Mostra fotografica "Anastasia Khoroshilova. Russkie" [Milano]

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La Galleria Impronte contemporary art e' lieta di annunciare RUSSKIE, la prima mostra personale in Italia della foto-artista Anastasia Khoroshilova, che si inaugura il 26 Marzo 2009.
La Khoroshilova , che ha ricevuto la sua istruzione fotografica in Germania, utilizza nelle sue foto un linguaggio artistico che rinvia alla tradizione della fotografia oggettiva, documentaristica.
I suoi lavori presentano l'essere umano nel suo ambiente sociale e nella sua comunità, inserendosi in questo modo nella prassi scientifica dell'antropologia sociale, che affonda le radici in un'ampia tradizione , risalente in particolare ad August Sander, Robert Park e Max Weber, e agli altri padri della sociologia moderna.
In mostra alla galleria Impronte una serie di foto del ciclo Russkie, che presenta la macro-comunità dei cittadini appartenenti alla Federazione Russa, rivelando la pluralità delle identità che coesistono nella Russia odierna.
La Khoroshilova accentua l'oggettività dello scatto fotografico, facendo emergere la figura umana al centro dell'inquadratura, ma in un rapporto bilanciato con lo sfondo, che conserva un evidente carattere informativo.

- Sono proprio questi spazi, riscaldati dalla presenza umana, che il maestro dell'antropologia odierna Marc Auge' ha definito - luoghi - in opposizione ai disumanizzati - non-luoghi - , ovvero gli spazi standardizzati e sterili della contemporaneità globalizzata. Non a caso, nelle foto del cantore dei -non-luoghi- Andreas Gursky ( anch'egli rappresentante della fotografia oggettiva contemporanea ) non s'intravede mai una figura umana. Oppure, nel raro caso in cui si profili la sua presenza, si tratta pur sempre di anonime masse globalizzate. Al contrario, quel che interessa alla Khoroshilova sono gli spazi dell'autentica esistenza umana . Questi spazi esistenziali - come hanno dimostrato gli antropologi - sono determinati dalla specificità dell'assetto sociale o, per utilizzare un termine ripreso dal sociologo Pierre Bourdieu, dall' habitus . -
Viktor Misiano

Anastasia Khoroshilova e' nata a Mosca nel 1978 . Vive e lavora tra Berlino e Mosca.
Mostre selezionate dal 2007:
2008 Presumed Innocence, Decordova Museum, Lincoln , Massachusetts, U.S.A.
Russkie, Moscow Museum of Modern Art, Mosca, Russia
The Narrow Circle, Sala Santa Rita, Roma, Italia
The power of water, State Russian Museum, St. Petersburg, Russia
Einfach so.. Kunstraum Duesseldorf, Duesseldorf, Germania
Nederlands Fotomuseums, Rotterdam, Olanda
2007 Russkie, Galeria Fucares, Madrid, Spagna
Russkie, Galerie Ernst Hilger, Vienna, Austria
Islanders 2003 - 2006 , Centro per l' Arte Contemporanea Luigi Pecci, Prato, Italia
From Russia with love - contemporary Russian Photography and Video Art, Kunsthaus Merano , Merano, Italia
Reality Crossings - 2 Fotofestival, Mannheim_Ludwigshafen_Heidelberg, Germania
The Poetry of Water in Russian Art, Palais Lumie're, Evian, Francia
Inszenierte Dokumente, Grafik-Museum Foundation Schreiner, Bad Steben, Germania
Le opere di Anastasia Khoroshilova sono presenti in numerosi collezioni pubbliche e private, tra cui :
Collection Bank Austria, Vienna, Austria; Centro per l' Arte Contemporanea Luigi Pecci Prato, Italia; Collection Citigroup Private Bank, New York, USA; Kunstverein Lingen, Germania; The Margulies Collection , Miami, USA ; Adrian Rkin Privatstiftung, Vienna, Austria; Jerry Speyer, New York, USA; State Russian Museum, St. Petersburg, Russia; Collection UBS AG, Svizzera

Un catalogo completo delle opere del ciclo - Russkie - , edito da OIP, Oesterreichisches Institut fuer Photographie und Medienkunst, Vienna, verrà presentato durante la mostra.




INFO

dal 26 marzo al 2 maggio 2009

presso: Galleria Impronte Contemporary Art (MI)

indirizzo: Via Montevideo, 11

orario: mart-sab 15-19

costo: ingresso libero

info: (tel) 02-48008983




fonte: Pressrelease - l'ecosistema della cultura contemporanea

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Mostra fotografica "Andres Serrano" [Napoli]

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piss elegance Con una mostra dedicata ad Andres Serrano apre a Napoli un nuovo spazio dedicato all’arte contemporanea, la Nai Arte Contemporanea. Non una galleria tout court, ma uno spazio innovativo specializzato nell’attività di art consulting, di ricerca e divulgazione delle espressioni artistiche contemporanee.

LO SPAZIO

Lo spazio si trova nel cortile di un elegante palazzo del XIX secolo e si articola su 2 livelli: un ampio e luminosissimo vestibolo di ingresso alto sei metri consente l’installazione di opere di grande formato. Una scala conduce al primo livello che si estende su una superficie di circa 200 metri quadrati articolati in 4 vani con soffitti a volta: due sono deputati a mostre ed esposizioni, uno spazio all’accoglienza e agli incontri, un altro riservato allo studio. L’indirizzo è il 23 di via Chiatamone, la strada a ridosso del lungomare, che già da qualche anno è diventata il luogo d’elezione dei galleristi partenopei.

LA MOSTRA “ANDRES SERRANO”

semen & bloodLa mostra presenta 20 fotografie (di cui 5 di grandi dimensioni) di Andres Serrano l’artista e fotografo americano (New York, 1950) nato da padre honduregno e madre afro-cubana. Si tratta di opere provenienti da collezioni private e dalle gallerie di Paula Cooper Gallery di New York e Yvon Lambert (NY, Parigi, Londra), fotografie delle serie Immersions e Bodily Fluids realizzate tra il 1985 e il 1990 in cui Serrano utilizza i liquidi organici come l’urina, il sangue, lo sperma, il latte restituendo immagini di grande effetto visivo e straordinaria eleganza formale. A queste serie appartiene l’ormai celebre “Piss Christ”, la controversa opera che nel 1987 consacrò Serrano alla ribalta internazionale: la stessa fotografia (prodotta in 10 esemplari) è il record d’asta dell’artista con 215.000 euro da Christie’s a New York il 14 maggio 2008. La mostra proposta da Nai Arte Contemporanea è una significativa retrospettiva dei due cicli di opere più noti ed affascinanti dell’artista, che a 2 anni dal grande successo della mostra “Il dito nella piaga” tenutasi al PAC di Milano, arriva finalmente a Napoli.

L’ARTISTA

Genio ribelle e provocatore, artista maledetto e trasgressivo, Serrano indaga i temi più controversi del mondo in cui viviamo esprimendo la propria critica con immagini dall’evidente dicotomia: contenuti terrificanti e ricerca estetica. Temi come il sacro, il fanatismo, la xenofobia, la malattia e la morte, la corporeità vengono resi attraverso fotografie patinate e perfette che seducono lo spettatore per la bellezza in sè, il fascino proibito di argomenti tabù. “Credo che sia necessario cercare la bellezza anche nei luoghi meno convenzionali o nei candidati meno insospettabili. Se non incontro la bellezza non sono capace di scattare alcuna fotografia”, sostiene l’artista.



 

*Le immagini sono opere di Andres Serrano dal titolo "Piss elegance" e "Semen & blood"


INFO

dal 26 marzo al 20 maggio 2009

presso: NAI ARTE CONTEMPORANEA (NA)

indirizzo: Via Chiatamone, 23

orario: mar-ven 16,00 – 20,00

costo: ingresso libero

info: (tel) 081-7169479





Fonte: comunicato stampa pervenuto via mail

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Acte-Déco: pareti d’immagini «green»

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14_12_fleurdivers9 Acte-Déco ha sviluppato un prodotto decorativo “green”, stampando su tela ecologica (realizzata senza prodotti cancerogeni e reprotossici volatili come flatati o formaldeidi) ed utilizzando degli inchiostri che rispettano l’ambiente.

Nella collezione “Greendeco”, la fotografia invade le stanze con le immagini floreali d'Isabelle Nort, i paesaggi dell'Atlantico di Bernard Galleron, gli scorci di New York e Parigi di Michel Cesconetto, le atmosferiche magiche di Emmanuel Correia, gli scatti senza tempo di Pascal Tordeux, Serge Loxias e Jerome Jouve...

Ma è anche possibile personalizzare la decorazione, con delle proprie fotografie (ricordi d’infanzia, foto dei bimbi ecc... ).

Questo prodotto è sorprendente per la sua facilità di posa, lascia la possibilità di scegliere tra la sua durante permanente (colla per carta da parati) o riposizionabile (banda di velcro double-face).

Le sue applicazioni come quadri, strisce di tappezzeria, carta da parati e pareti d’immagini rivestiranno le stanze in modo contemporaneo, originale e creativo.

Sono disponibili diversi formati, a scelta: dal formato di un quadro fino ad un’intera parete.

Tutti gli amanti della decorazione d’interni saranno sedotti dalla qualità eccezionale dei colori di questo prodotto.

 

La novità “Greendeco” è disponibile sul sito http://www.acte-deco.fr/it




Fonte: notizia segnalata via mail

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Mostra fotografica "American Roadside Architecture" [Roma]

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Il Museo H.C. Andersen con l'Ufficio Culturale dell'Ambasciata degli Stati Uniti d'America a Roma e la Direzione Generale per la qualità e la tutela del paesaggio, l'architettura e l'arte contemporanee PARC/MAXXI Architettura, inaugura la mostra fotografica -American Roadside Architecture- di John Margolies.
La Mostra fotografica di John Margolies "American Roadside Architecture", presenta 55 immagini e documenta la lenta scomparsa di un tipo singolare di architettura popolare americana fiorita nella prima metà del XX secolo lungo le strade d'America basata largamente su culture e sensibilità locali, creata appositamente per catturare l'attenzione dei turisti e degli automobilisti e obbligarli ad uno STOP in una stazione di servizio, in un'area di ristoro, in un piccolo motel.
In un'epoca di globalizzazione e di catene di negozi tutti uguali, il tipico Mom and Pop business che si incontrava cosi' di frequente lungo le autostrade americane fino agli anni '50, e' quasi completamente scomparso.
Le foto di Margolies sono la testimonianza di un momento creativo che narra il modo di intendere il business e il turismo in America.




