Dal 31 gennaio al 25 febbraio 2007 si terra' a Roma, presso Palazzo Venezia, la mostra personale “Gianni Galassi, ExtraLight, Fotografie 2002-2006" a cura di Miriam Castelnuovo e di Ufficio Stampa l’Articolo e con la supervisione di Claudio Strinati, Soprintendente al Polo Museale Romano. L’allestimento della Mostra prevede 60 immagini a colori e in bianco e nero formato 60x90, stampate su carta fine-art Epson con tecnologie e inchiostri Epson.
“Gianni Galassi: oltre i confini dei luoghi comuni.
(…) L’esperienza soggettiva dell’autore si unisce alle sollecitazioni che provengono dall’esterno e che si mescolano vicendevolmente man mano che il lavoro prosegue, alla ricerca di qualcosa di definitivo. Difficile stabilire un fermo immagine, quando ti accorgi che cio' che stai inquadrando e' in continua evoluzione formale, tanto piu' se riferita ad una propria spazialita' prospettica, che ne determina il movimento attraverso la luce. E’ questo elemento con i suoi riflessi sulle superfici metalliche o su quelle di cemento armato e molti altri materiali, a dare la tensione a queste costruzioni, mentre lo spazio, quando e' altro e vive autonomo oltre l’immagine inquadrata, gioca con un influenza particolare sulle strutture che circonda. Nei paesaggi, il volontario collocarsi dell’opera in un determinato spazio, gia' prestabilito da Galassi e' il risultato di un continuo indagare sulle funzioni del vuoto e della sua leggerezza, che superando la consistenza dei materiali, da' vita ad inaspettate gradazioni ritmiche, giocate sui toni dei chiari e degli scuri delle ombre.
I vuoti entrano a far parte di un’inquadratura come fossero i silenzi, le pause del suo respiro, in attesa che qualcosa muti sotto lo sguardo attento e avido di cambiamenti inaspettati. Con le sue fotografie Gianni Galassi riesce meravigliosamente a dare animo ad immagini da cui emergono molteplicita' di ritmi sensibili: cosi' come nella pittura seriale degli Anni Sessanta, quando il segno acquistava la strutturalita' dinamica della forma, fino ad occupare secondo ritmi accelerati e sequenze scalari l’intera superficie del quadro, anche nelle immagini di Galassi si riscontra il ripetersi di moduli. Esso pero' non e' il frutto di una ricerca personale volta alla rivalutazione di preconcetti storico culturali, ma piuttosto scaturisce da cio' che titolerei quale il Valore Aggiunto che rende le sue fotografie delle vere opere d’arte.
E’ evidente come Galassi manifesti una certa predilezione per le complicate articolazioni geometriche, fortemente personalizzate da quelle lunghe ma impagabili attese, affinche' finalmente l’ombra, fenomeno naturale e astratto per eccellenza, giunga invece e solo in quel dato istante, tagliente e materica come mai, determinando l’impeccabilita' di quello scatto. Diversamente, quando egli punta l’obiettivo sui paesaggi isolati, genera una nuova idea di purezza, quale risultato di quella semplicita' d’espressione che caratterizza ogni sua opera, nuovamente liberata dall’idea iniziale.
La passione che l’autore dimostra continuamente per la ricerca non vuole certamente assimilarsi all’idea di uno sterile sperimentalismo o della superficiale esaltazione di luoghi e di forme. Il vero non puo' fare alcuna concessione al superfluo: da qui la scelta di Gianni Galassi di rivelarci in questa mostra le sue nobili e ancor piu' preziose intuizioni, superando i confini dei luoghi comuni. Miriam Castelnuovo"
INFO
dal 31 gennaio al 25 febbraio 2007
presso: palazzo Venezia
indirizzo: via del Plebiscito, 118 - Roma
orario: dalle 10 alle 19 - chiuso il lunedì
costo: non indicato
web: sito del fotografo
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