Nasce dalla possibilità offerta dalla nuova Canon EOS 60D di modificare l'angolo dello schermo LCD posteriore della fotocamera per poter sperimentare nuove angolazioni di ripresa il concorso gratuito Canon Find Your Own Angle. Il tema del concorso è appunto la ricerca di un'angolazione diversa.
Di seguito potete trovare il regolamento del concorso. Per maggiori informazioni e per inviare le foto per partecipare potete visitare il sito ufficiale del concorso. Per partecipare avete tempo fino al 10 gennaio 2011.
il blog di informazione della FoToGrAfIa: mostre, corsi, nuovi prodotti, concorsi...! Le notizie del mondo della fotografia!
I confini dell' Urbe - Team di ricerca fotografica [roma]
Riportiamo la notizia di un progetto fotografico riguardante la città di Roma aperto a chiunque vi volesse partecipare.
fonte: comunicato stampa
Team di ricerca fotografica "I confini dell’urbe"
I confini della città si dilatano, nuovi agglomerati nascono e cambia l’identità urbana della periferia. Dal fragore del centro ci si sposta mano a mano verso il silenzio delle nuove dimensioni e tra gli spazi delle nuove architetture. Cercheremo di cogliere attraverso la macchina fotografica l’assenza e la presenza dentro la periferia romana in ogni sua forma e in ogni suo colore.
Chi: potranno partecipare gratuitamente al team di ricerca tutti gli iscritti alla Associazione Prospettiva 8 che aderiranno al Progetto
Costi: Gratuiti per gli iscritti all’Associazione.
Quando: sono previsti 1/2 incontri/laboratori mensili di sabato o domenica. Il 1° incontro sabato 22 gennaio alle h. 8.30
Durata del progetto: fino a settembre 2011
Dove: La periferia di Roma e i nuovi quartieri. Gli appuntamenti saranno direttamente in loco o a Piazza Bologna
A conclusione del lavoro di ricerca è previsto un incontro per visionare la selezione delle immagini valutando altresì la possibilità di ealizzarne una mostra collettiva.
Per poter partecipare inviare richiesta tramite a info@prospettivaotto.it con oggetto “I confini dell’Urbe”
fonte: comunicato stampa
mostra - “Su Marmo” - Maria Grazia Cantoni [sp]
Un insieme di autoritratti ed immagini astratte degli avanzi, gli scarti del lavoro dell'uomo sulle “Montagne
del Marmo”, le Alpi Apuane. Come il vedutista attraverso la camera ottica, Maria Grazia Cantoni utilizza
la macchina fotografica analogica per raccontare la poetica visione dell'artista e allo stesso tempo il lento
disgregarsi delle montagne.
“Su Marmo” è un progetto specifico sulle Alpi Apuane. Un lavoro che nasce dalla passione per questi luoghi
e che tradisce la familairità di chi li frequenta quotidianamente. Lo scatto è l'ultimo atto di un percorso di
redenzione e di riappacificazione con la terra defraudata delle sue risorse e divorata dall'interno. L'artista
documenta e interpreta, mediante la fotografia, le ferite inflitte a quella maternità prima goduta e poi
oltraggiata. L’obiettivo fotografico accoglie il dolore e in un atto riparatore lo trasforma in dono creativo.
Il risultato è un affresco dolente, spesso in bianco e nero: la materia non è metafora di sofferenza; perchè,
analogamente a ciò che accade per gli Otages di Fautrier, è essa stessa concrezione di dolore. Ma qui
l'uomo fa finalmente un passo indietro e la terra torna a essere protagonista. Lo sguardo di Maria Grazia
Cantoni è uno sguardo complice e silenzioso che cattura, lungo il cammino, i drammatici resti di un
rapporto complesso e travagliato, fino a diventare lei stessa, con tutta la sua corporeità, il tramite per un
dialogo di tipo nuovo tra lo spettatore e l'ambiente che lo circonda.
“Su Marmo” è dunque una metafora della relazione dialettica tra l'uomo e la natura. L'artista studia
l'astrazione, il ruolo dell'uomo nello sfruttamento delle montagna, lavorando graficamente la materia
in senso architettonico. Il paesaggio è estremo, ma la montagna sventrata rivela comunque qualcosa di
rassicurante, come un primordiale sentimento materno. L'immagine del marmo, materiale primo per le arti
e l'architettura diventa finalmente l'opera d'arte in sé.
INFO
da Sabato 18 dicembre a domenica 2 gennaio
indirizzo:Via Sotto Gli Uffizi, 2 – Sarzana (Sp)
orario: dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 20
costo: ingresso gratuito
web:www.graziacantoni.com
fonte: comunicato stampa
del Marmo”, le Alpi Apuane. Come il vedutista attraverso la camera ottica, Maria Grazia Cantoni utilizza
la macchina fotografica analogica per raccontare la poetica visione dell'artista e allo stesso tempo il lento
disgregarsi delle montagne.
“Su Marmo” è un progetto specifico sulle Alpi Apuane. Un lavoro che nasce dalla passione per questi luoghi
e che tradisce la familairità di chi li frequenta quotidianamente. Lo scatto è l'ultimo atto di un percorso di
redenzione e di riappacificazione con la terra defraudata delle sue risorse e divorata dall'interno. L'artista
documenta e interpreta, mediante la fotografia, le ferite inflitte a quella maternità prima goduta e poi
oltraggiata. L’obiettivo fotografico accoglie il dolore e in un atto riparatore lo trasforma in dono creativo.
Il risultato è un affresco dolente, spesso in bianco e nero: la materia non è metafora di sofferenza; perchè,
analogamente a ciò che accade per gli Otages di Fautrier, è essa stessa concrezione di dolore. Ma qui
l'uomo fa finalmente un passo indietro e la terra torna a essere protagonista. Lo sguardo di Maria Grazia
Cantoni è uno sguardo complice e silenzioso che cattura, lungo il cammino, i drammatici resti di un
rapporto complesso e travagliato, fino a diventare lei stessa, con tutta la sua corporeità, il tramite per un
dialogo di tipo nuovo tra lo spettatore e l'ambiente che lo circonda.
“Su Marmo” è dunque una metafora della relazione dialettica tra l'uomo e la natura. L'artista studia
l'astrazione, il ruolo dell'uomo nello sfruttamento delle montagna, lavorando graficamente la materia
in senso architettonico. Il paesaggio è estremo, ma la montagna sventrata rivela comunque qualcosa di
rassicurante, come un primordiale sentimento materno. L'immagine del marmo, materiale primo per le arti
e l'architettura diventa finalmente l'opera d'arte in sé.
INFO
da Sabato 18 dicembre a domenica 2 gennaio
indirizzo:Via Sotto Gli Uffizi, 2 – Sarzana (Sp)
orario: dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 20
costo: ingresso gratuito
web:www.graziacantoni.com
fonte: comunicato stampa
ALL YOU NEED IS PHOTOGRAPHY! - vendita di immagini storiche e contemporanee
Nasce a Milano un festival tutto dedicato alla vendita al grande pubblico di immagini storiche e contemporanee. L’evento inaugura il nuovo spazio di Tadino Arte Contemporanea situato in piazza Lima 3 a Milano. Ad affiancare lo spazio espositivo principale lo Showroom Garavaglia e il negozio Mostra del Poster. Obiettivo della manifestazione, che prevede 12 mostre in esposizione ed è curata da Alessandro Luigi Perna e Serena Baccaglini, è fare della fotografia oggetto d’arte e di design quotidiano. Partner dell’iniziativa l’agenzia Tips Images, gli archivi Touring Club Italiano, Fototeca Storica Ando Gilardi, Archivio Giuseppe Palmas, la onlus FotografiSenzaFrontiere, i fotografi Romano Cagnoni, Roberto Polillo, Fabrizio Lava, Damiano Andreotti, la casa editrice E20&Progetti, la rivista L’Europeo della RCS. La vendita delle foto continuerà per tutto l’anno in tutte le sedi espositive.
IL FESTIVAL - A Milano il nuovo spazio espositivo Tadino Arte Contemporanea di Piazza Lima 3 apre le porte al pubblico per la prima volta ospitando la I edizione del festival All you need is Photography – Unlimited Edition Photo Festival, manifestazione annuale tutta dedicata alla fotografia su stampa digitale in edizione illimitata. Ad affiancarlo come spazi espositivi lo showroom Garavaglia e il negozio la Mostra del Poster. Ideatore del festival Alessandro Luigi Perna, che condivide la cura e la produzione dell’evento con Serena Baccaglini. In esposizione dal 4 dicembre 2010 al 31 gennaio 2011 12 mostre di fotografia storica e contemporanea. Partner dell’iniziativa sono l’agenzia fotografica Tips Images, gli archivi Touring Club Italiano, Fototeca Storica Ando Gilardi, Archivio Giuseppe Palmas, l’associazione onlus FotografiSenzaFrontiere, i fotografi Romano Cagnoni, Roberto Polillo, Fabrizio Lava e Damiano Andreotti. A cui si aggiungono per il book-shop la casa editrice E20&Progetti e la rivista L’Europeo della RCS. Il festival si pone l’obiettivo di rendere la fotografia oggetto d’arte e di design quotidiano offrendo al grande pubblico di appassionati la possibilità di acquistare a prezzi accessibili, grazie all’offerta di stampe digitali (dalla più economica alla fine art) in edizione illimitata, immagini fotografiche storiche e contemporanee dai più begli archivi nazionali e internazionali. La vendita delle immagini continuerà per tutto l’anno in tutte le sedi espositive. A curarla sarà Alessandro Luigi Perna, che propone agli appassionati anche la possibilità di effettuare ricerche personalizzate in tutti gli archivi nazionali e internazionali. E offre inoltre consulenze per arredare con la fotografia spazi pubblici e privati.
LE MOSTRE DEGLI ARCHIVI – Nello spazio di Tadino Arte Contemporanea Tips Images propone due mostre esposte in anteprima durante la I edizione di Memorandum - Festival della Fotografia Storica di Torino e Biella: “Voto e Libertà”, dedicata alle “tostissime” suffragette inglesi che ai primi del novecento lottavano per i diritti civili delle donne e “Sotto le bombe di Hitler” che racconta, nel 60° anniversario, la Battaglia d’Inghilterra. Sempre Tips propone altre due mostre. La prima dal titolo “A Tutto Gas” dedicata all’automobilismo delle origini. La seconda dal titolo “Tips Collection” - una serie di immagini tratte da archivi inglesi tra cui molte sulle celebrità del cinema e dello spettacolo negli anni ’60 - è l’esposizione ospitata dal negozio la Mostra del Poster. Sempre nello spazio di Tadino Arte Contemporanea l’ archivio del Touring Club Italiano propone la mostra dal titolo “L’Italia delle Città – Viaggio nel Bel Paese tra ‘800 e ‘900”. In mostra immagini storiche di alcune delle più importanti città italiane (Torino, Milano, Genova, Venezia, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Palermo, etc.) dalla fine dell’ottocento alla prima guerra mondiale. Ancora negli stessi spazi la Fototeca Storica Ando Gilardi offre due mostre: “Dalla Storia con Amore” e “Ando Gilardi. Verso Sud”. La prima, già esposta alla I Edizione di Memorandum, è dedicata alla fotografia erotica con soggetti femminili a cavallo tra ‘800 e ‘900. La seconda è tratta dagli archivi personali di Ando Gilardi, conosciuto come uno dei massimi esperti di fotografia sociale in Italia, fondatore dell’archivio storico a cui ha dato il nome e autore per la CGIL negli anni ’50 del ‘900 di una serie di servizi sull’Italia.
LE MOSTRE DEI FOTOGRAFI – L’Archivio di Giuseppe Palmas, fotografo di cronaca mondana degli anni ’50 e ’60, propone la mostra “C’era una volta il cinema italiano”. In esposizione i ritratti, spesso inediti, di alcuni dei protagonisti della grande stagione del cinema nel nostro paese caratterizzata dallo stile neorealista prima e dalla commedia all’italiana poi. La mostra è divisa in due parti: la prima è esposta c/o Tadino Arte Contemporanea, la seconda c/o lo Showroom Garavaglia. Sempre in Tadino Arte Contemporanea è esposto il lavoro di Romano Cagnoni. Fotografo famoso per i suoi fotoreportage dalla guerra del Biafra, ha trascorso 30 anni della sua vita a Londra collaborando con i giornali anglosassoni più importanti. Con la mostra British Files offre al pubblico uno spaccato suggestivo e affascinante dell’Inghilterra (e di Londra in particolare) degli anni ’60 e ’70. Roberto Polillo, figlio del noto critico e storico del jazz Arrigo, con Jazz ’60 espone una serie di ritratti sui grandi protagonisti del jazz transitati in Europa negli anni '60 del ‘900. L’associazione onlus FotografiSenzaFrontiere offre invece una selezione di immagini tratte dai loro laboratori fotografici in Palestina, Saharawi e Nicaragua. In mostra le immagini degli allievi e dei maestri Giorgio Palmera ed Emiliano Scatarzi. Fabrizio Lava e Damiano Andreotti infine raccontano e interpretano la psichiatria.