INFO

dal 26 marzo al 3 maggio 2009

presso: Museo Hendrik Christian Andersen (RM)

indirizzo: Via Pasquale Stanislao Mancini, 20 (Villa Helene)

orario: martedi' - domenica 9-19 (ingresso fino alle 18.30); chiuso tutti i lunedi' e 1 maggio

costo: ingresso libero

info: (tel) 06-3219089




fonte: Pressrelease - l'ecosistema della cultura contemporanea

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Flash Canon Speedlite 270 ex : flash compatto per fotocamere EOS

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Canon ha presentato un nuovo flash della linea Speedlite: lo Speedlite 270 ex. Il nuovo flash è stato presentato il 25 marzo insieme alla nuova reflex digitale Canon 500D e sostiuirà il modello Speedlite 220.

Si presenta come un flash compatto con una doppia funzione: dedicato a quanti possiedono una fotocamera reflex con il flash incorporato (che normalmente ha una potenza molto limitata) o una compatta Canon (per la quale sia prevista la possibilità di impiegare flash Speedlite) per fornire una potenza maggiore di illuminazione oltre alla possibilità di orientare di 90° la parabola in verticale. Ma troveranno molto comodo questo nuovo Speedlite 270ex anche i possessori di reflex che non montano un illuminatore flash estraibile dalla fotocamera: potranno portare in poco ingombro un illuminatore che consentirà di avere una luce di schiarita molto comoda in diverse situazioni che si possono presentare.

Come si evince dal nome, il Canon 270ex ha un numero guida pari a 27 (100 iso, M). Come detto in precedenza, la parabola può essere inclinata in verticale fino a 90° (molto comodo per poter illuminare il soggetto con una luce di rimbalzo anzichè diretta).

L'alimentazione viene fornita da 2 batterie stilo (AA).

Il flash sarà disponibile da Maggio 2009.




fonte: canon.it

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Mostra fotografica "Oltreneapolis. Nuovi simboli di Napoli" [Napoli]

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Oltreneapolis La mostra tratterà di alcune peculiarità della città alla luce della sensibilità e, allo stesso tempo, capacità critica di fotografi e poeti.
Sviluppa un percorso artistico, in una nuova Napoli, che rifugge dalle tradizionali e stereotipate icone di "pizza mandolino e Vesuvio", che riconosce e identifica dei nuovi "simboli". Questi simboli, e una loro razionalizzazione, ci proiettano in una Napoli dei confini vasti, anonimi e non-identificabili. Una sorta di urbs mundi.
L'aggettivo -nuovi- svincola gli autori da una rappresentazione che colga simboli già dati e riconosciuti dal pubblico.
In questo momento storico e artistico, nel quale i canoni tradizionali sono stati messi in crisi, i partecipanti alla mostra esprimono alcuni esempi di un contesto urbano in evoluzione, ne raffigurano un particolare, che contiene al suo interno il germe del tutto, lasciando alla fantasia del pubblico la capacità e il gusto di creare nessi interpretativi.

Fotografi in mostra: Paolo Bosso, Luca Ciriello e Alfonso Pinelli.

Scrittori: Umberto De Marco, Enrico Rispoli, Arianna Sacerdoti, Ottavio Sellitti.

Si ringrazia il Maestro Moni Ovadia che ha contribuito alla nostra iniziativa registrando un video un cui recita alcune delle poesie in mostra.




INFO

dal 24 marzo al 24 aprile 2009

presso: PicaGallery (NA)

indirizzo: vico Vetriera, 16

costo: ingresso libero

info: (tel) 081-426507




fonte: Pressrelease - l'ecosistema della cultura contemporanea

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Premiazione del concorso fotografico "Chi dice donna..." [Vigevano]

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vigevano_logo Domenica 29 marzo, in occasione della chiusura della mostra “Eva per sempre..?” dedicata alle opere della pittrice vigevanese Maria Grazia Simonetta, presso la Strada Sotterranea del Castello di Vigevano alle ore 16.30 si terrà la premiazione del concorso fotografico “Chi dice donna…”: tra tutti coloro che avranno inviato i propri scatti sul temaLa donna nel nuovo millennio, saranno selezionati due fortunati vincitori di buoni acquisto spendibili presso negozi di fotografia di Vigevano.

La Rassegna proseguirà con il dibattito “Ma-donna…che donne!!”, alle ore 17.00, sempre presso la Strada Sotterranea: ospiti e studiosi dimostreranno come ogni esigenza umana trovi risposta nella donna, sia dal punto di vista laico come madre e portatrice di vita, sia come testimone di speranza evangelica. Porteranno le loro riflessioni: Enza Rando, membro dell’Ordine degli Avvocati di Modena, rappresentante dell’Ufficio di Presidenza di Libera - a fianco delle donne contro l’illegalità ed ex Vice sindaco di Niscemi; Daniela Panero, pedagogista ed educatrice dello Spazio Famiglia - Gruppo Abele di Torino; Lidia Maggi, pastora della Chiesa Evangelica Battista di Lodi e Milano, saggista, teologa ed impegnata nel dialogo ecumenico e interreligioso in ambito anche internazionale.

Inoltre lo scrittore e poeta vigevanese Armando Garbarini presenterà “I Pensieri poetici”; coordineranno il percorso Patrizia Cottino e Nicla Spezzati, Presidente e Vice Presidente della Consulta Femminile cittadina.

Anche quest’anno si conclude positivamente l’iniziativa culturale dell’Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Vigevano, che promuove la riflessione e l’incontro tra i saperi femminili scegliendo un interessante percorso artistico, alternativo e multidisciplinare.

Partner dell’iniziativa, patrocinata dalla Regione Lombardia e dalla Provincia di Pavia, sono la Consulta Femminile della Città di Vigevano, la libreria vigevanese Il Convivio e Dedalo promozione culturale.




INFO

domenica 29 marzo 2009

presso: Strada Sotterranea del Castello di Vigevano

indirizzo: Via XX Settembre

orario:

  • premiazione del concorso fotografico: ore 16.30
  • inizio del dibattito: ore 17.00




fonte: notizia segnalata via mail

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Canon EOS 500D : reflex entry level da Canon

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aggiornato dopo la pubblicazione

Canon ha presentato la sua nuova fotocamera reflex digitale CANON EOS 500D !

L'annuncio era nell'aria da tempo e questa volta le aspettative non sono state deluse.

In sintesi le novità introdotte dalla Canon EOS 500D:
Il sensore è sempre nel formato aps-c (con fattore di ingrandimento 1,6x), ma la sua risoluzione sale a 15mpx (come la sorella maggiore Canon Eos 50D). Il processore che gestisce le immagini è il Digic IV, che promette una raffica di 3,4 fotogrammi al secondo (per un massimo di 170 scatti in formato jpg) ed una migliorata gestione del rumore digitale. La sensibilità ISO parte dal valore di 100 iso per arrivare fino a 3.200 iso (espandibile fino a 12.800 iso).

E' stata implementata la possibilità di registrare video Full HD a 1080p (con la possibilità di impostare una qualità minore a 720p o anche in formato VGA). In modalità 1080 i filmati vengono registrati a 20 fps (che passano a 30 fps alle risoluzioni minori).

Lo schermo LCD (non orientabile, come qualche voce aveva fatto pensare prima della presentazione) misura 3 pollici ed ha una risoluzione di ben 920.000 punti. L'alta risoluzione permette di poter valutare con grande accuratezza la messa a fuoco delle immagini sia dopo lo scatto sia prima (infatti la Canon 500D prevede il live view per utilizzare lo schermo LCD al posto del mirino per, ad esempio, scatti macro).

La messa a fuoco sfrutta 9 punti AF di cui il centrale di tipo "a croce". Il range di lavoro dell'auto focus va da -0,5 a +18 EV. L'esposimetro è in grado di misurare la luce in modalità valutativa a 35 zone (collegato con il punto AF utilizzato), semi-spot (9% dell'area inquadrata), spot (4% dell'area inquadrata) e media pesata al centro. Il range di lavoro dell'esposimetro parte da 1 fino a 20 EV.

Presente l'ormai collaudato sistema di rimozione della polvere EOS Integrated Cleaning System.

Essendo la Canon 500D equipaggiata con un sensore di formato aps-c, è compatibile con tutti gli obiettivi Canon presenti sul mercato (sia EF sia EF-S).

Il flash presente nella Canon 500D ha un numero guida pari a 13 e può coprire l'angolo di campo di un obiettivo 17 mm (eq. 27 mm). Il tempo di sincro flash è di 1/200 di secondo. Ovviamente la fotocamera è in grado di lavorare con tutti i flash esterni della serie Speedlites di Canon.

Le schede di memoria utilizzabili sono quelle di formato SD (anche di tipo HC).

Le dimensioni della 500D sono 129 x 98 x 62 mm. Il suo peso è di 480 grammi.

Il prezzo di listino previsto per il mercato europeo al momento della presentazione è di 863 euro per il solo corpo, 966 euro per il kit con l'obiettivo EF-S 18-55 IS, 1.386 euro con l'obiettivo 18-200 IS.






fonte: canon.it - dpreview.com

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Sguardi On Line - marzo 2009

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sguardi online nikon[6]E' on-line il numero 63 della rivista "Sguardi On Line" curata da Antonio Politano sul sito Nital.



