Nel linguaggio fotografico la luce ha un ruolo fondamentale.Ed è il sole la miglior fonte luminosa in termini di qualità e di espressività, sia per la fotografia su pellicola - in bianco e nero o a colori - che per quella digitale.
Variabile durante le ore del giorno e a seconda della situazione atmosferica, sta al fotografo saperla e volerla utilizzare secondo i propri fini.Con una vecchia automatica, con l’obiettivo rivolto al sole e attraverso lunghi tempi di posa Rossella Bellusci sceglie un momento, un effetto particolare della visione, che ferma attraverso lo scatto.Dello sguardo abbagliato quel che resta sono volti, figure impresse nella retina.
Non c’è descrizione ma suggestione.
Non c’è ambiente ma sensazione atmosferica.
Luce e sole, mezzi della sua ricerca espressiva diventano anche soggetti, elementi assurti a simbolo di una condizione interiore che ci accomuna.
E’ quella del nostro essere di passaggio. Del nostro transitare ogni giorno dal sonno alla veglia, dal buio alla luce. Così i personaggi, i passanti di Bellusci, trasformati dalla luce, sembrano far parte di una dimensione metafisica. E i segni minimi presenti sulle accurate stampe, diventano capaci di evocare immagini della memoria.
Come nei versi di Montale “tendono alla chiarità le cose oscure; si esauriscono i corpi in un fluire di tinte: queste in musiche. Svanire è dunque la ventura delle venture”.
INFO
dal 5 aprile al 18 maggio 2008
presso: Galleria Nazionale d'Arte Moderna
indirizzo: via delle Belle Arti, 131 - Roma
orario: martedì - domenica 8:30 - 19:30
costo: Unico Mostre+Galleria €9,00 (ridotto €7,00) - Intero Galleria €6,50 (ridotto €3,25)
web e fonte: www.fotografiafestival.it
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