INFO
DAL 4 DICEMBRE 2010 AL 31 GENNAIO 2011 A MILANO
c/o ARTE TADINO CONTEMPORANEA – SHOWROOM GARAVAGLIA – MOSTRA DEL POSTER
fonte:comunicato ricevuto tramite mail
IL FESTIVAL - A Milano il nuovo spazio espositivo Tadino Arte Contemporanea di Piazza Lima 3 apre le porte al pubblico per la prima volta ospitando la I edizione del festival All you need is Photography – Unlimited Edition Photo Festival, manifestazione annuale tutta dedicata alla fotografia su stampa digitale in edizione illimitata. Ad affiancarlo come spazi espositivi lo showroom Garavaglia e il negozio la Mostra del Poster. Ideatore del festival Alessandro Luigi Perna, che condivide la cura e la produzione dell’evento con Serena Baccaglini. In esposizione dal 4 dicembre 2010 al 31 gennaio 2011 12 mostre di fotografia storica e contemporanea. Partner dell’iniziativa sono l’agenzia fotografica Tips Images, gli archivi Touring Club Italiano, Fototeca Storica Ando Gilardi, Archivio Giuseppe Palmas, l’associazione onlus FotografiSenzaFrontiere, i fotografi Romano Cagnoni, Roberto Polillo, Fabrizio Lava e Damiano Andreotti. A cui si aggiungono per il book-shop la casa editrice E20&Progetti e la rivista L’Europeo della RCS. Il festival si pone l’obiettivo di rendere la fotografia oggetto d’arte e di design quotidiano offrendo al grande pubblico di appassionati la possibilità di acquistare a prezzi accessibili, grazie all’offerta di stampe digitali (dalla più economica alla fine art) in edizione illimitata, immagini fotografiche storiche e contemporanee dai più begli archivi nazionali e internazionali. La vendita delle immagini continuerà per tutto l’anno in tutte le sedi espositive. A curarla sarà Alessandro Luigi Perna, che propone agli appassionati anche la possibilità di effettuare ricerche personalizzate in tutti gli archivi nazionali e internazionali. E offre inoltre consulenze per arredare con la fotografia spazi pubblici e privati.
LE MOSTRE DEGLI ARCHIVI – Nello spazio di Tadino Arte Contemporanea Tips Images propone due mostre esposte in anteprima durante la I edizione di Memorandum - Festival della Fotografia Storica di Torino e Biella: “Voto e Libertà”, dedicata alle “tostissime” suffragette inglesi che ai primi del novecento lottavano per i diritti civili delle donne e “Sotto le bombe di Hitler” che racconta, nel 60° anniversario, la Battaglia d’Inghilterra. Sempre Tips propone altre due mostre. La prima dal titolo “A Tutto Gas” dedicata all’automobilismo delle origini. La seconda dal titolo “Tips Collection” - una serie di immagini tratte da archivi inglesi tra cui molte sulle celebrità del cinema e dello spettacolo negli anni ’60 - è l’esposizione ospitata dal negozio la Mostra del Poster. Sempre nello spazio di Tadino Arte Contemporanea l’ archivio del Touring Club Italiano propone la mostra dal titolo “L’Italia delle Città – Viaggio nel Bel Paese tra ‘800 e ‘900”. In mostra immagini storiche di alcune delle più importanti città italiane (Torino, Milano, Genova, Venezia, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Palermo, etc.) dalla fine dell’ottocento alla prima guerra mondiale. Ancora negli stessi spazi la Fototeca Storica Ando Gilardi offre due mostre: “Dalla Storia con Amore” e “Ando Gilardi. Verso Sud”. La prima, già esposta alla I Edizione di Memorandum, è dedicata alla fotografia erotica con soggetti femminili a cavallo tra ‘800 e ‘900. La seconda è tratta dagli archivi personali di Ando Gilardi, conosciuto come uno dei massimi esperti di fotografia sociale in Italia, fondatore dell’archivio storico a cui ha dato il nome e autore per la CGIL negli anni ’50 del ‘900 di una serie di servizi sull’Italia.
LE MOSTRE DEI FOTOGRAFI – L’Archivio di Giuseppe Palmas, fotografo di cronaca mondana degli anni ’50 e ’60, propone la mostra “C’era una volta il cinema italiano”. In esposizione i ritratti, spesso inediti, di alcuni dei protagonisti della grande stagione del cinema nel nostro paese caratterizzata dallo stile neorealista prima e dalla commedia all’italiana poi. La mostra è divisa in due parti: la prima è esposta c/o Tadino Arte Contemporanea, la seconda c/o lo Showroom Garavaglia. Sempre in Tadino Arte Contemporanea è esposto il lavoro di Romano Cagnoni. Fotografo famoso per i suoi fotoreportage dalla guerra del Biafra, ha trascorso 30 anni della sua vita a Londra collaborando con i giornali anglosassoni più importanti. Con la mostra British Files offre al pubblico uno spaccato suggestivo e affascinante dell’Inghilterra (e di Londra in particolare) degli anni ’60 e ’70. Roberto Polillo, figlio del noto critico e storico del jazz Arrigo, con Jazz ’60 espone una serie di ritratti sui grandi protagonisti del jazz transitati in Europa negli anni '60 del ‘900. L’associazione onlus FotografiSenzaFrontiere offre invece una selezione di immagini tratte dai loro laboratori fotografici in Palestina, Saharawi e Nicaragua. In mostra le immagini degli allievi e dei maestri Giorgio Palmera ed Emiliano Scatarzi. Fabrizio Lava e Damiano Andreotti infine raccontano e interpretano la psichiatria.
INFO
DAL 4 DICEMBRE 2010 AL 31 GENNAIO 2011 A MILANO
c/o ARTE TADINO CONTEMPORANEA – SHOWROOM GARAVAGLIA – MOSTRA DEL POSTER
fonte:comunicato ricevuto tramite mail
update firmware per Canon EOS 60D
E' stato rilasciato un aggiornamento del firmware per la Canon EOS 60D.
L'aggiornamento (che fa giungere il firmware alla versione 1.0.8) risolve alcuni problema che si sono riscontrati con l'utilizzo di questi obiettivi: a) EF300/4 L IS USM - b) EF28-135/3.5-5.6 IS USM - c) EF75-300/4-5.6 IS USM - d) EF100-400/4.5-5.6 L IS USM
L'aggiornamento è disponibile sul sito ufficiale della Canon. Vi ricordiamo che dovete prestare la massima attenzione a quest'operazione perchè se non eseguita correttamente potrebbe comportare l'inutilizzo della fotocamera.
fonte:sito ufficiale canon
L'aggiornamento (che fa giungere il firmware alla versione 1.0.8) risolve alcuni problema che si sono riscontrati con l'utilizzo di questi obiettivi: a) EF300/4 L IS USM - b) EF28-135/3.5-5.6 IS USM - c) EF75-300/4-5.6 IS USM - d) EF100-400/4.5-5.6 L IS USM
L'aggiornamento è disponibile sul sito ufficiale della Canon. Vi ricordiamo che dovete prestare la massima attenzione a quest'operazione perchè se non eseguita correttamente potrebbe comportare l'inutilizzo della fotocamera.
fonte:sito ufficiale canon
mostra - Tutte le strade... [roma]
Dopo anni di lavoro con artisti internazionali la ARTROM Home Gallery, Artist Presentation Space si apre per la prima volta esclusivamente agli artisti romani.
Alla mostra saranno presenti 6 artisti provenienti da percorsi creativi diversi ma con in comune il territorio geografico romano in cui si esprimono.
Roma non vuole essere il tema dell’evento, bensì quel filo conduttore che unisce gli artisti in uno scenario aperto e vario. La romanità delle opere in mostra è la voce di una creatività contemporanea nella Città Eterna.
Contemporaneo è anche lo spirito di ricerca degli artisti pronti ad esplorare nuove prospettive visive, a mettere in discussione i parametri cognitivi classici, a relativizzare i punti di vista.
Chiave di lettura dell’intera esposizione è la relatività dello sguardo umano presente nel percorso di tutti e sei gli artisti. Dalle opere di Luca Giannini, in cui emerge con forza l’interrogativo su cosa sia la materia e sull’imperfezione dello sguardo umano, passiamo ai lavori di Zefram dove il reale diventa trampolino verso orizzonti impossibili e dove l’onirico si materializza in fotografie surrealistiche. Nella stessa stanza sono presentati i lavori di Mariagrazia Dardanelli in cui ancora una volta ci è permesso di vedere, attraverso fotografie scattate con tempi lunghi, giochi di luci altrimenti invisibili.
Seguono poi i lavori fotografici di Paola Marinelli, artista ancora emergente e dedita anch’essa alla trasfigurazione dei dettagli della natura che quotidianamente sfuggono allo sguardo umano.
Nella stanza interna sono presentati i lavori di screen printing di Viviana Mauriello. Qui all’osservatore è offerta la possibilità di giocare col proprio punto di vista scegliendo di cogliere i paesaggi naturali in uno sguardo d’insieme o di perdersi nell’abbondanza dei dettagli scoprendoli formati interamente da mani umane.
Lo spazio per le installazioni è dedicato al progetto di Living in a Box di Marco Tullio Dentale. Anche qui il punto di partenza è l’occhio umano sicuro di vedere, attraverso il video, sequenze di eventi e subito stupito nel realizzare che tali eventi mai si sono verificati, ma appartengono ad immagini statiche.
INFO
08 Dicembre 2010 - 12 Febbraio 2011
presso: Artrom Gallery
indirizzo: via Faiti, 6 - Roma
costo: ingresso libero
web: http://www.artromevents.com
fonte: sito ufficiale
Alla mostra saranno presenti 6 artisti provenienti da percorsi creativi diversi ma con in comune il territorio geografico romano in cui si esprimono.
Roma non vuole essere il tema dell’evento, bensì quel filo conduttore che unisce gli artisti in uno scenario aperto e vario. La romanità delle opere in mostra è la voce di una creatività contemporanea nella Città Eterna.
Contemporaneo è anche lo spirito di ricerca degli artisti pronti ad esplorare nuove prospettive visive, a mettere in discussione i parametri cognitivi classici, a relativizzare i punti di vista.
Chiave di lettura dell’intera esposizione è la relatività dello sguardo umano presente nel percorso di tutti e sei gli artisti. Dalle opere di Luca Giannini, in cui emerge con forza l’interrogativo su cosa sia la materia e sull’imperfezione dello sguardo umano, passiamo ai lavori di Zefram dove il reale diventa trampolino verso orizzonti impossibili e dove l’onirico si materializza in fotografie surrealistiche. Nella stessa stanza sono presentati i lavori di Mariagrazia Dardanelli in cui ancora una volta ci è permesso di vedere, attraverso fotografie scattate con tempi lunghi, giochi di luci altrimenti invisibili.
Seguono poi i lavori fotografici di Paola Marinelli, artista ancora emergente e dedita anch’essa alla trasfigurazione dei dettagli della natura che quotidianamente sfuggono allo sguardo umano.
Nella stanza interna sono presentati i lavori di screen printing di Viviana Mauriello. Qui all’osservatore è offerta la possibilità di giocare col proprio punto di vista scegliendo di cogliere i paesaggi naturali in uno sguardo d’insieme o di perdersi nell’abbondanza dei dettagli scoprendoli formati interamente da mani umane.
Lo spazio per le installazioni è dedicato al progetto di Living in a Box di Marco Tullio Dentale. Anche qui il punto di partenza è l’occhio umano sicuro di vedere, attraverso il video, sequenze di eventi e subito stupito nel realizzare che tali eventi mai si sono verificati, ma appartengono ad immagini statiche.
INFO
08 Dicembre 2010 - 12 Febbraio 2011
presso: Artrom Gallery
indirizzo: via Faiti, 6 - Roma
costo: ingresso libero
web: http://www.artromevents.com
fonte: sito ufficiale
mostra - Era Sicilia [palermo]
Una mostra e un libro sulla storia della fotografia siciliana, dalle origini fino ai primi anni del Novecento, ideale continuazione di “Era Palermo” (2008).
L’ormai tradizionale grande mostra di Natale di Lanterna Magica è questa volta dedicata all’intera Sicilia, presentando assieme alle immagini non ancora esposte di Palermo, anche quelle delle altre città: Messina, prima e subito dopo il terremoto, Catania e l’Etna, Siracusa e la Magna Grecia, Agrigento, Selinunte e Segesta, il trapanese e le località dell’interno, le isole Eolie.
Oltre ad essere rappresentativa di tutti i maggiori fotografi che hanno operato in Sicilia (anche quelli con studio in altre località italiane e gli stranieri di passaggio), la mostra offre una visione quasi completa delle diverse tecniche di stampa d’epoca: carte salate, albumine da negativo al collodio umido e secco, aristotipi, platinotipie e carte alla gelatina bromuro d’argento.
Tutte le immagini in esposizione sono originali fotografie vintage d’epoca.
Il libro/catalogo pubblicato in occasione della mostra è dedicato al vasto pubblico di lettori interessati alla storia, alle immagini e alle tradizioni siciliane, e ai collezionisti.
Sulla scia del grande successo del volume Era Palermo, di cui ha mantenuto il formato e la struttura, Era Sicilia riporta circa centosessanta immagini d’epoca stampate in quadricromia per rendere al meglio le tonalità originali. Molte fotografie sono affiancate da brani di testo riferiti ai luoghi, tratti dai libri dei grandi viaggiatori del passato. Inoltre, per aiutare i collezionisti nell’identificazione, nella scelta e nella valutazione delle foto antiche, ogni immagine pubblicata è accompagnata da una esauriente didascalia che riporta oltre al nome e ai dati tecnici della fotografia, anche un indice di valore sintetizzato da simboli grafici ad indicare la fascia di prezzo a cui appartiene l’originale.
I fotografi
Fratelli Alinari e Studio Brogi, Giuseppe Bruno, Gustave Eugène Chauffourier, Luca Comerio, Giovanni Crupi, Willy Dose, Eugenio Interguglielmi, Mauro Ledru, Tommaso Leone, G. Militello, Francesco Pelos, Pietro Regis, Robert Rive, Eugène Sevaistre, Giorgio Sommer, F.lli Tagliarini, Camillo Valvo, Wilhelm Von Gloeden.
I Luoghi
Messina prima e dopo il terremoto, Lipari ed isole Eolie, Taormina, Catania, Randazzo, l’Etna, Siracusa, Agrigento, Enna, Caltanissetta, Palermo, Calascibbetta, Bivona, Mussomeli, Calatafimi, Alcamo, Segesta, Selinunte, Trapani, Erice, Marsala, Pesca del Tonno (Mattanza).