Questo l'editoriale del numero di marzo:

Storie, sotto la superficie. È questo ciò che cerca Ami Vitale, pluripremiata fotografa americana, collaboratrice delle testate più prestigiose e caparbiamente free-lance,  al centro dell'intervista di questo numero di Sguardi. Essere in un luogo, più che viaggiare di continuo, da nomadi che restano fermi «perché quello è il momento in cui inizio a intravedere qualcosa sotto la superficie delle situazioni». Storie dalle zone di crisi del mondo - Kosovo, Kashmir, Palestina, Angola -  ma anche della gente comune del mondo, per provare a «raccontare storie con le immagini, avvicinarsi alla condizione umana, a qualche verità».

Noor è una giovane agenzia, nata nel settembre del 2007, dalla decisione di unire le visioni personali di nove fotografi indipendenti già con una importante carriera di reporter alle spalle (Samantha Appleton, Philip Blenkinsop, Pep Bonet, Jan Grarup, Stanley Greene, Yuri Kozyrev, Jon Lowenstein, Kadir van Lohuizen, Francesco Zizola), per dedicarsi a soggetti complessi con tempi lunghi, per fare il proprio mestiere di fotogiornalista/testimone "con rigore e precisione nel rispetto della dignità umana".

La vetrina è dedicata alla selezione di ritratti in bianco e nero che Sandro Becchetti ha realizzato in oltre quaranta anni di lavoro. Protagonisti del mondo della cultura e dello spettacolo, espressioni, posture, ambientazioni, che rivelano un tocco personale e a volte è come se intercettassero un pezzo d'anima della persona davanti all'obiettivo, da Pasolini a Truffaut, da Sandro Penna a Claudia Cardinale.

Con la sua guida pratica - "per chi si avvicina e per chi è già arrivato" - per vendere fotografie in rete, Luca Pianigiani, anima-guru di Jumper, si rivolge a tutti gli appassionati di fotografia, analizzando le potenzialità offerte dal Web "per pagarsi una bella vacanza con i proventi della vendita delle proprie belle fotografie", ragionando su archivi, siti, mercati, ecc.

Gli inviati di questo numero sono tre. Alessio Mesiano ci porta nel dominio della natura delle remote Far Oer, un arcipelago in mezzo all'Atlantico del Nord, tra Islanda, Scozia e Norvegia, regno di uccelli (3 milioni e mezzo), pecore (quasi 90 mila) e vento, abitate da nemmeno 50 mila discendenti dei Vichinghi.

Giulio Archinà ci fa scoprire una Calabria diversa dal clichè grazie al particolare punto di vista prescelto, dall'alto di un deltaplano a motore, dal quale riesce a raccontare e selezionare gli scorci offerti dalla natura e le geometrie dei centri storici ma anche persone, come mostrano mirabilmente il girotondo di cinque donne a bagno o lo stesso autoritratto in riva al mare.

Delle capitali della nuova Europa, Jean Marc Caracci ci mostra volumi e spazi congelati nel momento del passaggio o della presenza di qualcuno che entra o vive all'interno di quel paesaggio urbano come attore tra quinte senza particolare identità.

Le news segnalano: l'esposizione parigina dedicata alle fotografie controverse (dalle immagini di mille guerre alle provocazioni di alcune campagne pubblicitarie di Oliviero Toscani); l'approfondimento sulla Russia nell'ultimo numero della rivista Dispatches; e gli studi recenti sulle tecniche e i materiali di Caravaggio (anche una polvere magica a base di distillato di lucciole), già per lo straordinario uso della luce precursore di ogni fotografo.




Potete trovare il numero di marzo 2009 di Sguardi On Line a questo indirizzo oppure scaricare il pdf a questo indirizzo.

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Mostra fotografica "Robert Capa - Gerda Taro" [Milano]

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Venerdi' 27 Marzo 2009 alle ore 19, si inaugura a Forma, Centro Internazionale di Fotografia Questa e' la guerra! Robert Capa al lavoro, una mostra monumentale, di quasi 300 immagini, dedicata a Robert Capa e al suo incomparabile lavoro di fotogiornalista. Una carrellata di immagini vintage, provini a contatto, documenti, lettere personali per capire e conoscere come uno dei piu' grandi fotografi del mondo, fondatore e anima dell'agenzia Magnum, lavorava e affrontava le lunghe trasferte sui fronti di guerra.
Accanto alla mostra di Robert Capa, per la prima volta, inaugura in contemporanea la retrospettiva della fotografa Gerda Taro. Conosciuta soprattutto per essere stata la compagna di Capa, Gerda Taro e' stata una fotografa pionieristica, che ha speso la sua breve e intensissima vita documentando il fronte caldo della guerra civile spagnola, ma le sue fotografie erano state fino ad oggi poco viste e anche molto sottovalutate. Questa mostra oggi la consacra finalmente, come fotografa di grande talento.
Robert Capa e Gerda Taro giunsero insieme in Spagna il 5 agosto del 1936, a meno di un mese dall'inizio della guerra, come inviati della rivista «Vu» e firmarono insieme i primi reportage da Barcellona e dal fronte di Cordoba. La guerra di Spagna e' stata una delle prime guerre ad aver avuto una grande copertura mediatica, grazie anche alla fotografia che stava iniziando a diventare l'occhio testimone sul mondo. Tra il 1936 e il 1939 decine di grandi intellettuali europei e americani si arruolano nell'esercito repubblicano e ne sposano la causa, tra questi, i due fotografi destinati a diventare una leggenda e a diffondere in tutto il mondo le immagini dell'orrore dell'avanzata nazionalista in Spagna.
Gerda morirà poco tempo dopo nel 1937, schiacciata da un carro armato a soli 27 anni. Robert Capa morirà in Indonesia, su una mina nel 1954.
Due mostre, due libri per riflettere su un tema che continua ad essere, purtroppo di grande attualità, attraverso due testimoni d'eccezione che dichiaratamente contro la guerra, al tema della guerra hanno dedicato le loro vite.
I libri che accompagnano le due mostre omonime sono pubblicati da Contrasto.
Entrambe le mostre sono organizzate in collaborazione con l' International Center of Photography di New York e curate da Richard Whelan e Irme Schaber.




INFO

dal 27 marzo al 21 giugno 2009

presso: Forma - Centro Internazionale di Fotografia (Milano)

indirizzo: piazza Tito Lucrezio Caro, 1

orario: 11-21, giov e ven 11-23, lunedi chiuso

costo: Intero: 7,50 € - Ridotto: 6,00 € - Scuole: 4,00 €

info: (tel) 02-58118067




fonte: Pressrelease - l'ecosistema della cultura contemporanea

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Mostra fotografica "Fotografi italiani emergenti" [Castellanza (VA)]

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Per favore non chiudere la porta
Progetto e immagini di Luca Ruberti

I soggetti di partenza si rifanno a un tema classico della fotografia contemporanea dai Becher in avanti: spazi industriali abbandonati e carichi di memorie che la fotografia salva dall'oblio. Tutto il resto - cioe' la parte piu' sostanziale del suo lavoro - e' invece una sorta di elogio della mutazione, dove niente sembra stare esattamente al suo posto. Le immagini del giovane Luca Ruberti sono infatti dominate da una fantasiosa indistinguibilità tra realtà e finzione; da una radicale allergia a chiudersi seriose nello specifico fotografico che le trascina verso la pittura e finanche la grafica (si tratta di opere realizzate su legno usando fotografia e pittura acrilica, con aggiunte grafiche a volte quasi mimetiche, a volte evidenti). Come in Alice nel paese delle meraviglie sono miscelati assieme in modo paradossale il piano razionale della veglia e quello semionirico dei nonsense - , cosi' nelle opere di Ruberti il senso e' come minimo doppio, per non dire multiplo, e allo spettatore tocca l'immaginifico compito di dipanare le sue intricate narrazioni multistrato. Egli non rinnega un approccio documentario, ma lo trascina, con la pittura e la fantasia, verso un futuro immaginario ricco di situazioni visive ibride e allegramente surreali. (Gigliola Foschi)
Luca Ruberti nasce a Busto Arsizio nel 1978, lavora a Milano. Nel 2001 si diploma in Comunicazione Visiva e Pubblicitaria. Dal 2002 al 2004 frequenta un master di specializzazione in Design&Multimedia. Dopo una formazione artistica ed un'esperienza da art director in agenzia pubblicitaria, approda negli anni 2007-2008 al mondo fotografico- artistico tramite Istituto Italiano di Fotografia. Nel 2005 vince il Concorso fotografico Internazionale Sappi Magno Intestity Challenge, nel 2008 espone alla Biennale Internazionale di Fotografia Foto&Photo2008 ed entra nella rosa degli artisti che hanno esposto presso il Museo della Permanente di Milano per il concorso Profilo d'Arte 2008. La sua attività artistica -guarda al presente e al futuro- con occhi avanguardistici e nel contempo melanconici. Tutto cio' che -e' stato- fruisce nel presente e viene rivisto, reinterpretato attraverso gli occhi del proprio caracte're -HROBOT- per dar vita a una NUOVA realtà.


Four points
Progetto e immagini di Emanuela Colombo

Questo progetto nasce dall'idea di raccontare di storie lontanissime tra loro e ambientate ai quattro angoli del mondo. In ETIOPIA, al confine con la repubblica islamica del Sudan, ho fotografato le fiere popolazioni che nonostante l'insicurezza dovuta alle continue battaglie per la definizione della frontiera, cercano di difendere se stesse e le loro peculiarità, con coraggio e determinazione. Della CAMBOGIA, racconto le difficoltà di una popolazione che ancora non si e' ripresa dal massacro di Pol Pot e dei suoi seguaci Kmer Rossi, costretta a sopravvivere ai suoi governanti, subendo gravi ingiustizie. In SICILIA, della zona dell'Altobelice Corleonese, ho ripreso il lavoro di un gruppo di giovani, riuniti in cooperativa, che gestisce le terre confiscate alla mafia, cercando di farle tornare produttive e attivando un circolo virtuoso che spinga i giovani a ripopolare questa bellissima terra, ormai abbandonata a causa della mancanza di opportunità lavorative. Ad HAITI, ho realizzato una serie di ritratti all'interno delle abitazioni, mostrando la vita di una comunità che, pur abitando a pochi chilometri dalla ricca Repubblica Domenicana, rientra nelle statistiche come la piu' povera popolazione dell'intera America latina, e di tutto l'emisfero occidentale. Emanuela Colombo nasce nel 1974, si laurea in Scienze delle Comunicazione e dello Spettacolo nel 1998, coltivando l'interesse per la fotografia di reportage, frequentando corsi e workshop. Nel 2007 partecipa al Master -Phothography and Visual Design, a cura di NABA con la collaborazione di FORMA. Collabora con l'Agenzia Iberpress di Roma ed Emblema di Milano, e con il Cesvi di Bergamo, per il quale realizza servizi in Sud Africa, Brasile, Pakistan e Cambogia, per diversi progetti. Suoi servizi sono pubblicati su testate giornalistiche italiane.


