Mostra: "Viewover/Overview" [milano]

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Sempre nell'ambito del Photofestival 2007 di Milano, parte oggi (22 marzo) la mostra collettiva "Viewover/Overview" dei fotografi Davide Balliano, Andras Calamandrei, Andrea Dojmi, Ania Orlikowska, Jacopo Prina, Massimiliano Foscati, Marina Giannobi, Barbara Mezzaro, Andrej Mussa, Nicola Vinci. La mostra si potrà visitare fino al 3 aprile presso lo spazio espositivo "Spazio Eventi".

dal comunicato ufficiale
Viewover / Overview è andare oltre, oltre anche il solo vedere. É denunciare, puntare il dito sul convenzionato, il bello, l'impacchettato, il solo estetico, il solo vuoto. È osservare lo scomodo, l'ingombrante, il fastidio, il pesante. La fotografia così non si poggia sul dato osservato ma su quello aggiunto, dal pensiero e dal voler denunciare. L'esposizione diviene non solo opportunità di mostrare quanto piuttosto di denuncia. Il mezzo fotografico si sveste e non si traveste. L'opera finale non chiede di essere compresa quanto di poter essere osservata. Il solo incameramento visivo del suo assetto strutturale incide e ottiene di rielaborare un disagio evidente ma che per altri è ancora possibile tacere. L'obiettivo fotografico non si inventa soluzioni astruse perché deve stupire o strabiliare ma deve e intende spogliarsi per mettersi a nudo, per mettere a nudo. Solo svelando il suo cruccio si avvia alla salvezza.
La rassegna vuole anche mettere a confronto una duplice qualità della ricerca fotografica contemporanea mantenendo come punto di riferimento l'utilizzo "tradizionale" del mezzo: da una parte la fotografia quale indagine psicologica del dato reale, dall'altra la fotografia come ricerca dinamica e atmosferica degli eventi. Gli artisti coinvolti presentano lavori che portano al limite estremo la tecnica fotografica analogica presentando esiti paragonabili alla tecnologia digitale, pur non utilizzandola completamente. È una sorta di "ibridazione" delle tecniche, una commistione di linguaggi differenti ma che portano a risultati simili.
In alcuni casi si arriva al quasi totale annullamento dell'immagine, al bianco della carta fotografica, in altri, all'opposto, ad una costruzione complessa ed elaborata dell'immagine fotografata per mezzo di un lento procedimento di accumulazione, come fosse una composizione pittorica o una scena teatrale.

foto: Nicola Vinci

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