INFO
8 Dicembre 2010 - 28 Gennaio 2011
presso: Galleria Lanterna Magica
indirizzo: via Goethe, 43 - Palermo
orario: da Lunedì a Sabato ore 16:00-19:30
costo: ingresso libero
web: sito ufficiale
fonte: sito ufficiale
L’ormai tradizionale grande mostra di Natale di Lanterna Magica è questa volta dedicata all’intera Sicilia, presentando assieme alle immagini non ancora esposte di Palermo, anche quelle delle altre città: Messina, prima e subito dopo il terremoto, Catania e l’Etna, Siracusa e la Magna Grecia, Agrigento, Selinunte e Segesta, il trapanese e le località dell’interno, le isole Eolie.
Oltre ad essere rappresentativa di tutti i maggiori fotografi che hanno operato in Sicilia (anche quelli con studio in altre località italiane e gli stranieri di passaggio), la mostra offre una visione quasi completa delle diverse tecniche di stampa d’epoca: carte salate, albumine da negativo al collodio umido e secco, aristotipi, platinotipie e carte alla gelatina bromuro d’argento.
Tutte le immagini in esposizione sono originali fotografie vintage d’epoca.
Il libro/catalogo pubblicato in occasione della mostra è dedicato al vasto pubblico di lettori interessati alla storia, alle immagini e alle tradizioni siciliane, e ai collezionisti.
Sulla scia del grande successo del volume Era Palermo, di cui ha mantenuto il formato e la struttura, Era Sicilia riporta circa centosessanta immagini d’epoca stampate in quadricromia per rendere al meglio le tonalità originali. Molte fotografie sono affiancate da brani di testo riferiti ai luoghi, tratti dai libri dei grandi viaggiatori del passato. Inoltre, per aiutare i collezionisti nell’identificazione, nella scelta e nella valutazione delle foto antiche, ogni immagine pubblicata è accompagnata da una esauriente didascalia che riporta oltre al nome e ai dati tecnici della fotografia, anche un indice di valore sintetizzato da simboli grafici ad indicare la fascia di prezzo a cui appartiene l’originale.
I fotografi
Fratelli Alinari e Studio Brogi, Giuseppe Bruno, Gustave Eugène Chauffourier, Luca Comerio, Giovanni Crupi, Willy Dose, Eugenio Interguglielmi, Mauro Ledru, Tommaso Leone, G. Militello, Francesco Pelos, Pietro Regis, Robert Rive, Eugène Sevaistre, Giorgio Sommer, F.lli Tagliarini, Camillo Valvo, Wilhelm Von Gloeden.
I Luoghi
Messina prima e dopo il terremoto, Lipari ed isole Eolie, Taormina, Catania, Randazzo, l’Etna, Siracusa, Agrigento, Enna, Caltanissetta, Palermo, Calascibbetta, Bivona, Mussomeli, Calatafimi, Alcamo, Segesta, Selinunte, Trapani, Erice, Marsala, Pesca del Tonno (Mattanza).
INFO
8 Dicembre 2010 - 28 Gennaio 2011
presso: Galleria Lanterna Magica
indirizzo: via Goethe, 43 - Palermo
orario: da Lunedì a Sabato ore 16:00-19:30
costo: ingresso libero
web: sito ufficiale
fonte: sito ufficiale
mostra - Il mare a Roma; l'arte, l'acqua, la luce [roma]
Segnaliamo la notizia di una mostra collettiva che si svolgerà a Roma dal 17 al 19 dicembre 2010. La mostra è organizzata dall'associazione fotografico FotoIncontro e ha titolo Il mare a Roma; l'arte, l'acqua, la luce. L'inaugurazione avverrà alla presenza Giovanna Zanni il 18 dicembre 2010 alle ore 18.30 presso la sala espositiva Il tempio dei 5 elementi.
INFO
dal 17 al 19 dicembre 2010
presso: Il tempio dei 5 elementi
indirizzo: via Virgilio Melandri 36/5 (I piano) - Roma
costo:entrata libera
fonte:comunicato ricevuto via mail
INFO
dal 17 al 19 dicembre 2010
presso: Il tempio dei 5 elementi
indirizzo: via Virgilio Melandri 36/5 (I piano) - Roma
costo:entrata libera
fonte:comunicato ricevuto via mail
mostra - 26 vintage prints - Gabriele Basilico [milano]
E' iniziata il 2 dicembre una mostra personale di Gabriele Basilico presso lo Studio Genziani di Milano. Di seguito il comunicato:
La mostra presenterà il lavoro del fotografo, riscoprendo, attraverso la selezione di 26 vintage prints, formato 30x40 cm., tre suoi progetti famosi: Bord de mer 1984-85, Porti di mare 1982-88 e Beirut 1991.
Due delle sequenze che compongono questa mostra sono tratte da incarichi internazionali. La Mission Photographique de la DATAR 1984-85, mandato governativo affidato a un gruppo internazionale di fotografi con lo scopo di rappresentare la trasformazione del paesaggio francese, ha prodotto la serie Bord de mer realizzata sulle coste di Normandia, Picardia, e Nord-Pas de Calais. In seguito, la Missione Beirut del 1991 testimonia la devastazione subita dalla città libanese alla fine della guerra civile durata quindici anni.
Le immagini di Porti di mare derivano invece da una ricerca personale realizzata negli anni ’80 sulle città portuali europee.
Gabriele Basilico è nato nel 1944 a Milano, dove vive e lavora. Architetto di formazione, Basilico dagli anni ’70 si è dedicato completamente all’attività di fotografo, concentrando il suo sguardo sul paesaggio urbano. È considerato uno dei maestri della fotografia contemporanea, e’ stato insignito di molti premi e le sue opere fanno parte di prestigiose collezioni pubbliche e private italiane e internazionali.
Gabriele Basilico ha partecipato a molti progetti di documentazione in Italia e all’estero che hanno generato mostre personali e collettive in tutto il mondo. Tra le più recenti, citiamo “Istanbul 05 010” alla Fondazione Stelline di Milano e “Le Arti di Piranesi” alla Fondazione Cini di Venezia.
Tra le ultime pubblicazioni dedicate al suo lavoro si ricordano: Gabriele Basilico, “Architetture, città, visioni: riflessioni sulla fotografia”, Bruno Mondadori, Milano 2007; “Gabriele Basilico Silicon Valley”, Skira, Milano 2008; “Intercity”, La Fabrica, Madrid 2008; “Mosca Verticale”, Federico Motta Editore, Milano 2008; “Gabriele Basilico Roma”, Baldini Castoldi Dalai, Milano 2008; “Milano ritratti di fabbriche”, Federico Motta Editore, Milano 2009; “Istanbul 05 010”, Corraini Edizioni, Mantova 2010.
INFO
fino al 12 febbraio 2011
presso: Studio Genziani - Milano
indirizzo:via Eustachi, 10
orario:dal martedì al sabato, dalle 15.00 alle 19.30. La mattina su appuntamento.
web:http://www.studioguenzani.it
fonte:sito dello spazio espositivo
La mostra presenterà il lavoro del fotografo, riscoprendo, attraverso la selezione di 26 vintage prints, formato 30x40 cm., tre suoi progetti famosi: Bord de mer 1984-85, Porti di mare 1982-88 e Beirut 1991.
Due delle sequenze che compongono questa mostra sono tratte da incarichi internazionali. La Mission Photographique de la DATAR 1984-85, mandato governativo affidato a un gruppo internazionale di fotografi con lo scopo di rappresentare la trasformazione del paesaggio francese, ha prodotto la serie Bord de mer realizzata sulle coste di Normandia, Picardia, e Nord-Pas de Calais. In seguito, la Missione Beirut del 1991 testimonia la devastazione subita dalla città libanese alla fine della guerra civile durata quindici anni.
Le immagini di Porti di mare derivano invece da una ricerca personale realizzata negli anni ’80 sulle città portuali europee.
Gabriele Basilico è nato nel 1944 a Milano, dove vive e lavora. Architetto di formazione, Basilico dagli anni ’70 si è dedicato completamente all’attività di fotografo, concentrando il suo sguardo sul paesaggio urbano. È considerato uno dei maestri della fotografia contemporanea, e’ stato insignito di molti premi e le sue opere fanno parte di prestigiose collezioni pubbliche e private italiane e internazionali.
Gabriele Basilico ha partecipato a molti progetti di documentazione in Italia e all’estero che hanno generato mostre personali e collettive in tutto il mondo. Tra le più recenti, citiamo “Istanbul 05 010” alla Fondazione Stelline di Milano e “Le Arti di Piranesi” alla Fondazione Cini di Venezia.
Tra le ultime pubblicazioni dedicate al suo lavoro si ricordano: Gabriele Basilico, “Architetture, città, visioni: riflessioni sulla fotografia”, Bruno Mondadori, Milano 2007; “Gabriele Basilico Silicon Valley”, Skira, Milano 2008; “Intercity”, La Fabrica, Madrid 2008; “Mosca Verticale”, Federico Motta Editore, Milano 2008; “Gabriele Basilico Roma”, Baldini Castoldi Dalai, Milano 2008; “Milano ritratti di fabbriche”, Federico Motta Editore, Milano 2009; “Istanbul 05 010”, Corraini Edizioni, Mantova 2010.
INFO
fino al 12 febbraio 2011
presso: Studio Genziani - Milano
indirizzo:via Eustachi, 10
orario:dal martedì al sabato, dalle 15.00 alle 19.30. La mattina su appuntamento.
web:http://www.studioguenzani.it
fonte:sito dello spazio espositivo
mostra - 'O vero Napoli nel mirino - aa.vv. [napoli]
La verità di Napoli è destinata per ragioni addirittura antropologiche ad apparire come qualcosa di straordinario, nel bene e nel male. E la fotografia sembra in grado di registrare meglio e più di altri linguaggi creativi ciò che tutti i visitatori sanno per esperienza, e cioè che in questa città accade molto spesso il miracolo di incontrare una realtà che, se arriva alla verità, è sempre per eccesso. Sarebbe da chiedersi, infatti, se non sia proprio nel conflitto irrisolto tra ciò che appare reale e ciò che si dice vero il senso ultimo della città.
Il viaggio di questa mostra tra i vicoli antichi e le periferie postmoderne, tra soggettività e figure paradigmatiche, sempre eccessive (gli ultras, i "femminielli", le statue, le montagne d'immondizia, gli attori, i registi, gli sposi, i fantasmi, gli esclusi, i morti ammazzati) è un percorso circolare, che riconduce lo sguardo al punto d'incrocio sempre un po' folle tra realtà e verità. Quando la fotografia ci dice "ciò è stato" a Napoli, nasce il dubbio che non sia "esattamente questo" quello che vediamo, benché sia del tutto evidente. Il titolo 'O VERO!' è l'espressione dialettale di questa incertezza, il modo più originario di segnalare lo stupore per una realtà effettiva che si mostra apparendo incredibile, mentre l'immagine dello schieramento di polizia in difficoltà davanti ai fuochi d'artificio – simbolo della mostra - è la prova di come la finzione possa determinare un effetto evidentemente reale.
Questa mostra, al Madre dal 3 dicembre al 10 gennaio, vuole anche dirci che, nonostante la crisi drammatica che Napoli sta attraversando negli ultimi anni, qualcosa rimane, e che questo qualcosa è la volontà di guardare le cose in faccia, di non mentirsi e di non lasciare che ancora ci si menta. E che su questo si può costruire, da questo si può ricominciare a lavorare sul futuro.
INFO
dal 3 dicembre 2010 al 10 gennaio 2011
presso:Museo Madre - Napoli
indirizzo:via Settembrini
web:http://www.museomadre.it/
fonte: sito del museo
Il viaggio di questa mostra tra i vicoli antichi e le periferie postmoderne, tra soggettività e figure paradigmatiche, sempre eccessive (gli ultras, i "femminielli", le statue, le montagne d'immondizia, gli attori, i registi, gli sposi, i fantasmi, gli esclusi, i morti ammazzati) è un percorso circolare, che riconduce lo sguardo al punto d'incrocio sempre un po' folle tra realtà e verità. Quando la fotografia ci dice "ciò è stato" a Napoli, nasce il dubbio che non sia "esattamente questo" quello che vediamo, benché sia del tutto evidente. Il titolo 'O VERO!' è l'espressione dialettale di questa incertezza, il modo più originario di segnalare lo stupore per una realtà effettiva che si mostra apparendo incredibile, mentre l'immagine dello schieramento di polizia in difficoltà davanti ai fuochi d'artificio – simbolo della mostra - è la prova di come la finzione possa determinare un effetto evidentemente reale.
Questa mostra, al Madre dal 3 dicembre al 10 gennaio, vuole anche dirci che, nonostante la crisi drammatica che Napoli sta attraversando negli ultimi anni, qualcosa rimane, e che questo qualcosa è la volontà di guardare le cose in faccia, di non mentirsi e di non lasciare che ancora ci si menta. E che su questo si può costruire, da questo si può ricominciare a lavorare sul futuro.
INFO
dal 3 dicembre 2010 al 10 gennaio 2011
presso:Museo Madre - Napoli
indirizzo:via Settembrini
web:http://www.museomadre.it/
fonte: sito del museo
Nikon D7000 - intervista a Luca Conforti di Nital
E' stata pubblicata sul portale ZMphoto la videointervista a Luca Conforti di Nital in cui presenta la Nikon D7000. Potete trovare il video qui sotto. Per chi non conoscesse le caratteristiche di questa macchina, sotto l'intervista trovate il video di presentazione della D7000 e di seguito le principali caratteristiche della fotocamera.
Intervista a Luca Conforti realizzata da ZMphoto
Presentazione della Nikon D7000
Caratteristiche della fotocamera dal comunicato ufficiale
Intervista a Luca Conforti realizzata da ZMphoto
Presentazione della Nikon D7000
Caratteristiche della fotocamera dal comunicato ufficiale
riviste - sguardi on line novembre 2010
Vi riportiamo l'editoriale di novembre 2010 della rivista on-line "sguardi" di cui è direttore Antonio Politano. Il numero è uno speciale viaggio in Italia.