Tuz
Progetto e immagini di Sara Munari

Al di qua del Bosforo c'e' Istanbul con le sue moschee, il museo di Topkapi e gli scorci da cartolina che tutti conoscono. Al di là del Bosforo comincia un territorio aspro, fatto di sterpaglie ed enormi spianate, di montagne che si perdono verso l'orizzonte siriano per poi ridiventare pianura e deserto. La Turchia e' un paese in bilico e Istanbul sorge su quel crinale che divide ancora oriente ed occidente. Città dai mille conflitti, Istanbul e' lo specchio di un intero Paese al crocevia. Non era facile raccontare con le immagini questo grumo di tensioni, ansie e aspettative che agisce come un elastico destabilizzante che da una parte tende verso l'Europa e dall'altra verso i sentieri rassicuranti della tradizione. Ho rivolto uno sguardo privilegiato soprattutto a loro, alle donne. Non solo per una questione di facile identificazione, ma anche perche' sono incappata in situazioni che hanno, piu' di altre, evidenziato maggiormente questa tensione e contraddizione che desideravo rappresentare. Sara Munari nasce a Milano nel 72. Vive e lavora a Lecco. Studia fotografia all'Isfav di Padova dove si diploma come fotografa professionista. Docente di Storia della fotografia presso l'Istituto Italiano di fotografia di Milano. Docente di Tecnica fotografica e Storia della fotografia presso l'Istituto di Moda Grafica e Design di Lecco. Dal 2005 e' direttore artistico di Leccoimmagifestival per il quale organizza mostre di grandi autori, quali Francesco Cito, Giovanni Umicini e altre dedicate a giovani autori. Organizza workshops con autori di fotografia stimati a livello internazionale, quali: Franco Fontana, Maurizio Galimberti, Marco Anelli, Lorenzo Castore, Giovanni Umicini. La manifestazione ha riscosso notevole riscontro a livello nazionale entrando a far parte del circuito dei grandi Festival, con Portfolio Italia. Apre, nel 2001, LA STAZIONE FOTOGRAFICA, Studio e galleria per esposizioni fotografiche nel quale svolge normale attività di fotografa. Espone in Italia ed Europa.


Creation of light
Progetto e immagini di Andrea Karen Sacchi Staropoli

-Nel primo giorno viene separata la luce dalle tenebre- Cosi' inizia il racconto della creazione per la Genesi biblica. L'autrice fa emergere nelle immagini fotografiche il desiderio di volersi addentrare nei temi affascinanti della cosmogonia. Il risultato e' una visione ad alta quota di suggestive e sinuose forme gassose che sembrano prender vita nell'atmosfera grazie alla presenza pacata della luce, che le stampe di grande formato esaltano. La serie di fotografie ha un forte collegamento con l'incisione -La Creazione della Luce- di Gustave Dore', immagine di apertura della Bibbia da lui illustrata. Andrea Karen Sacchi Staropoli nasce a Lima, in Peru'. Fotografa di scena, concerti, promozionali e reportage lavora e collabora con associazioni culturali, redazioni, uffici stampa, agenzie, compagnie teatrali e artisti. Consegue il diploma di Maturità Artistica Culturale e si specializza all'Istituto Italiano di Fotografia a Milano ricevendo a pieni voti la qualifica di fotografa. Vince numerosi premi tra cui il Primo Premio Portfolio Giovanimmagine 2006, e partecipa a collettive curate da critici quali Angela Madesani, Gigliola Foschi e Occhiomagico. Espone -A Metu Ad Lucem- mostra ispirata ai Salmi e realizza audiovisivi come -La stanza dei fiori selvaggi- progetto nato grazie al lavoro di artisti e musicisti, presentato al Castello Sforzesco di Milano. Nel giugno 2007 Andrea Sacchi viene presentata da Vittorio Sgarbi al Teatro Alla Scala in occasione della rassegna di giovani artisti Apollineo e Dionisiaco organizzata dall'Associazione Culturale Ambrosia. Nel 2008 le sue immagini entrano a far parte dell'AFI, Archivio Fotografico Italiano. Con Gabriele Mandel Khan, si impegna nel reportage sociale in particolare sulle religioni per la Pace. Viene inviata in Turchia nel novembre 2006 per il progetto: -I discendenti di Abramo in Ebraismo, Cristianesimo e Islam-. Collabora con la -Rivista Sufismo- e cura la grafica del calendario cristiano-islamico 2008/1429, illustrato con le opere di artisti contemporanei, tra cui Franco Battiato. Realizza le immagini per diverse pubblicazioni e riceve premi a livello nazionale.




INFO

fino al 22 marzo 2009

presso: Villa Pomini - Castellanza (VA)

indirizzo: via Don Luigi Testori, 14

orario: venerdi' 17-19, sabato 15-19, domenica 10-12 e 15-19

costo: ingresso libero

info: (tel) 0331-777472




fonte: Pressrelease - l'ecosistema della cultura contemporanea

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Photoshow 2009 : cosa hanno in serbo le aziende

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Abbiamo già avuto modo di parlare del Photoshow 2009 che si terrà a Milano dal 27 al 30 marzo prossimi (con la possibilità, registrandosi, di ottenere biglietti a 1 euro invece di 8 euro!).

In questi giorni stiamo ricevendo i vari comunicati delle aziende che ci danno un’idea di cosa ci troveremo d’avanti visitando la fiera e non farci cogliere impreparati. Vi riportiamo i collegamenti ai vari comunicati, inserendo anche un estratto per ognuno (per le aziende che mancano, potete segnalare i comunicati inviandoceli tramite mail).

  • Canon – […] Protagoniste dell’evento, saranno le reflex, che proprio quest’anno festeggiano i 50 anni dalla nascita. Non potranno poi mancare le eleganti ed avanzate fotocamere digitali compatte proposte in una gamma di colori originali e adatte ad ogni gusto e situazioni, anche le più estreme; le ultra-leggere videocamere HD e FLASH che combinano libertà e divertimento di ripresa; le stampanti e i multifunzione fotografici. [..] Adiacente allo stand sarà inoltre allestita l’area didattica: ‘Fotografica - Edizione Speciale’. […] Durante i giorni di fiera non potrà mancare l’esposizione di importanti mostre come quella dei vincitori dell’edizione 2008 del Premio Canon Giovani Fotografi, un appuntamento consolidato che si ripete con rinnovato entusiasmo da anni e premia esordienti artisti dello scatto fotografico, e quella che raccoglie un estratto della più importante mostra di fotogiornalismo: Il premio World Press Photo, di cui Canon è sponsor da oltre 15 anni.[…] Leggi Canon / Photoshow 2009
  • Nital / Nikon - Dopo il grande successo riscosso lo scorso anno, l'azienda torinese ha organizzato anche per questa edizione del Photoshow (Milano, 27 – 30 marzo 2009) il Nital Digital Campus, una serie di esclusivi corsi in cui sarà possibile approfondire diversi argomenti legati al digital imaging, dalla ripresa alla post-produzione.
    I workshop, tenuti da affermati professionisti, avranno una durata di circa 45 minuti e consentiranno l'approfondimento non solo della tecnica, ma anche della parte pratica e creativa di ripresa fotografica. Come sempre, l'obiettivo di Nital, è quello di arricchire il sapere fotografico di tutti i partecipanti.
    La zona che sarà riservata a questi corsi coincide con il “cuore” dello stand Nikon, sito nel padiglione 03.
    Per la partecipazione al Nital Digital Campus, aperto a tutti, non sono richiesti requisiti tecnici ma semplicemente la passione per la fotografia e per il processo digitale di sviluppo delle immagini. […] Leggi Nikon-Nital / Photoshow 2009
  • Apple - Quest’anno presso il padiglione 5/1 stand E06 D09 di Fiera Milano City (porta Colleoni), gli Apple Solution Experts ed un Apple Authorized Training Center, presenteranno le soluzioni Apple per fotografi e video-makers. Per toccare con mano i numerosi benefici delle soluzioni foto e video di Apple: Aperture 2 e Final Cut Studio, lo stand verrà attrezzato con i nuovi e potenti desktop Mac Pro ed iMac ed i portatili MacBook Pro 15” e 17”.
    Lo stand di Photoshow vuole essere un punto di aggregazione per tutti quegli appassionati e professionisti dei mondi della fotografica e del video che oggi, inevitabilmente, affrontano le sfide del digitale ed il mondo dell’informatica.
    Qualificati operatori del settore metteranno a disposizione degli appassionati di fotografia solide competenze sviluppate sulle soluzioni Apple. […] Leggi Apple / Photoshow 2009

 

 
 
fonte: comunicati stampa aziende

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CANON EF 14mm f/2.8 L II : test e prova su campo con immagini campione

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CANON EF 14mm f2.8 L II Sul portale ZMphoto è stata pubblicata una prova molto accurata del CANON EF 14mm f/2.8 L II. Daniele De Ponti ha realizzato una serie di scatti alcuni dei quali in situazioni che mettono a dura prova un obiettivo tanto particolare come un 14 mm. Caratteristica importante dell’articolo è la possibilità di scaricare i file RAW che sono stati eseguiti durante il test.

