamente ignorata: la vita in canile.

Le fotografie di Messori si confrontano con un tema potenzialmente “rischioso” - inflazionato in partenza dal folklore delle pur sacrosante militanze animaliste degli ultimi decenni - muovendosi in ogni caso al di fuori dell'enfasi retorica, del moralismo o della tardiva denuncia. Per una volta, grazie all'obiettivo che zooma in ed out sul pudico riserbo di una dignità canina sottratta alla strumentalizzazione, su di una chiara e semplice richiesta di ascolto - della propria storia (delle proprie storie!) e della propria sofferenza -, è il cosiddetto “miglior amico dell'uomo” a farla da protagonista, senz'altro filtro che un registro lirico capace di stemperare, pur senza risparmiarne l'evidenza, l'atrocità della vita in canile. Storie di abbandono, storie di crudeltà, vite negate appunto; l'uomo compare solo sullo sfondo del racconto in virtù della propria assenza, è qui ricondotto a responsabilità dal vuoto che si percepisce negli occhi smarriti dei veri protagonisti. Ma anche vite che esprimono determinazione, volontà di non arrendersi, bisogno ancora forte di affetto ed attenzione, speranza di redenzione. Le fotografie in bianco e nero di Messori danno semplicemente voce a sguardi che chiedono di raggiungerci da dietro le sbarre, di incrociarsi con l'intelligenza e la sensibilità di chi li vorrà cogliere. Poi si sa: ogni incontro è un'esperienza unica con possibilità di sviluppo imprevedibili.

Proprio sulla base di questa chiave di lettura, va colta tra le righe anche l’esperienza personale del fotografo, che ha accettato di calarsi nella realtà del suo progetto al prezzo della rinuncia alla – per certi versi rassicurante, comoda sicuramente – posizione di lontano osservatore. Quella neutralità che in realtà tradisce una profonda compartecipazione ai vissuti fissati su pellicola, vuole essere narrazione, articolazione di un percorso di senso, e per ciò stesso immersione, non distanza. Per strutturare il proprio lavoro, per farsi interprete di un racconto direttamente scaturito dal modo di essere e di porsi degli animali, Messori si è infatti ripetutamente misurato di persona con la scomodità, la tensione e la sofferenza di quegli ambienti, di quei luoghi del rimosso.

Gianluca Ruggerini

INFO

dal 1 al 22 dicembre 2007

presso: sala Civica del comune di Rubiera (RE)

indirizzo: via Terraglio presso parco Don Andreoli

costo: entrata libera e gratuita

orario: sabato e domenica - dalle 10.00 - 12.30 e 15.00 - 18.00

info: 0522-62.22.11

fonte: notizia segnalata via mail

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