Potete trovare la rivista sul sito dedicato.
fonte: sito ufficiale
Concorsi, collezionismo, inviati (in una Calabria contemporanea, nell'altrove solitario del Matese, nel Veneto della speranza contro la malattia), un viaggio nell'Italia sotterranea e uno in un villaggio africano seguendo una onlus italiana, tre maestri come Fellini, Giacomelli e Jodice.
Sono gli ingredienti di questo numero di Sguardi dedicato al Viaggio in Italia, il paese "dove fioriscono i limoni" di goethiana memoria, ma anche un grande interesse per la fotografia che fa arrivare oltre 15 mila immagini alla terza edizione del concorso del National Geographic Italia. Ce ne parla, nell'intervista del numero, Marco Pinna, storico redattore dell'edizione italiana del magazine, appassionato esperto di fotogiornalismo.
In Italia cresce anche l'attenzione verso il collezionismo fotografico, un mercato - quello delle "opere fotografiche" - in espansione e crescita come affermano Denis Curti e Sara Dolfi Agostini, curatori di un vademecum utilissimo per orientarsi nel mondo del collezionismo, tra fotografia e arte contemporanea, gallerie, musei e collezioni private, in Italia e all'estero.
Tre inviati ci portano a sud, centro e nord. Massimiliano Palumbo (sud) ha ripercorso le tracce dello scrittore inglese Norman Douglas e, con i suoi reportage di foto e testi, ha fatto diventare contemporanea l'Old Calabria di cento anni fa. Francesco Fossa (centro) ha scelto di riandare nei territori della sua adolescenza e propone un Matese dai toni neorealisti, come sottolinea Paolo Rumiz nel testo che accompagna le sue immagini. È sempre difficile trattare un tumore, è sempre difficile parlarne, raccontarlo: Pierpaolo Mittica ha seguito alcuni pazienti anziani in cura presso il Dipartimento di Oncologia Medica di Aviano, nei reparti clinici come nei luoghi casalinghi, per narrare con tinte forti e colori saturi la loro dignità e voglia di vivere.
Poi, un viaggio vicino - sottoterra - e uno lontano. Fabrizio Ardito ci porta al di sotto di colline, vie e piazze delle nostre città, in un mondo sotterraneo accessibile da tombini, cantine e porticine, di mitrei e catacombe, acquedotti e cisterne, cave e rifugi. Elena Givone ha invece seguito l'invito di Alì 2000 Onlus e realizzato con i bambini di alcuni villaggi Dogon in Mali un racconto fotografico fatto di ritratti, natura, scatole magiche.
Nelle news, infine, tre maestri: Federico Fellini, Mario Giacomelli, Mimmo Jodice. Tra cinema e fotografia, la mostra-omaggio Laboratorio Fellini, in occasione del Festival Internazionale del Film di Roma, nel cinquantesimo anniversario de La Dolce Vita e a novant'anni dalla nascita di Federico Fellini. A dieci anni dalla scomparsa di Mario Giacomelli, dieci frammenti fotografici e poetici del maestro presentati alla Galleria Portfolio di Senigallia. L'itinerario fotografico di Mimmo Jodice a Pompei, da segnalare in questi giorni di triste attualità, inedite fotografie in bianco e nero accompagnate da testi di scrittori sulle tracce del Grand Tour che interpretano e rivisitano la classicità attraverso la letteratura e l'occhio fotografico.
Buoni viaggi in Italia, con Sguardi.
Potete trovare la rivista sul sito dedicato.
fonte: sito ufficiale
evento - presentazione libro Beirut Nocturne - Giulio Rimondi [bologna]
Parlare, raccontare Beirut non è semplice senza cadere in luoghi comuni. Quello che mi piace delle foto di Giulio è sicuramente quella statica vitalità che ne traspare Renato Miracco, critico Una Beirut notturna, senza puttane, senza neon rutilanti, senza festa, neanche finta, neanche recitata, abitata da uomini e donne soli. Il nero che dilaga diventa piuttosto un silenzio.
Ferdinando Scianna, fotografo
Venerdì 17 dicembre 2010, a partire dalle ore 19.30, presso la sede del centro di fotografia Spazio Labo’, via Frassinago 43/2c a Bologna, si svolgerà la presentazione del libro Beirut Nocturne (Ed. Charta, 2010), esordio editoriale del giovane fotografo bolognese Giulio Rimondi che sarà presente all’incontro insieme a Claudio Marra, docente di storia della fotografia. In quest’occasione, accanto ad una performance sonora in bilico fra tradizione classica araba e registrazioni noise della notte libanese (Mirco Mungari e Faysal Bibi), verranno proiettati video d’artista realizzati da Giulio Rimondi in collaborazione con Memoria Films di Beirut. L’evento è gratuito ed aperto al pubblico.
Beirut Nocturne è un notturno libanese, una Beirut al nero in 43 scatti.
Nella stazione deserta, alle 4 del mattino, una famiglia aspetta un bus per la Turchia. Un guardiano notturno accende un’altra sigaretta. Una mendicante araba siede davanti alla moschea. Le immagini di Beirut Nocturne sono immerse in un nero dilagante, accompagnate solamente dai versi dell'anziano poeta libanese Christian Ghazi, che con i suoi testi ha incorniciato il lavoro del fotografo.
Atmosfere intime, solitudini e il ricordo tormentoso della guerra, nessuna traccia della Beirut famosa del divertimento, della ricchezza e del sesso, ma una città notturna e silenziosa in cui emergono, illuminate per un attimo, persone e scene di vita marginali.
Il libro, realizzato tra l’autunno 2009 e la primavera 2010, nasce dalla collaborazione e dall’amicizia tra il giovane reporter e l’anziano poeta libanese, che con quest’opera hanno cercato di instaurare un legame unico tra immagine e testo, creando una nuova forma di “didascalia poetica” in cui i versi si mescolano alla grana densa delle fotografie, tutte realizzate in bianco e nero, scandendo i temi e le sezioni del libro.
Il progetto Beirut Nocturne, con introduzione a cura di Renato Miracco e presentazione di Ferdinando Scianna, è pubblicato in volume da Charta e sara’ distribuito internazionalmente a partire da gennaio 2011.
Gli scatti che compongono il libro Beirut Nocturne daranno inoltre vita ad una serie di mostre in gallerie d’arte e spazi pubblici tra Milano, Parigi, New York, Washington e Beirut.
La prima esposizione, prevista per marzo 2011 presso la Gallerie Lucie Weill & Seligmann di Parigi, mentre l’ultima prevista per settembre 2011 negli spazi della celebre Leica Gallery di Broadway a New York. Nel progetto è coinvolto anche l’Istituto Italiano di Cultura di Beirut che curera’ la presentazione del libro nella capitale libanese, mentre la mostra è prevista per luglio 2011 presso il rinomato Espace Kettaneh Kunigk di Beirut, in collaborazione con Galerie Tanit di Monaco di Baviera.
info: www.spaziolabo.it
fonte: comunicato ufficiale
Ferdinando Scianna, fotografo
Venerdì 17 dicembre 2010, a partire dalle ore 19.30, presso la sede del centro di fotografia Spazio Labo’, via Frassinago 43/2c a Bologna, si svolgerà la presentazione del libro Beirut Nocturne (Ed. Charta, 2010), esordio editoriale del giovane fotografo bolognese Giulio Rimondi che sarà presente all’incontro insieme a Claudio Marra, docente di storia della fotografia. In quest’occasione, accanto ad una performance sonora in bilico fra tradizione classica araba e registrazioni noise della notte libanese (Mirco Mungari e Faysal Bibi), verranno proiettati video d’artista realizzati da Giulio Rimondi in collaborazione con Memoria Films di Beirut. L’evento è gratuito ed aperto al pubblico.
Beirut Nocturne è un notturno libanese, una Beirut al nero in 43 scatti.
Nella stazione deserta, alle 4 del mattino, una famiglia aspetta un bus per la Turchia. Un guardiano notturno accende un’altra sigaretta. Una mendicante araba siede davanti alla moschea. Le immagini di Beirut Nocturne sono immerse in un nero dilagante, accompagnate solamente dai versi dell'anziano poeta libanese Christian Ghazi, che con i suoi testi ha incorniciato il lavoro del fotografo.
Atmosfere intime, solitudini e il ricordo tormentoso della guerra, nessuna traccia della Beirut famosa del divertimento, della ricchezza e del sesso, ma una città notturna e silenziosa in cui emergono, illuminate per un attimo, persone e scene di vita marginali.
Il libro, realizzato tra l’autunno 2009 e la primavera 2010, nasce dalla collaborazione e dall’amicizia tra il giovane reporter e l’anziano poeta libanese, che con quest’opera hanno cercato di instaurare un legame unico tra immagine e testo, creando una nuova forma di “didascalia poetica” in cui i versi si mescolano alla grana densa delle fotografie, tutte realizzate in bianco e nero, scandendo i temi e le sezioni del libro.
Il progetto Beirut Nocturne, con introduzione a cura di Renato Miracco e presentazione di Ferdinando Scianna, è pubblicato in volume da Charta e sara’ distribuito internazionalmente a partire da gennaio 2011.
Gli scatti che compongono il libro Beirut Nocturne daranno inoltre vita ad una serie di mostre in gallerie d’arte e spazi pubblici tra Milano, Parigi, New York, Washington e Beirut.
La prima esposizione, prevista per marzo 2011 presso la Gallerie Lucie Weill & Seligmann di Parigi, mentre l’ultima prevista per settembre 2011 negli spazi della celebre Leica Gallery di Broadway a New York. Nel progetto è coinvolto anche l’Istituto Italiano di Cultura di Beirut che curera’ la presentazione del libro nella capitale libanese, mentre la mostra è prevista per luglio 2011 presso il rinomato Espace Kettaneh Kunigk di Beirut, in collaborazione con Galerie Tanit di Monaco di Baviera.
info: www.spaziolabo.it
fonte: comunicato ufficiale
evento - Incontro con Postcart Edizioni: Sandro Iovine dialoga con Claudio Corrivetti [bologna]
Continua la rassegna organizzata da Spazio Labò di Bologna dal titolo: Il libro fotografico: dalla lettura dei capolavori all’incontro con la piccola editoria.
Siamo giunti al terzo appuntamento:
Lunedì 13 dicembre 2010
ore 19.30
Incontro con Postcart Edizioni: Sandro Iovine dialoga con Claudio Corrivetti
Ingresso gratuito riservato ai soci di Spazio Labo’
Postcart Edizioni e’ una giovane ma già molto attiva e riconosciuta casa editrice romana nata dall'iniziativa del fotografo Claudio Corrivetti che ha voluto così concretizzare la sua idea di creatività, sviluppando, soprattutto attraverso il disegno e la fotografia, diversi prodotti come biglietti, cartoline, segnalibro, posters, ma soprattutto i libri fotografici.
Attenta ai temi sociali ed ai nuovi talenti, la casa editrice ha oggi in catalogo più di venti titoli, tutti curati con la stessa precisione e un'attenzione particolare alla qualità del progetto. Per maggiori informazioni: postcart.com
Sandro Iovine, giornalista e critico fotografico, dirige la rivista Il Fotografo e insegna Fotogiornalismo e Comunicazione visiva. Collabora con Rai-Radio 1 e Il Manifesto. È stato condirettore di F&C edita dal MIFAV-Università di Tor Vergata. Ha creato e diretto a Roma lo spazio espositivo Centro Fotogiornalismo, organizzando mostre in Italia e all’estero con, tra gli altri, Francesco Zizola, Riccardo Venturi, Paolo Pellegrin, Medici Senza Frontiere.
Ha curato numerosi libri di fotografia tra cui Ammentos (foto di Dario Coletti, 1997), 180 Basaglia (foto di Dario Coletti, 1998), Bambini (foto di Paolo Pellegrin, 1998), 25 anni all'inferno, la storia dei Medici Senza Frontiere (foto di Autori Vari, 1999), Sette Minuti (foto di Riccardo Venturi, 2001), A. D. 1176 (foto di Umberto Armiraglio e Cristiano Fabris, 2005), Il permesso di crescere (foto di Claudio Argentiero e Bruno Taddei, 2005), Some Jazz in B. A. (foto di Umberto Armiraglio, Claudio Argentiero e Cristiano Fabris, 2006), Calabria in festa (foto di Marco Marcotulli, 2006), San Rossore (foto di Nicola Ughi, 2007), Il velo della Sposa (foto di Mario Vidor, 2008). È autore del blog FOTOGRAFIA: PARLIAMONE! .
info: spazio labò
fonte: comunicato ricevuto tarmite mail
Siamo giunti al terzo appuntamento:
Lunedì 13 dicembre 2010
ore 19.30
Incontro con Postcart Edizioni: Sandro Iovine dialoga con Claudio Corrivetti
Ingresso gratuito riservato ai soci di Spazio Labo’
Postcart Edizioni e’ una giovane ma già molto attiva e riconosciuta casa editrice romana nata dall'iniziativa del fotografo Claudio Corrivetti che ha voluto così concretizzare la sua idea di creatività, sviluppando, soprattutto attraverso il disegno e la fotografia, diversi prodotti come biglietti, cartoline, segnalibro, posters, ma soprattutto i libri fotografici.
Attenta ai temi sociali ed ai nuovi talenti, la casa editrice ha oggi in catalogo più di venti titoli, tutti curati con la stessa precisione e un'attenzione particolare alla qualità del progetto. Per maggiori informazioni: postcart.com
Sandro Iovine, giornalista e critico fotografico, dirige la rivista Il Fotografo e insegna Fotogiornalismo e Comunicazione visiva. Collabora con Rai-Radio 1 e Il Manifesto. È stato condirettore di F&C edita dal MIFAV-Università di Tor Vergata. Ha creato e diretto a Roma lo spazio espositivo Centro Fotogiornalismo, organizzando mostre in Italia e all’estero con, tra gli altri, Francesco Zizola, Riccardo Venturi, Paolo Pellegrin, Medici Senza Frontiere.