 

Vi invito quindi a leggere la prova del CANON EF 14mm f/2.8 L II.

 

 

 

fonte e immagine: zmphoto.it

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Mostra fotografica "Valerio Marchese. Lo sguardo sospeso" [Palermo]

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Scegliere di fermarne l'immagine rende la cosa fotografata piu' vera del vero, una testimonianza della nostra esistenza attraverso cio' che abbiamo voluto conservare, un espediente contro lo sfuggirci della memoria e del tempo. Il meccanismo magico legato all'immagine non ha solo il potere di creare la memoria, ma interviene sulla realtà modificandone il senso e la percezione. Cio' che fotografiamo diviene piu' reale perche' lo abbiamo guardato, la nostra attenzione lo ha estratto dalla totalità delle cose e salvato non solo dall'oblio ma dalla non esistenza, lo ha reso significativo scegliendolo.
E il desiderio espressivo dell'autore entrerà in contatto con quello di chi cercando intorno a se' qualcosa in cui riconoscersi esplora con la propria chiave di lettura possibili condivisioni. Un incontro indiretto. Affinità, senso di complicità nel modus videndi che si rapportano alla nostra esigenza di autorappresentarci per essere riconosciuti. Questione di sguardi. Patrizia Campanella (dall'introduzione del volume -Lo sguardo sospeso-, Edizioni Lanterna Magica, 2008)
Valerio Marchese, nato nel 1953 a Termini Imerese, vive a Palermo. Formatosi attraverso l'attenzione per le opere dei maggiori autori del novecento e contemporanei, ha delineato nel tempo una ricerca personale centrata su ambienti metropolitani e contesti naturali urbanizzati, di cui indaga ed isola le sottili relazioni con l'uomo che li abita. La sua cifra stilistica e' caratterizzata da una gestione minimale degli elementi compositivi e da una grande attenzione agli equilibri formali e tonali. L'intensità espressiva delle immagini e' affidata ad un procedimento sottrattivo che scarta gli elementi superflui o distraenti ed alla qualità del b/n di cui cura personalmente la stampa.
Sue immagini e portfolio sono stati pubblicati su quotidiani, riviste e libri fotografici.
Ha esposto la propria opera in diversi contesti: tra le piu' rappresentative della sua cifra espressiva, le personali Tasselli, Palermo, Libreria Dante (1996), Tra terre e mare, Bagheria, Galleria Cartier-Bresson (1997), Lo sguardo sospeso, Palermo, Galleria di Villa Niscemi (2004), Fotoricordo (2007) e Dove comincia il mare (2008), Palermo, Galleria 43 di Lanterna Magica, e la recente antologica Fotografie 1992-2007, Caltavuturo, Museo Civico Chiostro San Francesco (2008).
Il catalogo della mostra stampato in tricromia di grigi, edito da Lanterna Magica, e' in vendita nelle migliori librerie e presso la galleria al prezzo di 20 Euro.




INFO

dal 7 marzo al 20 marzo 2009

presso: Galleria Lanterna Magica - Palermo

indirizzo: via Goethe, 43

orario: mart-sab 9:30-13 e 16:30-19:30, lun 16:30-19:30

costo: ingresso libero

info: (tel) 091-584193




fonte: Pressrelease - l'ecosistema della cultura contemporanea

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Mostra fotografica "Obiettive. 15 donne tra arte, vita e fotografia" [Sabaudia (Lt)]

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Obiettive presenta il lavoro di artiste che hanno fatto della macchina fotografica il loro strumento di ricerca privilegiato. L'obiettivo (fotografico) coincide con l'obiettivo della propria esistenza. Obiettive e' un gioco di parole, che attinge ad una pluralità di stimoli, che vanno dall'oggetto obiettivo fotografico che, in questo contesto, diventa femminile plurale subendo un divertente slittamento semantico, al concetto di obiettività ovvero l'essere imparziali e senza pregiudizi.
Non che tutte le donne lo siano, ma la selezione dei lavori andrà in questa direzione.Obiettive, dunque, nella visione curatoriale, non indica solo il dispositivo ottico (qui eccezionalmente declinato al femminile) strumento indispensabile della ricerca fotografica,
ma anche la volontà precisa di lavorare senza pregiudizi.
Essere obiettive, nei lavori di queste artiste, non vuol dire eliminare ed annullare la propria soggettività ma, al contrario, arricchirla
di tutti gli stimoli possibili, i piu' diversi, anche gli opposti ed i contrari, riuscendo a sintetizzarli tutti all'insegna di una pluralità di visioni e concezioni.

Le artiste: Federica Bartoli - Lucilla Bellini - Emanuela Carone - Claudia Chittano - Robin Clerici - Daria De Benedetti - Anna Di Prospero - Manuela Giusto - Giovanna Griffo - Rosaria Iazzetta - Marina Misiti - Marella Montemurro - Laura Niola - Barbara Oizmud - Antonietta Scarpari.

In molte si ritraggono, non per vanagloria o vanità ma perche' hanno fatto del propri corpo uno strumento di indagine, la cartina di tornasole con cui diventare rosse in ambiente acido e azzurre in alcalino. Altre si nascondono, anche dietro il loro stesso corpo; o dietro la vita degli altri, che raccontano senza veli o, al contrario, sotto intollerabili cortine di piombo.




INFO

dal 7 marzo al 22 marzo 2009

presso: Museo Emilio Greco - Sabaudia (LT)

indirizzo: piazza del Comune (Palazzo Comunale)

costo: ingresso libero

info: (tel) 0773-515791




fonte: Pressrelease - l'ecosistema della cultura contemporanea

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Mostra “Viaggi Sentimentali” – aa.vv. [milano]

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viaggi sentimentali Viaggi si', ma non fotografie di reportage. Viaggi come racconti di avventure, di storie, di posti e luoghi anche immaginari o interiori, che chi fotografa sente vicino a se'. Viaggi di sentimenti.Viaggi che si spostano sul piano psicologico ed emotivo, viaggi nel naturale e nell'innaturale, viaggi che possono oscillare tra il particolare e l'universale.
Ognuno degli artisti che espone propone un suo -viaggio-, una sua interpretazione del -viaggiare-. Margherita Del Piano raccoglie frammenti di paesaggi in cui e' stata, per poterceli portare a casa. Nascono delle immagini in cui banali oggetti d'uso comune (le vaschette e gli involucri del supermercato) anziche' contenere merci, trasportano memorie del viaggio.
-Belgiojoso viaggia e si rincorre da dentro a fuori a ricucire il mondo delle occorrenze in una compagine di de'jà vu. Nelle sue fotografie i paesaggi estremi si diffondono in una texture o si distendono a sfondo per la figura umana assottigliata talvolta a silhouette di passaggio.- Denis Curti Per Matilde Soligno -i luoghi che amo viaggiare sono scenari che fanno parte, per diversi aspetti, di immaginari contemporanei (ad esempio, reminiscenze di una certa fantascienza cinematografica), permeati di un'ambiguità che li rende misteriosi, e la cui riconoscibilità sembra legata a memorie inesistenti-.
Il viaggio di Anton Kusters, con queste sue immagini della serie -Sugar-, e' nel mondo intimo di Brigit una bambina diabetica, e allo stesso tempo e' anche un viaggio nei ricordi della propria infanzia. -Cerco di ascoltarla ridere e giocare, cerco di sentirmi vicino a lei, e' proprio piu' un -sentire' il momento che -guardare' il momento-.

 

INFO

dal 15 marzo al 15 aprile 2009

presso: Spaziofarini6

indirizzo: Via Farini, 6 – Milano

orario: lun-giov 15.30-18 (o su appuntamento)

info-tel: 02-62086626

web: www.spaziofarini6.com

 

 

 

fonte: pressrelease

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Mostra fotografica "Terzo paesaggio. Fotografia italiana oggi" [Gallarate (Va)]

