La galleria Folini Arte Contemporanea presenta una vasta antologica di opere di Italo Valenti (Milano 1912- Ascona 1995) artista di grande e confermato interesse che operò a stretto contatto con alcune tra le più importanti personalità dell’arte astratta del secondo dopoguerra quali Jean Arp, Julius Bissier, Fritz Glarner, Ben Nicholson, Hans Richter, Mark Tobey e partecipando ad esposizioni di primario rilievo quali la nel 1958, la XXIX Biennale di Venezia, e nel 1964, Dokumenta III a Kassel.
Le opere selezionate per l’attuale mostra presso la galleria Folini Arte Contemporanea di Chiasso sono una vagliata silloge di carte e dipinti, volta a presentare al meglio le diverse stagioni espressive del maestro.
Oltre a varie opere su tela, si è ritenuto di presentare un considerevole numero delle ben note, mirabili, china su carta. L’esposizione è accompagnata da un catalogo con testimonianze di Anne de Montet-Valenti, Guido Piovene, e saggi critici di Carlo Carena e Domenico D’Oora che scrivono:
“Ritrovare un artista come Italo Valenti è ogni volta un piacere sopraffino, un’emozione che si ravviva, un’esperienza che sempre arricchisce. Non lo si ritrova mai invano, anche se lo si fosse incontrato cento volte com’era nella vita, poiché si ha a che fare non soltanto con uno dei maggiori pittori italiani del Novecento, ma con uno spirito ricco che ci trasmette discretamente la sua lezione. Al fondo, ma poi non troppo profondo, della sua pittura, stanno una cultura vasta e una vera sensibilità poetica; un riflessione filosofica che risale alla mitologia greca e si espande a scrittori e sapienti dell’Oriente, in cerca del senso delle cose e del mistero dell’universo. Erano certamente stati d’animo diffusi nella cultura a cui dapprima Italo Valenti appartenne nei suoi bei venti e trent’anni: la Milano anni Trenta e Quaranta che opponeva al fracasso del Futurismo e del regime alcuni cenacoli appartati di poeti e di artisti, anche di filosofi…”
Carlo Carena
“…Egli opta con spontaneità, quasi fosse un’inclinazione naturale, per una progressiva depurazione e sintesi che, nel tempo, si tradurrà sempre più in un lineare processo di rarefazione e riduzione all'essenziale di temi e soggetti. Essi conserveranno sempre - scevri da elitaria alterigia - nella loro declinazione formale, trasognata e fantastica, un legame con il reale, a volte solo un rimando. Pare quasi che l’artista, nel proprio limpido universo, così asservisse la realtà, o che volesse evidenziare e trovare la conferma che in essa, sin dai primordi, in ogni stagione dell’esistenza, operi e sia influente una certa qual aurea legge soggettiva, certamente magica perché imponderabile, armonica e pura perché totalmente affermativa. Che perduri, in altre parole, un’opzione esistenziale ancora immaginabile, forse possibile, eredità di un persistere di una mitica età dell’oro…”
Domenico D’Oora
INFO
dal 29 febbraio al 26 aprile 2008
presso: Folini Arte Contemporanea
indirizzo: Via Livio 1 - Chiasso
orario: da martedì a venerdì h. 14 - 18.30, sabato 10- 12; 14 - 18.30 o su appuntamento
web: www.foliniarte.net
fonte: notizia segnalata tramite mail
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