Ha curato numerosi libri di fotografia tra cui Ammentos (foto di Dario Coletti, 1997), 180 Basaglia (foto di Dario Coletti, 1998), Bambini (foto di Paolo Pellegrin, 1998), 25 anni all'inferno, la storia dei Medici Senza Frontiere (foto di Autori Vari, 1999), Sette Minuti (foto di Riccardo Venturi, 2001), A. D. 1176 (foto di Umberto Armiraglio e Cristiano Fabris, 2005), Il permesso di crescere (foto di Claudio Argentiero e Bruno Taddei, 2005), Some Jazz in B. A. (foto di Umberto Armiraglio, Claudio Argentiero e Cristiano Fabris, 2006), Calabria in festa (foto di Marco Marcotulli, 2006), San Rossore (foto di Nicola Ughi, 2007), Il velo della Sposa (foto di Mario Vidor, 2008). È autore del blog FOTOGRAFIA: PARLIAMONE! .
info: spazio labò
fonte: comunicato ricevuto tarmite mail
mostra - Little Wild Gallery - Stefano Unterthiner [valle d'aosta]
Al Forte di Bard apre uno spazio dedicato alle foto di Stefano Unterthiner. I visitatori potranno richiederle stampate con Epson Digigraphie.
Nella splendida cornice del Forte di Bard (Val d'Aosta), Epson sponsorizza l'apertura della galleria "Little Wild Gallery" con opere del fotografo Stefano Unterthiner: una carrellata di immagini dedicate alla natura selvatica, che i visitatori potranno acquistare con certificazione Epson Digigraphie.
Il progetto prevede l'apertura di una galleria permanente: uno spazio suddiviso in area dedicata a mostre tematiche e spazio riservato all'atelier.
Le foto di Unterthiner, fotografo di fama internazionale, collaboratore di importanti testate, quali il National Geographic, e partecipante al progetto Wild Wonders of Europe, sponsorizzato da Epson, saranno valorizzate come stampe fotografiche d'arte, o “Fine art”, prodotte da Epson Stylus Pro 7890 e in vendita con marchio Epson Digigraphie.
INFO
dal 11 dicembre 2010
presso: forte di Bard
maggiori info (costi, orari...): sito ufficiale
apertura: venerdì, sabato, domenica. Luglio/agosto sempre aperto.
fonte: comunicato epson
Nella splendida cornice del Forte di Bard (Val d'Aosta), Epson sponsorizza l'apertura della galleria "Little Wild Gallery" con opere del fotografo Stefano Unterthiner: una carrellata di immagini dedicate alla natura selvatica, che i visitatori potranno acquistare con certificazione Epson Digigraphie.
Il progetto prevede l'apertura di una galleria permanente: uno spazio suddiviso in area dedicata a mostre tematiche e spazio riservato all'atelier.
Le foto di Unterthiner, fotografo di fama internazionale, collaboratore di importanti testate, quali il National Geographic, e partecipante al progetto Wild Wonders of Europe, sponsorizzato da Epson, saranno valorizzate come stampe fotografiche d'arte, o “Fine art”, prodotte da Epson Stylus Pro 7890 e in vendita con marchio Epson Digigraphie.
INFO
dal 11 dicembre 2010
presso: forte di Bard
maggiori info (costi, orari...): sito ufficiale
apertura: venerdì, sabato, domenica. Luglio/agosto sempre aperto.
fonte: comunicato epson
gabriele basilico per il calendario Epson 2011
Le fotografie di Gabriele Basilico raccolte nel calendario Epson 2011, intitolato “Dentro la città” orientano il calendario stesso verso un mondo, quello dell’architettura, nel quale Epson ha un ruolo importante con le sue stampanti di grande formato.
“Dentro la città - scrive Basilico - esprime il senso più intimo, comportamentale, dell’indagine urbana realizzata attraverso la fotografia: quell’andar per luoghi che non è esclusivo interesse per l’oggetto architettonico, né per quello, a volte eccessivamente spettacolare, della veduta panoramica. Dentro la città allude a un’esplorazione del tessuto urbano, dove architettura e urbanistica perdono i loro confini specifici, disciplinari, a vantaggio di un’immersione, e a volte di immedesimazione, nel corpo fisico della città”.
Così una città è tante città insieme e ogni mese viene dedicato a un’architettura particolare: gennaio presenta una Piazza Missori (Milano)datata 1966, in febbraio è raffigurata la Shell Haus di Fahrenkamp, a Berlino (scatto del 2000), marzo esplora Le Touquet, nel nord della Francia (1985), aprile ritrae la banchina del porto di Dunkerque nel 1984, maggio si sposta a Valencia (Spagna), nel 1988, e presenta la biblioteca dell’università cittadina. In giugno si torna a Milano con Moretti a Milano: American Hotel (1989), mentre luglio è dedicato a Roma, con Dives in Misericordia, nel quartiere Tor Tre Teste, fotografato nel 2003. In agosto troviamo il Barcelona Forum, ritratto nel 2004, in settembre ammiriamo i progetti di Santiago Calatrava nella sua Valencia (2000) e in ottobre si celebra la Défense di Parigi in uno scatto del 1997. Per novembre è stato scelto il “MID” di Mosca, ripreso nel 2008, mentre dicembre è dedicato ai grattacieli di Shangai, fotografati nel 2010.
Come tutti i calendari Epson da collezione, anche quello firmato da Gabriele Basilico sarà in tiratura limitata e numerata e ogni immagine sarà incollata a mano su ogni singola pagina.
fonte: comunicato epson
“Dentro la città - scrive Basilico - esprime il senso più intimo, comportamentale, dell’indagine urbana realizzata attraverso la fotografia: quell’andar per luoghi che non è esclusivo interesse per l’oggetto architettonico, né per quello, a volte eccessivamente spettacolare, della veduta panoramica. Dentro la città allude a un’esplorazione del tessuto urbano, dove architettura e urbanistica perdono i loro confini specifici, disciplinari, a vantaggio di un’immersione, e a volte di immedesimazione, nel corpo fisico della città”.
Così una città è tante città insieme e ogni mese viene dedicato a un’architettura particolare: gennaio presenta una Piazza Missori (Milano)datata 1966, in febbraio è raffigurata la Shell Haus di Fahrenkamp, a Berlino (scatto del 2000), marzo esplora Le Touquet, nel nord della Francia (1985), aprile ritrae la banchina del porto di Dunkerque nel 1984, maggio si sposta a Valencia (Spagna), nel 1988, e presenta la biblioteca dell’università cittadina. In giugno si torna a Milano con Moretti a Milano: American Hotel (1989), mentre luglio è dedicato a Roma, con Dives in Misericordia, nel quartiere Tor Tre Teste, fotografato nel 2003. In agosto troviamo il Barcelona Forum, ritratto nel 2004, in settembre ammiriamo i progetti di Santiago Calatrava nella sua Valencia (2000) e in ottobre si celebra la Défense di Parigi in uno scatto del 1997. Per novembre è stato scelto il “MID” di Mosca, ripreso nel 2008, mentre dicembre è dedicato ai grattacieli di Shangai, fotografati nel 2010.
Come tutti i calendari Epson da collezione, anche quello firmato da Gabriele Basilico sarà in tiratura limitata e numerata e ogni immagine sarà incollata a mano su ogni singola pagina.
fonte: comunicato epson
riviste - tutti fotografi, pc photo dicembre 2010
concorso - Canon Giovani Fotografi 2010
E' stato posticipato al 20 dicembre 2010 il termine ultimo per partecipare all'edizione 2010 del concorso Canon Giovani Fotografi 2010.
Per maggiori informazioni si può visitare il sito dedicato al concorso.
fonte:sito ufficiale
Le opere dovranno pervenire a
Canon Italia spa Premio Giovani Fotografi • Via Milano, 8 • 20097 San Donato Milanese (MI)
entro le ore 17 del 20/12/2010 unitamente alla scheda di partecipazione debitamente compilata e firmata.
Sulla busta deve essere indicata la sezione a cui si intende partecipare.
Si può concorrere a più sezioni o alla stessa inviando opere diverse.
Le foto inviate devono essere inedite, mai pubblicate su giornali e periodici, ma possono far parte di un’opera più ampia già soggetta a pubblicazione.
Il Premio è aperto ai nati dall’1/1/1977 per il Miglior Portfolio e il Miglior Progetto e ai nati dall’1/1/1980 per la Borsa di Studio.
Se assieme alle opere è allegata una busta di opportune dimensioni già indirizzata con il recapito del mittente senza affrancatura, le stesse saranno restituite agli autori, tranne ai vincitori i quali, accettando il premio, danno esplicito consenso all’utilizzo delle loro immagini da parte di Canon senza che sia corrisposto alcun compenso all’autore o a terzi a qualsiasi titolo.
Se le foto saranno inviate solo tramite CD Canon non provvederà alla restituzione.
La partecipazione al concorso sottintende che l’autore sia in possesso dell’autorizzazione all’utilizzo delle immagini da parte dei soggetti eventualmente raffigurati, utilizzo di cui si assume egli stesso per intero la responsabilità.
La Giuria si riunirà entro il giorno 31/01/2011 e assegnerà i premi ai vincitori che saranno avvisati con lettera raccomandata o telegramma.
Per maggiori informazioni si può visitare il sito dedicato al concorso.
fonte:sito ufficiale
mostra - Al tempo della crisi [roma]
"L'associazione Seven Cults ha realizzato nel corso del 2010 un approfondimento sui temi della crisi in collaborazione con giovani fotografi che hanno catturato in diversi Paesi immagini emblematiche di questa nuova situazione economica. Ne è venuto fuori un lavoro che può aiutarci a capire meglio i temi di stringente e drammatica attualità che stanno attraversando le società del mondo occidentale per consentire al mondo della politica e della economia di sperimentare valide alternative allo stato di fatto e costruire prospettive migliori per il futuro. il tema della crisi economica ha assunto nell'ultimo anno proporzioni allarmanti. In buona parte dei Paesi industrializzati, infatti, si sono persi posti di lavoro, è aumentato il disagio sociale e si sono aggravate le condizioni delle fasce sociali più deboli. Questo stato di cose produrrà indubbiamente una nuova geografia politica e provocherà cambiamenti importanti e tensioni sociali di notevoli proporzioni. Al termine di questa fase, però, non tutto potrà definirsi negativo.
La nuova contingenza indurrà infatti governi, imprese e singoli cittadini a ripensare il loro ruolo rispetto alla realtà economica e ad impegnarsi, con rinnovata creatività, per conquistare o riconquistare livelli di vita accettabili.E' questo il tema che ci interessa, con i suoi punti negativi e le sue potenzialità. " AL TEMPO DELLA CRISI, DISAGI, RISPOSTE, OPPORTUNITA' ". L'esposizione sarà accompagnata da un convegno cittadino nel quale economisti, giornalisti ed imprenditori faranno il punto della situazione mettendola in relazione col lavoro che è possibile svolgere nella nostra città. Accompagneranno l'evento momenti di lettura in scena di discorsi, lettere e documenti che stanno contrassegnando in modo evidente il passaggio d'epoca che stiamo vivendo. L'iniziativa, che è stata elaborata in occasione della proclamazione dell'anno 2010 da parte della Comunità Europea come anno della Povertà e della Esclusione sociale, prende il via il 10 dicembre e rimarrà aperta fino al 21 Dicembre."
Venerdì 10 dicembre ore 17.30 Presentazione ed inaugurazione della Mostra Fotografica ore 19.00 Letture teatrali e brani musicali
I fotografi che esporranno sono: ANGEL BENAVIDES, JOHANN SMARI KARLSSON, FEDERICO VERANI, Emiliano Bartolucci, Matteo Caravani, Emiliano Fanelli, Laura Iacovelli, Marina Indulgenza, Giuditta Martinicchio, Myriam Molinari.
fino al 21 dicembre 2010
presso: URBAN CENTER MUNICIPIO XI - Roma
indirizzo: Via Niccolò Odero 13
costo:ingresso libero e gratuito
fonte: comunicato via mail
mostra - Non come si sa che sono - Francesca Morigi [sanremo]
A Sanremo Francesca Morigi inaugura la sua prima mostra fotografica dedicata alla città che la ospita. Dal 20 dicembre a 10 gennaio nello spazio espositivo Italo Calvino, ex Magazzino della vecchia Stazione di Sanremo, sarà aperta al pubblico la mostra “Non come si sa che sono".
Come altrove in Liguria, l’urbanizzazione maleducata del dopoguerra ha trasformato il territorio e coperto le parti più significative della città. Francesca le cerca e, quando le ritrova, le isola in modo da renderle parte del suo panorama mentale. Le manipola quasi che non si riesce a capirne verso, funzione, contesto e poi le frantuma, oppure le unisce al cielo. Fa una scelta a monte che non ammette eccezioni: via l’umanità, via la mobilia. Solo la città. E solo fotografie scattate all’aria aperta, dove però donne, uomini, bambini non compaiono: sarebbero degli intrusi. Solo immagini di quanto in potenza è davanti ai nostri occhi ogni giorno, ma è preciso compito della fotografa inquadrare alla luce e alla giusta distanza, perché anche noi lo possiamo vedere.
Francesca è ospite adottiva di Sanremo da quindici anni ormai e senza snobberie usa gli elementi che appartengono alla gloria e allo slogan di questa città per costruire la sua Sanremo. Usa le palme, appunto. Usa il mare, i carruggi, il porto, le pietre, la musica, il gioco non sempre d’azzardo. Usa i monumenti, le ville liberty e i sacrari della città. La sua foto preferita ritrae l’ultimo palo della massicciata a mare, quel che resta della ferrovia prima che ne arretrassero il corso. Hanno tirato via tutto, si sono dimenticati di questo palo. E' un po’ un invito a tutti noi, a tentare una simile impresa: a ricostruire le nostre città con le tracce rimaste che magari solo noi ricordiamo e però non importano ad altri; oppure con le tracce che tutti conoscono e nessuno ha mai visto così.