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La XXIII edizione del Premio Nazionale Arti Visive Città di Gallarate si confronta con la fotografia. TERZO PAESAGGIO FOTOGRAFIA ITALIANA OGGI e' il titolo della mostra che dal 7 marzo al 14 giugno 2009 presenta, nelle sale della GAM di Gallarate, undici fotografi italiani selezionati per l'occasione dalla Commissione scientifica composta da Walter Guadagnini, docente di Storia dell'arte contemporanea all'Accademia di Bologna, Roberta Valtorta, direttrice del Museo Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo, Enrico De Pascale, docente e critico d'arte, Emma Zanella, direttrice della GAM di Gallarate e segretario generale del Premio Gallarate, Luigi Sandroni e Sergio Uslenghi, rappresentanti del Premio Gallarate. Luca Andreoni, Andrea Galvani, Tancredi Mangano, Maurizio Montagna, Armida Gandini, Moira Ricci, Francesca Rivetti, Alessandro Sambini, Marco Signorini, Alessandra Spranzi e Richard Sympson, sono i fotografi selezionati per la singolarità e l'efficacia delle loro ricerche espressive, valide al di là della tecnica utilizzata.
Lo sguardo che ognuno di essi posa sulla realtà e che ognuno ci rimanda attraverso il proprio lavoro, linguisticamente caratterizzato da una precisa identità, e' spesso rivolto verso situazioni marginali, nascoste, apparentemente poco visibili. E' rivolto verso i territori della diversità, dei residui visivi ed emotivi il piu' delle volte relegati a situazioni di passaggio, poco interessanti e laterali. Ecco perche' il titolo della mostra attinge senza filtri al Manifeste du Tiers paysage, di Gilles Cle'ment (2004), adottando la felice definizione nata per definire una particolare concezione dell'architettura del paesaggio. La narrazione di piccole-grandi storie, in alcuni casi molto personali, diventa per esempio la chiave di lettura dei lavori esposti da Moira Ricci, Armida Gandini o Alessandro Sambini o Francesca Rivetti che con modalità espressive ed esiti formali assai differenti si muovono su un piano di affetti o situazioni quotidiane semplici, alla portata di tutti ma comunque capaci di aprire a considerazioni ampie e universalmente sentite. Diversamente si muovono Maurizio Montagna, Tancredi Mangano o Richard Sympson, attratti dal paesaggio urbano contemporaneo e dal rapporto uomo-architettura o uomo-natura, in cui i segni lasciati dalla presenza umana diventano veicolo di forte emozione e di presenza nell'assenza. I paesaggi naturali sono i principali interlocutori di Marco Signorini e Luca Andreoni, interpretati dal primo attraverso uno sguardo storicamente romantico e dal secondo con un atteggiamento che lo induce a cercare, della natura, le pieghe nascoste e poco visibili. Paesaggi immaginifici e nel contempo concreti e agibili quelli presentati da Andrea Galvani, tesissimi nella luce e nelle soluzioni formali adottate. Accostamenti temporalmente diversi appaiono i lavori presentati da Alessandra Spranzi, attenta a ricomporre spazi e tempi malinconicamente analoghi.
Durante tutto il periodo della mostra, che rientra nelle attività del Festival Filosofarti (1-8 marzo 2009), si svolgeranno una serie di incontri di approfondimento sulla fotografia e sugli artisti presenti, oltre che a visite guidate gratuite condotte dal personale del Dipartimento educativo del Museo. Per tutto il periodo della mostra, ogni giovedi' il Museo protrarrà l'apertura fino alle ore 21.00. Questa edizione del Premio si sviluppa inoltre in un articolato progetto che ha completato l'acquisizione di alcune importanti opere di Z.A.T. Zone Artistiche Temporanee, dell'edizione precedente, grazie ai contributi del Comune di Gallarate, della Banca Popolare di Bergamo e della Banca Popolare Commercio e Industria, Gruppo UBI. Con il sostegno di questi enti, il Premio ha potuto infatti arricchire la collezione permanente della Civica Galleria con le opere di Pierluigi Calignano, Chiara Dynys, Emilio Fantin, Ottonella Mocellin e Nicola Pellegrini, Adrian Paci e Luca Vitone. L'importanza internazionale degli artisti e il valore delle opere realizzate per la mostra meritavano infatti di entrare nella collezione della GAM, votata da sempre alla contemporaneità. Analogamente la mostra TERZO PAESAGGIO FOTOGRAFIA ITALIANA OGGI, sarà l'occasione per acquisire una significativa selezione delle opere esposte e per donare tale acquisizione alla collezione permanente della GAM.

 

GLI EVENTI COLLATERALI
E' previsto un ciclo di tre incontri dedicato alla riflessione sulla fotografia contemporanea nel panorama artistico internazionale.
- Giovedi' 18 marzo 2009 ore 18.00 Incontro con gli artisti Luca Andreoni, Maurizio Montagna, Francesca Rivetti, Marco Signorini. A cura di Walter Guadagnini
- Giovedi' 26 marzo 2009 ore 18.00 Incontro con gli artisti Andrea Galvani, Alessandra Spranzi, Armida Gandini. A cura di Enrico De Pascale
- Giovedi' 2 aprile 2009 ore 18.00 Incontro con gli artisti Tancredi Mangano, Moira Ricci, Alessandro Sambini, e Richard Sympson. A cura di Roberta Valtorta
Durante il periodo della mostra, ogni giovedi' il Museo protrarrà l'apertura fino alle ore 21.00 con visite guidate gratuite condotte dal personale del Dipartimento educativo del Museo.




INFO

dal 7 marzo al 14 giugno 2009

presso: Civica Galleria d'Arte Moderna - GAM - Gallarate (Va)

indirizzo: viale Milano, 21

orario: mart-dom 10-12.20 e 14.30-18.20, giovedi' fino alle 21.30

costo: ingresso gratuito

info: visite guidate gratuite su prenotazione allo 0331.791266




fonte: Pressrelease - l'ecosistema della cultura contemporanea

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Mostra fotografica "Gian Butturini. Incontrando l'umanita'. Mostra antologica 1969 -2006" [Brescia]

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A tre anni dalla scomparsa del noto fotografo Gian Butturini, l'associazione Amici di Gian intende  ricordarne la figura con una grande mostra antologica di oltre 150 immagini, per lo piu' vintage firmate e titolate dall'autore, appartenenti alla collezione Carlo e Paolo Clerici. Nello Spazio Video, verranno inoltre presentati a ciclo continuo tutti i film e i documentari realizzati dall'autore in lunghi anni di carriera; Gian Butturini e' utile ricordarlo fu, oltre che fotografo, designer e filmaker impegnato su temi sociali che lo portarono in varie parti del mondo. In mostra anche un documento molto importante: l'intero suo ultimo e inedito reportage realizzato a colori in Venezuela pochi mesi prima della sua scomparsa.
Giancarlo «Gian» Butturini (1935-2006) ha rappresentato una originalissima figura di ricercatore e artista all'interno del variegato mondo del fotoreportage italiano degli ultimi decenni del XX secolo. Dagli anni settanta in poi ha testimoniato, in compagnia della sua fedele Leica, molti fra i piu' significativi momenti dell'inquieta storia di quegli anni. Per realizzare tale suo progetto ha sfruttato un approccio alla realtà e alle contraddizioni del quotidiano capace di unire una descrizione dura e disincantata di cio' che finiva sotto il suo obiettivo col senso di una partecipazione del suo lavoro al progetto di riscatto delle popolazioni delle diverse parti del globo impegnate nel tentativo di liberarsi dallo sfruttamento della società «neocapitalista» e dalle forme del dominio neocoloniale.
La sua e' stata infatti un'attività di convinto «free lance», di libero ricercatore che lo ha visto sempre svincolato da ogni forma di condizionamento economico e culturale, impegnato a scegliere le proprie strade in tutta autonomia. Si trattasse di avvicinarsi alle forme della sofferenza rappresentate dalla malattia mentale o dal dolore della vecchiaia o si trattasse di leggere la tragedia della marginalità storica dei popoli affamati e ridotti a sopravvivere a stento di fronte alla ricchezza di un mondo sempre piu' caratterizzato da opulenza e spreco o di descrivere i momenti in cui sembrava che un principio di speranza si stesse affermando sull'orizzonte della nostra realtà, Butturini si e' sempre mosso con una sua ampia indipendenza. Gian, come lo chiamavano coloro che lo hanno conosciuto e amato, ha cercato di rappresentare queste realtà secondo un modello militante, basato sull'impegno a cercare di fornire, a chi aveva l'interesse di seguirlo nel suo itinerario, gli strumenti per comprendere il senso profondo di quanto avveniva. Il suo tentativo era di comprendere le ragioni della tragicità del quotidiano e di individuare le prospettive per un suo superamento.
Con questa sensibilità il fotografo bresciano ha avuto la capacità di «incontrare l'umanità», ovvero di interagire con uomini e donne, vecchi e bambini, sani e malati, intellettuali e semplici militanti, lasciando a loro l'ultima parola. Si e' trattato insomma di un approccio totalmente diverso da quello che si e' affermato con sempre maggior forza di decennio in decennio con l'imporsi di una società medializzata, dove l'unico valore e' il successo e l'affermazione narcisistica dell'io individuale. Tramite una notevole serie di volumi tematici, in cui spesso si e' fatta sentire la fresca originalità della sua giovanile attività di grafico con l'inseparabile amico Salodini, Butturini ci ha lasciato in eredità un importante spaccato delle radici del nostro presente, un archivio di progetti, speranze, sogni, tragedie e sconfitte che costituiscono le premesse del nostro futuro.
Si tratta insomma di una ricca serie di immagini che parlano di noi e che possiamo usare come portolano per cercare di dipanare l'aggrovigliata matassa della storia, al fine di individuare il senso del nostro essere e del nostro agire, non delegandolo semplicemente all'inesorabile segno del destino.
Gian si e' mosso sempre su un canale di lavoro che potremmo dire underground, fra piccole case editrici, che hanno pubblicato i suoi lavori puntando sulle sue qualità di fotografo, e collezionisti pubblici e privati che hanno apprezzato e raccolto con amore le sue opere. Questa sua scelta ha pero' in una qualche misura condizionato il suo lavoro, non permettendogli di giungere a contatto con il grande pubblico, quello delle riviste e dei giornali ad ampia diffusione, favorendone percio' un possibile e immeritato oblio. Proprio in questa prospettiva coloro che gli sono stati vicini hanno deciso di riproporre, a tre anni dalla morte, una ampia mostra della sua opera, dalle fotografie che oggi appaiono piu' facilmente apprezzabili alle fotografie di tipo militante, che potrebbero apparire piu' segnate dall'usura del tempo. In questo modo si vuole ricordare un autentico combattente per la verità, un uomo impegnato a cercare di rispondere con i suoi mezzi e con la sua sensibilità alle sfide che la vita gli poneva di fronte e a dialogare, in un inesausto sforzo di vivace curiosità, con coloro che gli stavano vicino e che come lui dovevano agire, cercando costruire una realtà degna di essere vissuta.




INFO

dal 7 marzo al 9 aprile 2009

presso: Contemporanea - Spazio per l'arte – Brescia

indirizzo: via Corsetto Sant'Agata, 22 (Loggia delle mercanzie)

orario: dal martedi' al sabato dalle ore 15,30 alle 19,30

costo: ingresso libero

info: (tel) 030-3758370




fonte: Pressrelease - l'ecosistema della cultura contemporanea

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Mostra fotografica "Marco Lillini. Cielo, Terra" [Roma]

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La Galleria Doozo e' lieta di presentare il lavoro fotografico di Marco Lillini. Il fotografo espone una serie di scatti spettacolari: uno mosaico di orizzonti, nuvole, vette innevate, terre coltivate e città, immortalate da un punto di vista che incuriosisce l'uomo da millenni, il cielo. Lillini interpreta pienamente lo spirito del viaggiatore di Saramago, il quale sa di dover vedere quel che non si e' visto e vedere di nuovo quello che già si e' visto per poter cogliere la potente mutevolezza della natura. Ogni istantanea rapisce frammenti e porzioni di realtà sospese tra reale e irreale, intrappolate cosi' nel loro repentino divenire.
La posizione privilegiata della cabina di comando unita ad una profonda passione per la fotografia e ad un attento e preciso montaggio gli ha permesso di scandagliare dall'alto la nostra Terra valorizzandone particolari altrimenti invisibili. Nelle sue fotografie il sottile confine fra cielo e terra si manifesta in colori inaspettati, densi e carichi, vivaci e solari, mutevoli come solo a certe quote e' possibile registrare. Marco Lillini modifica e ricodifica le sue atmosfere, ritrovando cosi', attraverso un processo artificiale, la naturalità e la purezza originarie di un portato emozionale e naturale che si lega indissolubilmente a sentimenti di riconoscente meraviglia verso la vita e il suo enigma.