Francesca Morigi nasce a Milano nel 1971, comincia a lavorare per una importante griffe di moda, a diciotto anni. Vive a New York, Parigi, Londra, Roma e Venezia, tutti luoghi che le permettono di coltivare la sua passione per l'arte e dove incomincia a comprendere la differenza tra guardare e vedere.
La sua passione per la fotografia la accompagna in tutti i suoi spostamenti ma solo recentemente si rende conto che è il mezzo a lei più congeniale per esprimere la sua sensibilità e per rappresentare quell'idea di bellezza che lei sente molto vicino al suo modo di essere. Allegra e ottimista trova sempre il modo di enfatizzare il lato bello,il solo che valga la pena ricordare.
INFO
dal 20 dicembre 2010 al10 gennaio 2011
presso:spazio espositivo Italo Calvino, ex magazzino della vecchia Stazione di Sanremo.
indirizzo: Lungo Mare Italo Calvino
orario: dalle 10 alle 18.30
costo: ingresso libero e gratuito
web: www.fotografiamorigi.it (on-line dal prossimo 20 dicembre)
fonte: comunicato stampa
Come altrove in Liguria, l’urbanizzazione maleducata del dopoguerra ha trasformato il territorio e coperto le parti più significative della città. Francesca le cerca e, quando le ritrova, le isola in modo da renderle parte del suo panorama mentale. Le manipola quasi che non si riesce a capirne verso, funzione, contesto e poi le frantuma, oppure le unisce al cielo. Fa una scelta a monte che non ammette eccezioni: via l’umanità, via la mobilia. Solo la città. E solo fotografie scattate all’aria aperta, dove però donne, uomini, bambini non compaiono: sarebbero degli intrusi. Solo immagini di quanto in potenza è davanti ai nostri occhi ogni giorno, ma è preciso compito della fotografa inquadrare alla luce e alla giusta distanza, perché anche noi lo possiamo vedere.
Francesca è ospite adottiva di Sanremo da quindici anni ormai e senza snobberie usa gli elementi che appartengono alla gloria e allo slogan di questa città per costruire la sua Sanremo. Usa le palme, appunto. Usa il mare, i carruggi, il porto, le pietre, la musica, il gioco non sempre d’azzardo. Usa i monumenti, le ville liberty e i sacrari della città. La sua foto preferita ritrae l’ultimo palo della massicciata a mare, quel che resta della ferrovia prima che ne arretrassero il corso. Hanno tirato via tutto, si sono dimenticati di questo palo. E' un po’ un invito a tutti noi, a tentare una simile impresa: a ricostruire le nostre città con le tracce rimaste che magari solo noi ricordiamo e però non importano ad altri; oppure con le tracce che tutti conoscono e nessuno ha mai visto così.
Francesca Morigi nasce a Milano nel 1971, comincia a lavorare per una importante griffe di moda, a diciotto anni. Vive a New York, Parigi, Londra, Roma e Venezia, tutti luoghi che le permettono di coltivare la sua passione per l'arte e dove incomincia a comprendere la differenza tra guardare e vedere.
La sua passione per la fotografia la accompagna in tutti i suoi spostamenti ma solo recentemente si rende conto che è il mezzo a lei più congeniale per esprimere la sua sensibilità e per rappresentare quell'idea di bellezza che lei sente molto vicino al suo modo di essere. Allegra e ottimista trova sempre il modo di enfatizzare il lato bello,il solo che valga la pena ricordare.
INFO
dal 20 dicembre 2010 al10 gennaio 2011
presso:spazio espositivo Italo Calvino, ex magazzino della vecchia Stazione di Sanremo.
indirizzo: Lungo Mare Italo Calvino
orario: dalle 10 alle 18.30
costo: ingresso libero e gratuito
web: www.fotografiamorigi.it (on-line dal prossimo 20 dicembre)
fonte: comunicato stampa
evento/incontro - L'occhio de L'Aquila: Dal terremoto ad oggi: L’Aquila raccontata dalle immagini dei tre fotografi aquilani [roma]
Diamo la notizia di una nuova iniziativa fotografica legata al tragico terremoto di un anno e mezzo fa in Abruzzo. Dopo il lavoro "Ritorno in Abruzzo" dell'Associazione Grigio18%, questa volta presentiamo "L'occhio de L'Aquila", lavoro dei fotografi Antonio Di Cecco, Danilo Balducci e Marco D’Antonio che sarà presentato a Roma. Di seguito il comunicato:
Per inaugurare la propria programmazione culturale dedicata al linguaggio fotografico, Laboratori Visivi presenta il suo primo evento, "L'occhio de L'Aquila", che si svolgerà il 12 dicembre alle ore 18 presso s.t. foto libreria galleria, in Via degli Ombrellari 25, a Roma.
L’incontro, patrocinato dall’Assessorato alla Cultura de L’Aquila, vedrà come protagonisti i tre fotografi aquilani Antonio Di Cecco, Danilo Balducci e Marco D’Antonio ed è stato realizzato in collaborazione con s.t. foto libreria galleria che lo scorso ottobre ha curato e ospitato la mostra di Antonio Di Cecco “Junkspace. Uno sguardo sul territorio aquilano” riguardante il piano “c.a.s.e.”, presentata al Festival Internazionale di Fotografia di Roma.
L’evento mira a stimolare, a più di un anno di distanza dal sisma che colpì la città de L'Aquila, una riflessione sulla capacità dello strumento fotografico non solo di documentare storicamente e socialmente gli eventi, ma anche di ”valutarli” attraverso lo sguardo personale e partecipativo del fotografo.
I tre fotografi saranno al centro di un dibattito, moderato dal giornalista di Repubblica Tv, Francesco Fasiolo, che fornirà le informazioni necessarie alla comprensione dello scenario nel quale le immagini sono state realizzate e del ruolo del fotografo in quanto testimone degli eventi, ma soprattutto in quanto professionista che osserva e “partecipa” alla realtà in cui vive.
I fotografi de "L'occhio de L'Aquila" offriranno al pubblico la possibilità di conoscere un territorio e la sua storia attraverso una testimonianza “privilegiata”, che non si esaurisce nell'immediata riconoscibilità del contenuto delle loro immagini, ma implica una visione del mondo e un'esperienza di vita diversa da tutti coloro che L'Aquila l'hanno vissuta solo al momento della catastrofe. L’Aquila per i tre fotografi non è infatti solo parte del proprio presente, ma anche del proprio passato e del proprio futuro, poiché essi appartengono a quel territorio quanto quel territorio appartiene alle loro vite.
INFO
domenica 12 dicembre 2010
presso: libreria s.t.
indirizzo:via degli ombrellari 25 - Roma
orario:18.00
costo: ingresso libero
web:http://www.laboratorivisivi.it/ - http://www.stsenzatitolo.it/
fonte:comunicato stampa
Per inaugurare la propria programmazione culturale dedicata al linguaggio fotografico, Laboratori Visivi presenta il suo primo evento, "L'occhio de L'Aquila", che si svolgerà il 12 dicembre alle ore 18 presso s.t. foto libreria galleria, in Via degli Ombrellari 25, a Roma.
L’incontro, patrocinato dall’Assessorato alla Cultura de L’Aquila, vedrà come protagonisti i tre fotografi aquilani Antonio Di Cecco, Danilo Balducci e Marco D’Antonio ed è stato realizzato in collaborazione con s.t. foto libreria galleria che lo scorso ottobre ha curato e ospitato la mostra di Antonio Di Cecco “Junkspace. Uno sguardo sul territorio aquilano” riguardante il piano “c.a.s.e.”, presentata al Festival Internazionale di Fotografia di Roma.
L’evento mira a stimolare, a più di un anno di distanza dal sisma che colpì la città de L'Aquila, una riflessione sulla capacità dello strumento fotografico non solo di documentare storicamente e socialmente gli eventi, ma anche di ”valutarli” attraverso lo sguardo personale e partecipativo del fotografo.
I tre fotografi saranno al centro di un dibattito, moderato dal giornalista di Repubblica Tv, Francesco Fasiolo, che fornirà le informazioni necessarie alla comprensione dello scenario nel quale le immagini sono state realizzate e del ruolo del fotografo in quanto testimone degli eventi, ma soprattutto in quanto professionista che osserva e “partecipa” alla realtà in cui vive.
I fotografi de "L'occhio de L'Aquila" offriranno al pubblico la possibilità di conoscere un territorio e la sua storia attraverso una testimonianza “privilegiata”, che non si esaurisce nell'immediata riconoscibilità del contenuto delle loro immagini, ma implica una visione del mondo e un'esperienza di vita diversa da tutti coloro che L'Aquila l'hanno vissuta solo al momento della catastrofe. L’Aquila per i tre fotografi non è infatti solo parte del proprio presente, ma anche del proprio passato e del proprio futuro, poiché essi appartengono a quel territorio quanto quel territorio appartiene alle loro vite.
INFO
domenica 12 dicembre 2010
presso: libreria s.t.
indirizzo:via degli ombrellari 25 - Roma
orario:18.00
costo: ingresso libero
web:http://www.laboratorivisivi.it/ - http://www.stsenzatitolo.it/
fonte:comunicato stampa
mostra - L’anima russa di Iosif Brodskij - Sergej Bermeniev [roma]
In occasione del settantesimo anniversario della nascita del grande poeta, drammaturgo e premio Nobel per la letteratura Iosif Brodskij, la Casa delle Letterature dell’Assessorato alle Politiche Culturali di Roma presenta una mostra di fotografie del grande ritrattista Sergej Bermeniev a lui dedicata. Le 34 fotografie esposte sono tratte dall’ultimo servizio fotografico concesso dal grande poeta a New York prima della sua prematura scomparsa. In occasione dell’inaugurazione della mostra ascolteremo le testimonianze di alcuni poeti e studiosi italiani sull’importanza dell’opera di Iosif Brodskij. Dopo queste riflessioni, ricordi e letture di sue poesie, la giornata proseguirà con la cerimonia di assegnazione del premio letterario internazionale Russia-Italia. Attraverso i secoli, istituito nel 2007 su iniziativa della Fondazione Eltsin e organizzato dalla fondazione Russa per le Iniziative Sociali e Culturali presieduta da Svetlana Medvedeva, moglie del Presidente Medvedev. Una prestigiosa giuria composta da scrittori, slavisti, traduttori e docenti universitari conferisce il premio alla migliore traduzione letteraria dal russo all’italiano degli ultimi due anni .
A partire da quest’anno due novità : il premio al migliore traduttore esordiente e, in omaggio al centenario della morte di un grandissimo autore russo, Lev Nikolaevič Tolstoj, un premio per la migliore traduzione di una delle sue opere. Quest’ultimo premio è istituito dalla Commissione per la Tutela del Patrimonio Culturale e Spirituale della Camera Pubblica della Federazione Russa.
A partire da quest’anno due novità : il premio al migliore traduttore esordiente e, in omaggio al centenario della morte di un grandissimo autore russo, Lev Nikolaevič Tolstoj, un premio per la migliore traduzione di una delle sue opere. Quest’ultimo premio è istituito dalla Commissione per la Tutela del Patrimonio Culturale e Spirituale della Camera Pubblica della Federazione Russa.
Fotografica 2010 Canon: il comunicato con i risultati raggiunti
Si è conclusa la manifestazione Fotografica 2010 organizzata da Canon. Pubblichiamo il comunicato Canon con le osservazioni consuntive riguardo la manifestazione. La domanda che ci piacerebbe girare a Canon è se un giorno questa manifestazione tornerà a toccare anche altre città italiane (la prima edizione fu realizzata sia a Milano sia a Roma).
Domenica 28 novembre Fotografica 10 ha chiuso i battenti completando il suo programma fittissimo di iniziative che ha richiamato a Milano quasi seimila appassionati di fotografia, video e immagine in generale. Cinque giorni intensi di appuntamenti in cui si sono succeduti senza sosta iniziative e dibattiti che hanno coinvolto un pubblico attento e partecipe. Una full immersion dell’immagine che ha visto affluire migliaia di appassionati negli spazi di Fondazione Forma, in piazza Tito Lucrezio Caro 1 a Milano, all’Istituto Feltrinelli e nello Spazio Custodi e Bocconi (tutti a pochi passi da Forma). I visitatori hanno potuto partecipare alle “lezioni” dei maestri dell’obiettivo nei numerosi workshop, sottoporre ai critici i loro lavori per ricavarne utili suggerimenti, presenziare ai vari convegni e visitare le numerose mostre.
Fotografica 10 si è confermata, anche in questa quarta edizione, un appuntamento irrinunciabile per fare il punto sulla fotografia, sul video, sull’imaging in generale, per conoscere lo stato dell’arte e le tendenze che influenzeranno il settore nei prossimi anni, e per acquisire in breve tempo utilissime informazioni. Un successo che cresce con gli anni quello di Fotografica, a dimostrazione dell’interesse per la fotografia ormai fenomeno quasi di massa, e testimonianza di una formula accattivante e inconsueta, tagliata su misura per le esigenze di un pubblico dinamico ed eterogeneo.
Oltre 8.000 presenze in cinque giorni
L’inaugurazione di Fotografica 10 si è svolta mercoledì 24 novembre alle 18,30, alla presenza di giornalisti e appassionati che hanno potuto assistere alla cerimonia d’apertura, moderata da Denis Curti. La partecipazione durante le cinque giornate di rinomati fotografi anche internazionali (tra cui Basilico, Chiaramonte, Cresci, Thorimbert, Benedusi, Fiorio) ha dato ulteriore spicco a un avvenimento unico nel panorama italiano e ha consentito di affrontare le varie tematiche con la necessaria autorevolezza e competenza, fornendo ai numerosi partecipanti un’occasione davvero unica d’incontro e di arricchimento culturale. Workshop e dibattiti hanno toccato diversi argomenti del mondo della fotografia e del video, grazie alla presenza di professionisti che hanno raccontato le loro esperienze, e fornito importanti spunti tecnici e creativi.