Marco Lillini, nasce a Roma, nel 1956. Nei suoi tanti viaggi come pilota d'aerei ha scattato le numerose foto aeree che sono poi divenute oggetto di diverse personali e collettive. Fra queste -Colori nel Mondo- presso la Sala del Giubileo al complesso del Vittoriano a Roma nel 2005 e "Le Vie dell'Artigianato a Roma" presso il Museo di Roma in Trastevere nel 2007.




INFO

dal 10 marzo al 24 aprile 2009

presso: Galleria Doozo – Roma

indirizzo: via Palermo, 51/53

orario: mart-ven 11-22, sabato 11-16

costo: ingresso libero

info: (tel) 06 4815655

 

 

fonte: Pressrelease - l'ecosistema della cultura contemporanea

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Mostra “il dono” – Giorgia Florio [roma]

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mostra giorgia florio roma La mostra è dedicata all’ultimo monumentale progetto fotografico di Giorgia Fiorio, il Dono, che a partire dal 2000 ha impegnato l’artista in un lungo percorso di ricerca personale sul rapporto dell’individuo con il Sacro, attraversando, in un coraggioso processo di conoscenza, tutte le forme e le manifestazioni della ritualità e della spiritualità nei vari continenti, per cogliere e mettere in luce l’essenza della condizione umana.
Impegnata fin dagli inizi della sua carriera in una ricerca indipendente, dedicata a progetti di ampia dimensione e a lungo termine a carattere umanistico e antropologico, a cominciare dal suo primo importante lavoro (Red Gloves, 1991), Giorgia Fiorio ha nel tempo presentato al pubblico – in diverse occasioni espositive e nelle numerose pubblicazioni da lei stessa progettate – le tappe di un lavoro concepito fin dall’inizio quasi unitariamente e perseguito con un rigore intellettuale e una coerenza formale che, nella serie elaborata per questa sua ultima opera, sembra trovare la sintesi e la più chiara definizione espressiva dell’essenza stessa di tutta la sua ricerca, da sempre orientata e mirata alla scoperta del significato più profondo della condizione esistenziale e spirituale dell’umanità, indagata e rappresentata nelle sue diverse forme e realtà etniche, culturali, religiose.

« Alle più remote origini del Credere, nei primi Testi sacri, come nella primigenia tradizione orale pagana, si svela una fitta trama di corrispondenze: rituali, gesti da sempre ripetuti, risonanze di un medesimo fremito dinanzi al mistero dell’esistenza. Sospeso sullo spazio-tempo universale, un labirinto di percorsi s’interseca nella ricerca d’unisono fra l’identità esteriore dell’individuo e il sé profondo. La storia del Credere, parallelamente a quella del linguaggio, traccia il cammino del genere umano. [..] Impronte di tracciati diversi convergono sino a sovrapporsi sull’orma della parola dono. Attraverso multiple variabili semantiche – dono – è una delle parole più antiche del linguaggio. Nella sua qualità transitiva incarna principalmente due sensi: offrire/donare e ricevere, persino prendere. »
(G. Fiorio)

Dalle celebrazioni copte-ortodosse del Timkat in Etiopia, ai riti pasquali di purificazione e mortificazione nelle Filippine; dalle celebrazioni e dai pellegrinaggi nelle città sacre in India, alla vita monastica buddista in Tibet e nel Ladakh; dalle pratiche di iniziazione e di meditazione in Myanmar, in Thailandia e in Cambogia, ai rituali animisti in Africa e Oceania; dai dervisci rotanti ai lottatori scintoisti, dai rituali sciamanici a quelli sincretisti, dal Bar-Mitzvà ebraico in Israele, al funerale islamico in Uzbekistan, dall’osservazione dei seminari cattolici in Polonia, a quella delle comunità monastiche ortodosse in Russia. Giorgia Fiorio ha via via esplorato gli aspetti più diversi dell’introspezione umana, procedendo, senza alcuna intenzione enciclopedica di esaustività e classificazione, ma attraverso l’esperienza diretta e con la propria testimonianza visiva, sul “cammino della verità”, quella propria e quella dell’umanità: non fermandosi mai alla semplice circoscrizione e alla descrizione oggettiva di una specifica situazione, ma testimoniando ogni volta l’evoluzione della propria ricerca e del proprio pensiero, manifestando una sempre maggiore consapevolezza interiore del Mistero sotteso a tutte le forme di spiritualità.

In mostra, cento stampe fotografiche in grande formato, corrispondenti all’intera serie di fotografie selezionate dall’artista per l’opera Il Dono, che l’Istituto Nazionale per la Grafica ha acquisito, nel corso del 2008, per le proprie collezioni.
La mostra, a cura di Gabriel Bauret e presentata anche a Parigi, presso la Maison Européenne de la Photographie (3 febbraio – 5 aprile 2009), è accompagnata da un volume edito in Italia da PelitiAssociati (con testi di Gabriel Bauret, Daniele Del Giudice, Giorgia Fiorio), e in Francia da Editions Actes Sud (Arles).

 

INFO

dal 27 febbraio al 26 aprile 2009

presso: Palazzo “fontana di Trevi” – Roma

indirizzo: via Poli 54

orario: martedì-domenica, ore 10.00-19.00 (chiuso: lunedì)

costo: ingresso libero

info: (tel) 06.699801 - 242

web: www.grafica.arti.beniculturali.it

 

 

fonte: zmphoto.it

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Mostra fotografica "L'essenziale" [Modena]

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La Galleria MOdenArte inaugura il nuovo anno nel nome della fotografia. E dal 7 marzo, nei suoi locali di Modena, presenta la mostra del giovane fotografo Paolo Novelli L’essenziale (1997 – 2007): quarantotto opere in b/n, una selezione della sua produzione degli ultimi 10 anni, suddivisa in quattro sezioni con opere appartenenti ad altrettanti progetti sin qui pubblicati dall’autore.

Oltre ai primi lavori dei progetti Persona e Niente più del necessario, la mostra modenese propone immagini tratte dalla Trilogia della decadenza: una personale ricerca legata metaforicamente all’uomo contemporaneo, stigmatizzato in tre dei suoi aspetti, ognuno diventato tema di un ciclo: la fragilità, la solitudine interiore e l’essere nascosto. La trilogia, iniziata nel 2002 con Vita brevis, Ars Longa, prosegue nel 2004/2006 con Grigio notte e termina nel 2007 con un ciclo di opere ancora inedito.

L’esposizione, a cura di Melania Gazzotti, evidenzia in particolare l’ampiezza qualitativa e la natura eclettica del percorso artistico dell’autore: ogni progetto si concentra, infatti, su un ambito differente della fotografia. Si passa dalla sarcastica ed ambigua fotografia di strada in presa diretta di Persona, alle immagini razionali di interni di Niente più del necessario ed ancora, dagli eloquenti ed intensi ritratti di sculture funerarie di Vita brevis, Ars Longa alle enigmatiche vedute notturne della nebbia padana di Grigio notte.

Le immagini di Novelli, da sempre realizzate con mezzo analogico e accuratamente stampate a mano, sono caratterizzate da una singolare ricerca estetica, frutto dell’incontro tra essenzialità, sintesi, minimalismo ed evocazione poetica.

Nel corso di questi dieci anni, Novelli è riuscito a distinguersi nel panorama giovanile italiano, attraverso un’attenta ed impegnativa realizzazione tecnica delle immagini, finalizzata ad ottenere inusuali risultati estetici, lontani dalla comune documentazione fotografica, ma al contrario legati alla volontà d’imporre una fotografia soggettiva e intimista, guidata unicamente dal personale punto di vista del fotografo.

Novelli ha saputo proporre singolari ritratti di statue, concentrandosi sullo studio della luce naturale, sul chiaro/scuro e la sfocatura del soggetto; ha intrapreso difficili tentativi di rappresentare la dinamicità della nebbia notturna e la scala dei grigi da essa prodotta; ha abbracciato “il momento decisivo” della fotografia istantanea, rubata al quotidiano, senza fare del reportage; si è soffermato infine sulla riduzione del contenuto dell’immagine, per ottenere una fotografia statica e minimalista, dalla “lettura aperta” ed emblematica (serie Never beyond - 2006).

La galleria Modenarte, oltre a confermare il proprio vivo interesse per la fotografia contemporanea, dopo le mostre personali tematiche di Novelli nella sua sede di Iseo, è lieta oggi di presentare in modo più esteso ed articolato questo giovane e promettente autore; un autore che, all’interno della classicità della fotografia in b/n, è riuscito a ritagliarsi un interessante ed apprezzato campo d’azione.

Paolo Novelli, nato nel 1976, ha pubblicato ad oggi quattro monografie, presentate tra gli altri da Lanfranco Colombo (pionere della fotografia d’arte in Europa con la celebre galleria “Il Diaframma” di Milano) e da Melania Gazzotti (curatrice indipendente e collaboratrice del Museo MART di Rovereto e della Fondazione Berardelli di Poesia Visiva di Brescia); nel 1999 inoltre è invitato da Fabrica (agenzia di giovani creativi di Benetton, allora diretta da Oliviero Toscani) ad periodo di collaborazione per il progetto “Prayer”.