Non è esagerato affermare che Fotografica 10 ha costituito il più significativo e intenso appuntamento che ogni appassionato di immagine potesse desiderare, per di più del tutto gratuito.
fonte:comunicato canon
mostra - Photography Workshop in New York City [bologna]
Inaugura venerdì 3 dicembre alle 19.30 presso il centro di fotografia Spazio Labo’ di Bologna la mostra collettiva dei lavori realizzati dai fotografi partecipanti al progetto “Photography Workshop in New York City” realizzato da Spazio Labo’ nel 2010.
La mostra sarà visitabile sino al 23 dicembre 2010 nei seguenti orari: da lunedì a venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 20. Sabato dalle 16 alle 19.30. Altri giorni e orari su appuntamento.
Durante l’inaugurazione della mostra sarà presentata in anteprima la seconda edizione di “Photography Workshop in New York City” che si svolgerà da maggio a giugno 2011.
L'evento è gratuito ed aperto al pubblico.
La prima edizione di “Photography Workshop in New York City” si è svolta dal 23 maggio al 5 giugno 2010: in questo periodo ventiquattro fotografi provenienti da tutta Italia si sono ritrovati a New York City per per realizzare un progetto fotografico individuale nel corso dei workshop organizzati da Spazio Labo’ in collaborazione con fotografi professionisti newyorchesi e italiani. Il leitmotiv dei lavori realizzati è stato ovviamente la città di New York stessa.
L’edizione 2010 del progetto ha visto la partecipazione dei fotografi newyorchesi Erica Mc Donald e Andrew Sullivan come docenti del workshop "New York Stories: The Intuitive Document" che si è svolto dal 23 al 29 maggio, e del fotografo bolognese Massimo Sciacca, docente del workshop “Another Frame in New York City” che si è svolto dal 29 maggio al 5 giugno. Per la prima edizione sono state offerte da Spazio Labo’ tre borse di studio a tre giovani fotografi emergenti.
I fotografi che hanno partecipato al progetto e che esporranno i lavori dal 3 al 23 dicembre sono: Daniela Bazzani, Federico Gasbarro, Anna Gianfrate, Cristina Grazia, Italo Mairo, Anna Mosca, Nicola Oleotto, Julia Tikhomirova, Francesca Tosarelli; Marco Bertusi, Noemi Bisio, Guido Borso, Stefano Corso, Federico Freda, Omar Ghirotto, Francesco Maccaferri, Matteo Mora, Annalisa Natali, Stefano Ortega, Andrea Picchio, Eugenio Saguatti, Luca Specchio, Francesco Strada, Adriana Tuzzo.
Il progetto “Photography Workshop in New York City”: “Photography Workshop in New York City” è un progetto di formazione e produzione fotografica tra le città di Bologna e New York, in collaborazione con fotografi professionisti internazionali, ideato, curato e organizzato da Laura De Marco e Roberto Alfano di Spazio Labo’ - Centro di Fotografia.
L’esigenza di questo progetto è nata dalle vicende personali dei fondatori di Spazio Labo’ che, in tempi e modalità diverse, hanno avuto l’opportunità di vivere un’esperienza formativa a New York City, entrando in contatto con una delle realtà fotografiche più ricche e attive al mondo. Da qui la volontà di condividere quanto preziosamente imparato: le reti di contatto, le modalità formative, le atmosfere creative, le possibilità esperenziali e le vaste offerte culturali di quella che può a tutti gli effetti essere considerata come la capitale
della fotografia globale.
Ecco dunque che si è sviluppata l’idea di condurre un gruppo di fotografi italiani a New York e in particolare in quella New York della fotografia di alto spessore in cui difficilmente ci si può imbattere - se non dietro accurata ricerca - durante una semplice, classica visita alla grande mela. Di offrire un’esperienza fotografica lontana dal semplice, seppur appassionato, sguardo del turista per poter cogliere la ricchezza di contenuti ed
esperienze che da sempre fanno di New York uno dei principali riferimenti culturali al mondo. La formula del workshop, condotto da professionisti riconosciuti a livello internazionale, è stata considerata quella migliore per la realizzazione di tale ambizioso progetto. Scopo di ogni workshop è stato quello di condurre ogni partecipante attraverso l’ideazione, la realizzazione e la produzione di un corpus fotografico coerente.
fonte: comuniccato stampa
La mostra sarà visitabile sino al 23 dicembre 2010 nei seguenti orari: da lunedì a venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 20. Sabato dalle 16 alle 19.30. Altri giorni e orari su appuntamento.
Durante l’inaugurazione della mostra sarà presentata in anteprima la seconda edizione di “Photography Workshop in New York City” che si svolgerà da maggio a giugno 2011.
L'evento è gratuito ed aperto al pubblico.
La prima edizione di “Photography Workshop in New York City” si è svolta dal 23 maggio al 5 giugno 2010: in questo periodo ventiquattro fotografi provenienti da tutta Italia si sono ritrovati a New York City per per realizzare un progetto fotografico individuale nel corso dei workshop organizzati da Spazio Labo’ in collaborazione con fotografi professionisti newyorchesi e italiani. Il leitmotiv dei lavori realizzati è stato ovviamente la città di New York stessa.
L’edizione 2010 del progetto ha visto la partecipazione dei fotografi newyorchesi Erica Mc Donald e Andrew Sullivan come docenti del workshop "New York Stories: The Intuitive Document" che si è svolto dal 23 al 29 maggio, e del fotografo bolognese Massimo Sciacca, docente del workshop “Another Frame in New York City” che si è svolto dal 29 maggio al 5 giugno. Per la prima edizione sono state offerte da Spazio Labo’ tre borse di studio a tre giovani fotografi emergenti.
I fotografi che hanno partecipato al progetto e che esporranno i lavori dal 3 al 23 dicembre sono: Daniela Bazzani, Federico Gasbarro, Anna Gianfrate, Cristina Grazia, Italo Mairo, Anna Mosca, Nicola Oleotto, Julia Tikhomirova, Francesca Tosarelli; Marco Bertusi, Noemi Bisio, Guido Borso, Stefano Corso, Federico Freda, Omar Ghirotto, Francesco Maccaferri, Matteo Mora, Annalisa Natali, Stefano Ortega, Andrea Picchio, Eugenio Saguatti, Luca Specchio, Francesco Strada, Adriana Tuzzo.
Il progetto “Photography Workshop in New York City”: “Photography Workshop in New York City” è un progetto di formazione e produzione fotografica tra le città di Bologna e New York, in collaborazione con fotografi professionisti internazionali, ideato, curato e organizzato da Laura De Marco e Roberto Alfano di Spazio Labo’ - Centro di Fotografia.
L’esigenza di questo progetto è nata dalle vicende personali dei fondatori di Spazio Labo’ che, in tempi e modalità diverse, hanno avuto l’opportunità di vivere un’esperienza formativa a New York City, entrando in contatto con una delle realtà fotografiche più ricche e attive al mondo. Da qui la volontà di condividere quanto preziosamente imparato: le reti di contatto, le modalità formative, le atmosfere creative, le possibilità esperenziali e le vaste offerte culturali di quella che può a tutti gli effetti essere considerata come la capitale
della fotografia globale.
Ecco dunque che si è sviluppata l’idea di condurre un gruppo di fotografi italiani a New York e in particolare in quella New York della fotografia di alto spessore in cui difficilmente ci si può imbattere - se non dietro accurata ricerca - durante una semplice, classica visita alla grande mela. Di offrire un’esperienza fotografica lontana dal semplice, seppur appassionato, sguardo del turista per poter cogliere la ricchezza di contenuti ed
esperienze che da sempre fanno di New York uno dei principali riferimenti culturali al mondo. La formula del workshop, condotto da professionisti riconosciuti a livello internazionale, è stata considerata quella migliore per la realizzazione di tale ambizioso progetto. Scopo di ogni workshop è stato quello di condurre ogni partecipante attraverso l’ideazione, la realizzazione e la produzione di un corpus fotografico coerente.
fonte: comuniccato stampa
mostra - Sudan. Diritto al cuore [firenze]
La mostra Sudan. Diritto al cuore, che ha ricevuto il Patrocinio del Ministero degli Affari Esteri, si compone di cinquanta suggestive immagini a colori di Marcello Bonfanti, fotografo milanese che ha interpretato con occhio sensibile l'impegno umanitario di Emergency in Sudan, riuscendo a raccontarne con intensità le emozioni, i momenti, le persone, gli spazi creati.
Gli scatti di Marcello Bonfanti accompagnano il visitatore in un lungo viaggio alla scoperta della vita quotidiana nel campo profughi di Mayo, nei sobborghi di Khartoum, dove circa 300 mila persone vivono in condizioni al limite dell'umano. Qui Emergency ha aperto un ambulatorio che offre assistenza pediatrica gratuita.
Particolare attenzione è dedicata al Centro Salam di cardiochirurgia di Khartoum, a tre anni dalla sua inaugurazione.
La mostra sarà poi visitabile in varie città italiane fino al 30 marzo 2011.
fonte: sito emergency
comunicazione - notizie di utilità sociale
Crediamo fermamente che ognuno possa dare il suo piccolo contributo per "migliorare le cose".
E' in quest'ottica che da oggi, in maniera saltuaria, oltre alle notizie provenienti dal mondo della fotografia inseriremo delle notizie "off-topic" che possano dare un aiuto a chi cerca di aiutare il prossimo.
In piccolo lo facciamo da molto tempo: in ogni pagina di questo sito appare almeno uno spazio dedicato al "sociale". Da questo momento potrà capitare che di tanto in tanto vengano inserite delle notizie che riteniamo debbano essere divulgate anche attraverso questo sito.
Speriamo che i nostri lettori non vengano "infastiditi" dalla presenza di queste notizie, ma che possano, anzi, apprezzare questa iniziativa e trarre spunto dalle notizie che leggeranno. In ogni caso le notizie "sociali" non saranno mai inserite come "uniche notizie del giorno" anche per prevenire l'invio di newsletter che non siano in alcun modo inerenti la fotografia.
Mentre le notizie fotografiche potete comunicarcele per la diffusione scrivendoci via mail, le notizie "sociali" non potranno esserci comunicate via mail. Saranno individuate direttamente da noi.
Qualsiasi osservazione o spunto per migliorare questa nostra idea potrete lasciarcela nei commenti a questa notizia!
E' in quest'ottica che da oggi, in maniera saltuaria, oltre alle notizie provenienti dal mondo della fotografia inseriremo delle notizie "off-topic" che possano dare un aiuto a chi cerca di aiutare il prossimo.
In piccolo lo facciamo da molto tempo: in ogni pagina di questo sito appare almeno uno spazio dedicato al "sociale". Da questo momento potrà capitare che di tanto in tanto vengano inserite delle notizie che riteniamo debbano essere divulgate anche attraverso questo sito.
Speriamo che i nostri lettori non vengano "infastiditi" dalla presenza di queste notizie, ma che possano, anzi, apprezzare questa iniziativa e trarre spunto dalle notizie che leggeranno. In ogni caso le notizie "sociali" non saranno mai inserite come "uniche notizie del giorno" anche per prevenire l'invio di newsletter che non siano in alcun modo inerenti la fotografia.
Mentre le notizie fotografiche potete comunicarcele per la diffusione scrivendoci via mail, le notizie "sociali" non potranno esserci comunicate via mail. Saranno individuate direttamente da noi.
Qualsiasi osservazione o spunto per migliorare questa nostra idea potrete lasciarcela nei commenti a questa notizia!
mostra - Opere scelte 1978 – 2010 - Olivo Barbieri [mo]
La loggia rinascimentale di Palazzo dei Pio ospita dal 4 dicembre 2010 al 9 gennaio 2011, la mostra retrospettiva di Olivo Barbieri, artista internazionalmente riconosciuto, nato nel 1954 a Carpi. Olivo Barbieri ha esposto nei più importanti musei e gallerie d'arte del mondo e questa mostra, dopo trentadue anni di attività è la prima personale nella sua città.
La mostra presenta per la prima volta l’intera filmografia di Olivo Barbieri, dodici film a partire dalla nota serie site specific_, e un nuovo libro che dà il titolo alla mostra: Olivo Barbieri, Opere scelte 1978 – 2010, curato da Luca Panaro, prodotto da Twin-Set Simona Barbieri e Nuovagrafica, edito da Apm Edizioni, che in cinquantuno immagini ripercorre in sintesi il lavoro dell’artista.
L’opera di Olivo Barbieri si delinea in quattro momenti principali: la città europea e orientale letta attraverso la luce artificiale, il racconto del frenetico sviluppo architettonico della Cina dal 1989, il progetto site specific_ (fotografie e film) che racconta la forma della città contemporanea e la restituzione dell'iconografia di musei quali gli Uffizi, Capodimonte e il Louvre.
La filmografia di Olivo Barbieri comprende site specific_ROMA 04; site specific_SHANGHAI 04; site specific_LASVEGAS 05; SEVILLA → (∞) 06, site specific_MODENA 08; Seascape#1 Night, China Shenzhen, 05; Seascape#2 Castel dell’Ovo, Napoli, 06; Rivescape# 1, Night, China Shanghai 2007; Beijing Sky del 2007; 5 Colori e TWIY del 2008 e Tuscany in 6 pieces del 2010.
I film di Olivo Barbieri sono proiettati su quattro grandi schermi, appositamente progettati e realizzati da Santimone Comunicazione che formano, nella suggestiva loggia rinascimentale di Palazzo dei Pio, quattro grandi coni di luce.
L’allestimento, ideato da Olivo Barbieri, interpreta l’architettura rigorosa delle quattro logge creando punti di vista inaspettati.
La mostra presenta per la prima volta l’intera filmografia di Olivo Barbieri, dodici film a partire dalla nota serie site specific_, e un nuovo libro che dà il titolo alla mostra: Olivo Barbieri, Opere scelte 1978 – 2010, curato da Luca Panaro, prodotto da Twin-Set Simona Barbieri e Nuovagrafica, edito da Apm Edizioni, che in cinquantuno immagini ripercorre in sintesi il lavoro dell’artista.
L’opera di Olivo Barbieri si delinea in quattro momenti principali: la città europea e orientale letta attraverso la luce artificiale, il racconto del frenetico sviluppo architettonico della Cina dal 1989, il progetto site specific_ (fotografie e film) che racconta la forma della città contemporanea e la restituzione dell'iconografia di musei quali gli Uffizi, Capodimonte e il Louvre.
La filmografia di Olivo Barbieri comprende site specific_ROMA 04; site specific_SHANGHAI 04; site specific_LASVEGAS 05; SEVILLA → (∞) 06, site specific_MODENA 08; Seascape#1 Night, China Shenzhen, 05; Seascape#2 Castel dell’Ovo, Napoli, 06; Rivescape# 1, Night, China Shanghai 2007; Beijing Sky del 2007; 5 Colori e TWIY del 2008 e Tuscany in 6 pieces del 2010.
I film di Olivo Barbieri sono proiettati su quattro grandi schermi, appositamente progettati e realizzati da Santimone Comunicazione che formano, nella suggestiva loggia rinascimentale di Palazzo dei Pio, quattro grandi coni di luce.
L’allestimento, ideato da Olivo Barbieri, interpreta l’architettura rigorosa delle quattro logge creando punti di vista inaspettati.
canon aggiorna il firmware per Canon EOS 7D e Canon EOS 550D
Canon ha rilasciato un doppio aggiornamento del firmware. Le fotocamere interessate sono la Canon EOS 7D e la Canon EOS 550D.
Per la EOS 7D si arriva alla versione 1.2.3 del firmware. Questa versione va a correggere un problema riscontrato nell'utilizzo con lo Speedlite Transmitter ST-E2 ed un altro problema legato all'utilizzo con i Macro Ring Lite (MR-14EX, MT24-EX). Il firmware si può scaricare dalla pagina apposita.
Per la EOS 550D si giunge alla versione del firmware 1.0.9. Questa versione del firmware risolve un problema legato all'utilizzo della modalità Auto Lighting Optimizer. Il nuovo firmware si può scaricare dal sito Canon.
Prima di procedere all'aggiornamento vi ricordiamo di prestare la massima attenzione e di seguire in maniera scrupolosa tutte le indicazioni fornite da Canon. L'operazione, se non eseguita nella maniera corretta, potrebbe compromettere il funzionamento della fotocamera!
fonte:sito canon
Per la EOS 7D si arriva alla versione 1.2.3 del firmware. Questa versione va a correggere un problema riscontrato nell'utilizzo con lo Speedlite Transmitter ST-E2 ed un altro problema legato all'utilizzo con i Macro Ring Lite (MR-14EX, MT24-EX). Il firmware si può scaricare dalla pagina apposita.
Per la EOS 550D si giunge alla versione del firmware 1.0.9. Questa versione del firmware risolve un problema legato all'utilizzo della modalità Auto Lighting Optimizer. Il nuovo firmware si può scaricare dal sito Canon.
Prima di procedere all'aggiornamento vi ricordiamo di prestare la massima attenzione e di seguire in maniera scrupolosa tutte le indicazioni fornite da Canon. L'operazione, se non eseguita nella maniera corretta, potrebbe compromettere il funzionamento della fotocamera!
fonte:sito canon
concorso - per chi ha la montagna dentro
La famosa marca di abbigliamento per la montagna Salewa ha organizzato un concorso fotografico a tema dal titolo "Per chi ha la montagna". Le foto si possono inviare gratuitamente sul sito Salewa fino al 31 dicembre 2010. Gli scatti inviati saranno sottoposti al giudizio della giuria popolare (visitatori dello stesso sito). Successivamente, le 20 immagini più votate saranno sottoposte al giudizio di una giuria competente che assegnerà i premi. Sono previsti premi anche per coloro che si registreranno al sito Salewa e che esprimeranno la loro preferenza tra le foto in concorso.
I premi per i 3 vincitori del concorso consistono in n. 3 weekend per 2 persone in Trentino Alto Adige del valore unitario indicativo di € 955,00.
Mentre per i votanti i premi consistono in n. 3 settimane bianche per 2 persone nel comprensorio dell’Alta Val Badia in Hotel 4 stelle - camera doppia - trattamento mezza pensione - da effettuarsi entro il mese di marzo 2011 (in base alle disponibilità alberghiere) per un valore unitario indicativo di € 1.818
Tutti i dettagli del concorso, la pagina per caricare le immagini e per votarle si possono trovare sul minisito dedicato al concorso.
fonte:
I premi per i 3 vincitori del concorso consistono in n. 3 weekend per 2 persone in Trentino Alto Adige del valore unitario indicativo di € 955,00.
Mentre per i votanti i premi consistono in n. 3 settimane bianche per 2 persone nel comprensorio dell’Alta Val Badia in Hotel 4 stelle - camera doppia - trattamento mezza pensione - da effettuarsi entro il mese di marzo 2011 (in base alle disponibilità alberghiere) per un valore unitario indicativo di € 1.818
Tutti i dettagli del concorso, la pagina per caricare le immagini e per votarle si possono trovare sul minisito dedicato al concorso.
fonte:
mostra - in-visibile - Martina Colombari [milano]
All'interno della manifestazione FOTOgrafica 2010 organizzata da Canon nello spazio Forma di Milano trova spazio la mostra In-visibile costituita da auto-scatti realizzati dalla fotomodella Martina Colombari.
Personalmente ci chiediamo quali possano essere i meriti fotografici che abbiano portato gli scatti ad essere inseriti in una manifestazione fotografica così importante. Ad ogni modo si possono vedere sul sito del Corriere della Sera gli scatti realizzati da Martina Colombari che vanno a dar vita a questa mostra.
Per le informazioni sulla mostra vi rimandiamo alla notizia della manifestazione FOTOgrafica 2010.
fonte:forma.it
Personalmente ci chiediamo quali possano essere i meriti fotografici che abbiano portato gli scatti ad essere inseriti in una manifestazione fotografica così importante. Ad ogni modo si possono vedere sul sito del Corriere della Sera gli scatti realizzati da Martina Colombari che vanno a dar vita a questa mostra.
Per le informazioni sulla mostra vi rimandiamo alla notizia della manifestazione FOTOgrafica 2010.
fonte:forma.it
mostra - Letizia Battaglia VINTAGES 1972-1993 [roma]
Letizia Battaglia è ancora oggi identificata soprattutto come fotografa di mafia. Ma anche nella stagione che più l’ha vista impegnata a documentare l’inferno quotidiano per le vie di Palermo, il suo sguardo ha voluto e saputo volgersi in altre direzioni, per mettere a fuoco -nel paesaggio della sua città o altrove, la trama diffusa di una disperata vitalità.
L’evocazione di Pasolini non è casuale. Non solo perché il poemetto Una disperata vitalità propone un ritratto profetico dell’artista testimone del suo tempo, che sceglie di insediarsi ai margini del mondo contemporaneo, ma perché lo stesso Pasolini è il protagonista di una delle immagini che Letizia Battaglia ha voluto esporre in questa occasione.
La mostra romana, negli spazi di s.t. foto libreria galleria, a cura di Mariachiara Di Trapani -che da diversi anni collabora con la fotografa, propone una selezione di fotografie vintage, ovvero di stampe originali provenienti dall’archivio personale di Letizia Battaglia: una trentina di immagini di formato diverso che ripercorrono il suo percorso creativo nell’arco di poco più di un ventennio, dal 1972 al 1993, privilegiando i lavori meno direttamente implicati con le cronache della violenza criminale.
In alcuni casi, lo scenario umano e sociale appare contiguo a quello degli scatti dedicati alle vicende più sanguinose della Palermo di quegli anni. Letizia Battaglia non può fare a meno di cogliere le tracce di solitudine, miseria, sgomento, disseminate nei suoi itinerari cittadini. Donne, bambini, anziani, perfino gli animali, paiono investiti dal ruolo di coro muto e impotente di un dramma che si consuma come una calamità naturale.
L’evocazione di Pasolini non è casuale. Non solo perché il poemetto Una disperata vitalità propone un ritratto profetico dell’artista testimone del suo tempo, che sceglie di insediarsi ai margini del mondo contemporaneo, ma perché lo stesso Pasolini è il protagonista di una delle immagini che Letizia Battaglia ha voluto esporre in questa occasione.
La mostra romana, negli spazi di s.t. foto libreria galleria, a cura di Mariachiara Di Trapani -che da diversi anni collabora con la fotografa, propone una selezione di fotografie vintage, ovvero di stampe originali provenienti dall’archivio personale di Letizia Battaglia: una trentina di immagini di formato diverso che ripercorrono il suo percorso creativo nell’arco di poco più di un ventennio, dal 1972 al 1993, privilegiando i lavori meno direttamente implicati con le cronache della violenza criminale.
In alcuni casi, lo scenario umano e sociale appare contiguo a quello degli scatti dedicati alle vicende più sanguinose della Palermo di quegli anni. Letizia Battaglia non può fare a meno di cogliere le tracce di solitudine, miseria, sgomento, disseminate nei suoi itinerari cittadini. Donne, bambini, anziani, perfino gli animali, paiono investiti dal ruolo di coro muto e impotente di un dramma che si consuma come una calamità naturale.
mostra - “REPORTER” fotografia di reportage dal 1936 agli anni ‘70 - aa.vv. [milano]
Photographica Fine Art di Lugano assieme a Silvia Berselli presentano “REPORTER” che si terrà dal 24 novembre al 23 dicembre presso la galleria Stanza del Borgo.
Curioso pensare che una delle più classiche gallerie di disegni antichi ed incisioni stia facendo l’occhiolino alla più innovativa tecnica artistica che è la Fotografia. La responsabile e direttrice della Stanza del Borgo, Silvana Bareggi, infatti, crede da tempo nella grande potenzialità artistica della Fotografia. Tutto nasce dal legame di amicizia tra Silvana Bareggi e Silvia Berselli con Marco Antonetto che è anche il curatore dell’esposizione. Marco Antonetto, collezionista da sempre di fotografia e di tecnica fotografica, ha collaborato per diversi anni con il Museo del Cinema di Torino come responsabile della sezione Fotografica, ha lavorato con il Museo d’Arte di Lugano con il quale ha esposto, l’anno scorso, parte della sua collezione di fotografia riscuotendo grande successo. Da alcuni mesi Marco Antonetto ha aperto a Lugano Photographica FineArt, galleria che tratta fotografia da collezione dell’Ottocento, del Novecento e contemporanea. Silvia Berselli, ha diversi anni di esperienza nel restauro e nella conservazione del materiale fotografico, recentemente ha anche effettuato il restauro delle fantastiche lastre 50x60 della Sindone, ed è responsabile per l’Italia del Dipartimento di fotografia per la nota casa d’aste londinese Bloomsbury Auctions.
Con una cinquantina di immagini originali “REPORTER” vuole essere un omaggio alla fotografia d’istinto, quella degli scatti pericolosi rubati in guerra, ma anche quella di scatti che racchiudono intensi momenti di vita ordinaria e straordinaria. Silvia Berselli e Marco Antonetto propongono lo spunto per creare la base di una collezione davvero speciale di immagini fotografiche. Molto apprezzata negli Stati Uniti, e da diverso tempo ormai anche in Europa, la fotografia d’autore ha tardato ad entrare nelle raccolte dei collezionisti italiani forse anche per una mancanza di conoscenza del suo linguaggio. Ma perché collezionare la Fotografia? Perché la fotografia è la logica conseguenza tecnologica delle arti visive; un pennello virtuale di immediato effetto e risultato, talmente semplice da usare e talmente difficile da realizzare a livello professionale, i suoi risultati non sono affatto scontati, la fotografia si propone e si impone come arte visiva a tutti gli effetti.
Percorso ed opere in mostra
Il filo dell’esposizione si snoda tra differenti periodi e diversi momenti importanti del Novecento, episodi che hanno caratterizzato e delineato il nostro secolo, fermati dall’obiettivo di grandi fotografi di reportage come le forti immagini della Guerra Civile Spagnola di Robert Capa, ma dello stesso Capa vi sono anche fotografie divertenti come quelle scattate sul set del film “Single handed”. Il percorso ha inizio nel 1936 con i veterani della I° Guerra Mondiale che protestano contro la Guerra Spagnola e si prosegue proprio con la Spagna negli scatti di Robert Capa e Gerda Taro (rarissime le sue immagini), lo sbarco Alleato in Italia (Robert Capa), la liberazione da parte degli Alleati (Cartier-Bresson, Nicolas Tikhomiroff, Signal Corp ecc.); il difficile dopoguerra con le vicende della Palestina, dell’Afghanistan e di Cuba (G. Rodger , M. Riboud e René Burri) la crescita del Giappone (Bischoff e Marc Riboud) e dell’Italia (Uliano Lucas, Leonard Freed e Cartier-Bresson). La Cina di Mao ed il Sud America (Sergio Larrain); gli Stati Uniti di Kennedy (M. Schaw ed Eve Arnold), i primi lanci spaziali (Burt Glinn), i fermenti dei giovani americani (Bruce Davidson, Cornell Capa e Dennis Stock), e poi arriva il Vietnam di Jones-Griffiths ed infine il ritorno alla vita normale visto da E. Erwitt, B. Davidson, Philippe Halsman, ecc.
Alcuni apparecchi fotografici usati dai reporter fanno da corollario all’esposizione, le Leica amate da Cartier-Bresson, la Contax e la Nikon F adoperate da Robert Capa, La Topcon e la Nikon US Navy che hanno registrato gli avvenimenti in Vietnam.
E’ prevista per l’1 dicembre una conferenza sul tema della mostra con il reporter Cesare Colombo ed l’artista fotografo Paolo Ventura presso la Galleria Stanza del Borgo a Milano.
INFO
dal 24 novembre al23 dicembre 2010
presso: Galleria Stanza del Borgo - Milano
indirizzo: Via Turati 7
orario: martedì – sabato 10:00-13:00/15:00 – 19:30
web: www.stanzadelborgo.it
fonte:comunicato stampa
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