Diverse le mostre personali: tra le altre, le importanti esposizioni a Palazzo d’Accursio di Bologna (2006), a Palazzo Comunale di Cremona (2005), alla Rocca di San Giorgio di Orzinuovi (2006), oltre alle mostre collettive in spazi pubblici e privati, tra cui le più recenti “Prima Rassegna d’Arti Visive” di Orzinuovi (2008) e “DIECI per CENTO - Dieci artisti contemporanei a Cento” (2008).




INFO

dall'8 al 9 maggio 2009

presso: Galleria MOdenaArte - Modena

indirizzo: via Toscanini 26

orario: dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 17.30, il sabato dalle 11 alle 18.30, la domenica e i festivi chiuso

costo: ingresso gratuito

e-mail: infoita@modenarte.com



fonte: notizia segnalata tramite mail

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Concorso Fotografico "Chi dice Donna...: la donna nel nuovo millennio" [Vigevano]

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Dopo la positiva esperienza del 2008, l’Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Vigevano torna a promuovere la riflessione e l’incontro tra i saperi femminili, scegliendo un interessante percorso artistico, alternativo e multidisciplinare. Partner dell’iniziativa, patrocinata dalla Regione Lombardia e dalla Provincia di Pavia, sono la Consulta Femminile della Città di Vigevano, la libreria vigevanese Il Convivio e Dedalo promozione culturale.

In occasione dell’omonima rassegna, organizzata dell’Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Vigevano dall’8 al 29 marzo, è previsto un concorso a partecipazione gratuita, aperto a tutti coloro che vogliono raccontare attraverso le immagini il mondo femminile del Duemila in tutte le sue accezioni.

I partecipanti vedranno le proprie opere esposte all’interno della mostra “Eva per sempre..?” della pittrice vigevanese Maria Grazia Simonetta, e potranno vincere buoni acquisto per materiale fotografico.

Sono previste due sezioni, colori e bianco e nero, ed è possibile inviare per ciascuna fino ad un massimo di tre scatti inediti.

Le fotografie devono essere spedite o consegnate a mano entro e non oltre il 28 marzo presso la sede della mostra, nella Strada Sotterranea del Castello di Vigevano in Via XX Settembre, negli orari di apertura: da martedì a venerdì dalle ore 15 alle 18, sabato e domenica dalle ore 10 alle 13 e dalle ore 14.30 alle 19.

La premiazione avverrà il 29 marzo alle ore 16.30 presso la Strada Sotterranea, in occasione della chiusura della mostra; verranno assegnati due buoni acquisto del valore di 150 euro, uno per ogni sezione del concorso, spendibili per l’acquisto di materiale fotografico presso i negozi Fotomarket e Studio Fotografico L’immagine di Vigevano.

Il regolamento e il modulo di adesione sono scaricabili dalla rete civica del Comune di Vigevano e dal sito: http://dedalojustintime.googlepages.com/home

INFO

dall'8 al 29 marzo 2009

presso: Strada Sotterranea del Castello di Vigevano

indirizzo: Via XX Settembre

orario della mostra: da martedì a venerdì ore 15.00 - 18.00; sabato e domenica ore 10.00 - 13.00 e 14.30 - 19.00

costo: entrata libera

fonte: notizia segnalata via mail

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Mostra “Family portrait” – Angelina Chavez [roma]

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chavez.jpg Come secondo appuntamento di Obbiettivo Donna, la rassegna annuale dedicata interamente alle donne fotografo, Officine Fotografiche presenta il lavoro Angelina Chavez, Family Portrait.

Quasi in contrapposizione con la fotografia di reportage, al viaggio virtuale che questa fa compiere all’interno di culture straniere, spesso distanti, Angelina Chavez indaga soprattutto il mondo e le persone che la circondano. In questo lavoro, il più introspettivo, racconta della quotidianità di una famiglia “normale”, la sua – padre italiano, lei madre tedesca e figlio di 3 anni –, cercando di cogliere con l’autoscatto i momenti intimi vissuti ogni giorno.

Angelina Chavez, nata in Germania nel 1978, vive e lavora a Roma dal 2004. Appassionata di fotografia da molti anni, si è perfezionata con un Master Triennale presso la Scuola Romana di Fotografia. La sua visione della fotografia è basata sull'idea che una foto ha inizio solo con lo scatto -  sulla scia dell'emotività di un momento -, e si compie con la sua lavorazione in post-produzione, che cura personalmente. Lavora sia in analogico che in digitale.

 

INFO

dal 14 al 27 marzo 2009

presso: Officine Fotografiche – Roma

indirizzo: via Casale de Merode 17/a

orario:

  • dal lunedì al venerdì 16.00 – 19.30
  • sabato 10.00 -  13.00

costo: ingresso gratuito

web: www.obbiettivodonna.net

 

 

fonte: notizia segnalata tramite mail – immagine “Chavez”

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Mostra fotografica "La notte illuminata" [Cagliari]

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In collaborazione con R. Progetto Aperto - Galleria G28 Cagliari

Presidente Gianni Atzeni - Direzione Artistica Italo Medda

Salmoiraghi & Vigano'

sostiene l'arte

La Notte, custode dei nostri sogni e delle nostre riflessioni,

e le sue luci, che brillano nell'oscurità come i nostri sogni più reconditi,

si adagia col suo manto sulla città,

ed essa ne respira lo spirito, diventandone parte...

(Simona Cotza)

 

Simona Cotza - La notte illuminata - fotografia

Simona Cotza nasce come web designer e fotografa, approfondisce la sua conoscenza dell'arte con gli studi artistici per approdare anche alla pittura contemporanea. Spazia in ogni campo dell'arte, sperimenta tecniche e idee ma non tradisce il suo spirito dark eppure moderno di cui i suoi scatti fotografici sono intrisi.

INFO

Dal 7 marzo al 4 aprile 2009

Presso: SPAZIO ZOOM - SALMOIRAGHI & VIGANO'

Indirizzo: Cagliari - Via G.Manno, 10

Orario: ore 9.00-13.00 / 16.30-20.00 - domenica chiuso

Immagine di Simona Cotza "La notte illuminata"

Fonte: notizia segnalata via mail

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Mostra fotografica "I bought me a cat" [Milano]

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MiCamera festeggia l’8 marzo ospitando due curatrici, Cristina Ferraiuolo e Ninni Romeo, e una grande collettiva al femminile, I bought me a cat, che vede esposte opere di cinquanta fotografie provenienti da diversi Paesi del mondo; opere di artiste già conosciute, meno conosciute e di giovani emergenti, una foto ciascuna. L’inaugurazione sarà accompagnata da uno slide show delle fotografe della collettiva.

dal testo di Leonetta Bentivoglio:

"….In queste immagini rapide, essenziali, mai compiaciute, non formalistiche, flash rilevanti e genuini di vissuti femminili, emerge chiaro il sentimento di un affanno interno, di una ricerca di armonia, di un patire certe distanze. Occhi pieni di richieste. Un seno fasciato. Il contatto fisico coi figli. Un materasso consumato da amori a pagamento. Una schiena che danza. Sguardi di sfida. Gambe troppo magre. Famiglia nuda. L’abbraccio. Andare via lontano. Un bacio di cani. Il ventre gravido. Un letto sfatto. Riflessi di pensieri sull’acqua. Devozione alla vita, alle sue passioni, alle sue ombre. La percezione dell’intimità. La solitudine e la paura. Mistero. Scriveva Diane Arbus: «Una fotografia è un segreto di un segreto. Quanto più ti racconta, tanto meno ne sai".  image

"Di noi donne sappiamo, e capiamo, sempre meno. Proviamo a cambiare, a ritrovarci, a inserirci nella velocità del tempo, a non cedere alle illusioni, ad ascoltarci tanto con la testa quanto con il cuore. Tentiamo di essere più mobili, vaste e generose. C’è smarrimento e affettività nel tentativo, come racconta questa galleria di foto vere e intense. Femminili.”

La mostra è curata da Cristina Ferraiuolo e Ninni Romeo.

Organizzazione: Associazione culturale MiCamera                                   "Sandra Nydegger, Water, 2003"

Liv Carlé Mortensen, Charlotte Hjorth-Rohde, Sylvia Jouve, Birgitta Lund, Danimarca; Arja Katariina Hyytiainen, Finlandia; Nathalie Biet, Nathalie Desserme, Gabrielle Duplantier, Florence Poulain, Margot Wallard, Francia; Silvia Otte, Stephanie Rössing, Germania; Benedetta Rogers, Inghilterra; Ilaria Abignente di Frassello, Gilda Aloisi, Valentina Barzaghi, Guia Besana, Emanuela Bongiovanni, Barbara Capanni, Chiara Cremonini, Alberta Cuccia, Antonia Dettori, Elisa D’Ippolito, Cristina Ferraiuolo, Zazie Gnecchi Ruscone, Alice Grassi, Chicca Lami, Arianna Manuello, Simo Neri, Lina Pallotta, Ninni Romeo, Monica Sagaria Rossi, Italia; Ingvild Vaale Arnesen, Margaret M. de Lange, Norvegia; Martyna Bec, Radka Franczak, Ewelina Niemczura,  Polonia; Ida Andersson, Svezia; Graziella Antonini, Sandra Nydegger, Ester Vonplon, Svizzera; Farzana Wahidy, Afghanistan; Liliana Contrera, Argentina; Alexandra Catiere, Bielorussia; Diana Caminiti, Brasile; Lee Yanor, Israele; Alia Al-Ghossein, Libano; Rula Halawani, Palestina; Heather Musto, Stati Uniti; Zanele Muholi, Sudafrica

INFO

Inaugurazione e slide show domenica 8 marzo alle ore 19.00 - Ingresso gratuito

Dall' 8 al 28 marzo 2009

Presso: MiCamera – photography and lens-based arts

Indirizzo: Milano, Via Medardo Rosso 19

Orario: da mercoledì al sabato 10-13 / 16-19. Chiuso domenica, lunedì e martedì

Web: www.micamera.com

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